Tornano a Milano l’estro, la creatività e la vita movimentata di Frida Kahlo raccontati attraverso una una mostra immersiva, fino al 23 marzo 2021 negli spazi della Fabbrica del Vapore. Un percorso sensoriale, tecnologico e spettacolare, che ripercorre la vita della grande artista messicana, esplorandone la dimensione artistica, umana, spirituale.
Frida Kahlo. Il Caos Dentro, questo il titolo della mostra, accompagna i visitatori tra gli aspetti più intimi della vita dell’artista; dagli ambienti dove visse agli scritti, dal rapporto con il marito Diego Rivera alla riproduzione digitale delle sue opere. Un viaggio attraverso gli abiti e gli oggetti di Frida Kahlo, nella sua quotidianità e tra gli elementi della cultura popolare messicana per cogliere tutte sfumature di una donna che ha lasciato un segno indelebile nell’arte e nella cultura del Novecento.
Prodotta da Navigare con il Comune di Milano, con la collaborazione del Consolato del Messico di Milano, della Camera di Commercio Italiana in Messico, della Fondazione Leo Matiz, del Banco del Messico, della Galleria messicana Oscar Roman, del Detroit Institute of Arts e del Museo Estudio Diego Rivera y Frida Khalo, la mostra è curata da Antonio Arèvalo, Alejandra Matiz, Milagros Ancheita e Maria Rosso.
Frida Kahlo. Il Caos Dentro, tutte sfumature di una donna che ha lasciato un segno indelebile nell’arte e nella cultura del Novecento
La sezione multimediale, con le immagini animate, e la cronistoria, raccontata attraverso le date che hanno segnato le vicende personali e artistiche della pittrice, tracciano i contorni della figura Frida Kahlo. Ma l’esposizione si completa di una serie di sezioni che arricchiscono di sfaccettature la straordinaria vita dell’artista messicana.
Tra tutte la sezione I colori dell’anima con i magnifici ritratti fotografici di Frida realizzati dal celebre fotografo colombiano Leonet Matiz Espinoza (1917 – 1988), che la immortalano negli spazi di quotidianità come il quartiere, la casa e il giardino, lo studio. A questi si affianca la riproduzione minuziosa dei tre ambienti più vissuti da Frida a Casa Azul, la celebre magione messicana costruita in stile francese dal padre Guillermo Kahlo nel 1904 e meta di turisti e appassionati da tutto il mondo: la camera da letto, lo studio realizzato nel 1946 al secondo piano e il giardino.
“Vi dico: bisogna ancora portare in sé un caos per poter generare una stella danzante” Friederich Nietzsche
In mostra anche sezione dedicata a Diego Rivera, con la proiezione delle lettere più evocative che Frida scrisse al marito e alcuni dei più conosciuti murales realizzati da Diego Rivera in varie parti del mondo. Una stanza è poi dedicata alla cultura e all’arte popolare in Messico, che ebbero grande influenza sulla vita di Frida. Esposti alcuni esempi di collane, orecchini, anelli e ornamenti propri della tradizione che hanno impreziosito l’abbigliamento di Frida. Nella sezione seguente sono esposti gli abiti della tradizione messicana che hanno ispirato ed influenzato i modelli usati dalla Kahlo: gonne ampie e coloratissime, scialli e camiciole, copricapo e collane.
Nella sezione FRIDA E IL SUO DOPPIO sono esposte le riproduzioni in formato modlight di quindici tra i più conosciuti autoritratti che Frida realizzò nel corso della sua carriera artistica, tra cui Autoritratto con collana (1933), Autoritratto con treccia (1941), Autoritratto con scimmie (1945), La colonna spezzata (1944), Il cervo ferito (1946), Diego ed io (1949).
Lo spazio finale è invece riservato alla parte ludica e divertente dell’esposizione: la sala multimediale 10D che combina video ad altissima risoluzione, suoni ed effetti speciali ed è una esperienza sensoriale di realtà aumentata molto emozionante, adatta a grandi e piccoli.