Scomparso lo scorso 19 ottobre all’età di 88 anni, Enzo Mari è il protagonista di una imponente retrospettiva, inaugurata il 17 ottobre, nelle sale della Triennale di Milano fino al 18 aprile 2020.
Curata da Hans Ulrich Obrist la mostra, Enzo Mari curated by Hans Ulrich Obrist with Francesca Giacomelli, raccoglie progetti, modelli, disegni e materiali inediti provenienti dall’Archivio Mari che raccontano il lavoro e il pensiero di uno tra i più grandi designer italiani del novecento. Oltre 60 anni di attività spaziando dall’arte al design, dall’architettura alla filosofia, dalla didattica alla grafica condensati in un’esplosione che nasce dal costante scambio e dialogo intercorsi negli anni tra Mari e il critico e storico dell’arte svizzero.
Enzo Mari curated by Hans Ulrich Obrist with Francesca Giacomelli
La mostra si apre con un omaggio realizzato da Nanda Vigo, ideato poco prima della sua scomparsa il 16 maggio 2020, un’opera inedita che reinterpreta con la luce due dei lavori più celebri di Mari, i 16 animali e i 16 pesci.
Esposte in ordine cronologico, senza distinzioni fra discipline, tecniche e tipologie di ricerca seguono poi circa una selezione di circa 250 progetti di Enzo Mari – dalle Pitture degli anni Cinquanta alle Strutture degli anni Cinquanta e Sessanta (Arte programmata), dalla serie di contenitori Putrella (1958) ai multipli d’arte de La Serie della Natura (1961-1976), dai vasi delle Nuove propo-ste per la lavorazione a mano del marmo Serie Paros (1964) agli Allestimenti modulari di cartone (1964-1970).
Dal progetto per la Copertina della Collana Universale Scientifica Boringhieri (1965) alla sedia Box (1971), dall’Autoprogettazione (1973) alle ciotole della Proposte per la lavorazione a mano della porcellana. Serie Samos (1973), dalle 44 valutazioni (1976-2008) alla sedia Tonietta (1980), dai progetti non realizzati Tre piazze del Duomo (1982) all’ Allegoria della dignità (1988), dalle Lezioni di disegno (2007- 2008) fino al progetto per un Nuovo Museo del design per la rivista “Abitare” (2009-2010) – considerati tra i più rappresentativi dei quasi 2.000 ideati nel corso della sua carriera.
Affiancano questa sezione storica, a cura di Francesca Giacomelli, una serie di contributi di artisti e progettisti internazionali – Adelita Husni-Bey, Tacita Dean, Dominique Gonzalez-Foerster, Mimmo Jodice, Dozie Kanu, Adrian Paci, Barbara Stauffacher Solomon, Rirkrit Tiravanija, Danh Vo e Nanda Vigo e Virgil Abloh – invitati a rendere omaggio a Mari attraverso installazioni site-specific e nuovi lavori appositamente commissionati.
Infine una serie di video interviste realizzate da Hans Ulrich Obrist che testimoniano la costante tensione etica di Mari, la sua profondità teorica e la straordinaria capacità progettuale di dare forma all’essenziale