BANKSY A VISUAL PROTEST, a Roma la mostra dedicata allo street-artist inglese

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Programmata per la primavera-estate 2020 ma posticipata a causa dell’emergenza sanitaria, arriva finalmente a Roma la mostra BANKSY A VISUAL PROTEST. Dall’8 settembre al 11 aprile 2021 nelle sale del cinquecentesco Chiostro del Bramante.

Un nuovo progetto espositivo realizzato da DART – Chiostro del Bramante che prosegue il suo impegno nel raccontare al pubblico l’arte attraverso i protagonisti: ora è il turno dell’artista britannico con una visione completa del suo linguaggio artistico diretto e provocatorio.

BANKSY A VISUAL PROTEST, ironia, denuncia, politica, intelligenza e protesta nelle opere dell’artista “sconosciuto” più famoso al mondo

Sono oltre 90 le opere dell’artista “sconosciuto” più famoso al mondo, raccolte in un percorso espositivo rigoroso, che racconta la ricerca di Banksy che ha saputo conquistare il pubblico con ironia, denuncia, politica, intelligenza, protesta. Da Love is in the Air a Girl with Balloon; da Queen Vic a Napalm, da Toxic Mary a HMV, dalle stampe  realizzate per Barely Legal, una delle più note mostre realizzate, ai progetti discografici per le copertine di vinili e CD; un tuffo nell’immaginario dello street-artist inglese attraverso un arco temporale che va dal 2001 al 2017.

Banksy mostra Roma
Banksy, Jack & Jill, 2005, serigrafia su carta. Collezione privata

Ma non solo Banksy, chi visita l’esposizione, infatti, avrà l’occasione di imbattersi, sempre dall’interno del Chiostro, in uno splendido affresco di Raffaello raffigurante le Sibille e Angeli. Realizzato intorno al 1515, all’interno della Basilica di Santa Maria della Pace, il dipinto murario decora la cappella privata di Agostino Chigi ed è possibile ammirarlo attraverso una finestra dalla Sala delle Sibille, al primo piano del Chiostro del Bramante.

Appena restaurato, l’affresco riporta alla ribalta (se mai ce ne fosse bisogno) l’antico rapporto di rivalità e stima tra due geni del Rinascimento italiano. Il confronto tra le sibille di Michelangelo, raffigurate nella volta della Cappella Sistina, e quelle di Raffaello, nella Basilica, ribadisce ancora una volta le differenze stilistiche tra i due grandi del ‘500. Le figure michelangiolesche sono potenti e definiscono plasticamente la loro forza interiore. Quelle di Raffaello sono eleganti e liriche, morbide ed armoniche come quelle di tutta la sua pittura.

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