Sei quadri, sei storie, una visita virtuale alla mostra Van Gogh. I colori della vita

Inaugurata la scorso 10 ottobre 2020 e chiusa a causa della emergenza sanitaria, la mostra Van Gogh. I colori della vita, ospitata nelle sale del Centro Culturale Altinate/San Gaetano del Comune di Padova, riapre virtualmente le porte al pubblico con un appuntamento serale alla scoperta dei capolavori del grande pittore espressionista. 

Sulla pagina Facebook di Linea d’ombra e sul sito www.lineadombra.it Marco Goldin, curatore dell’esposizione, lunedì 18 gennaio alle ore 21 accoglierà il pubblico in diretta dalle sale della mostra per offrire un grande racconto dal vivo, intitolato “Van Gogh. Sei quadri, sei storie”. 

Van Gogh mostra padova
Vincent van Gogh, Paesaggio a Saint-Rémy, 1889, olio su tela, cm 70,5 x 88,5. Ny Carlsberg Glyptotek, Copenaghen, SMK 1840; prestito a lungo termine dalla National Gallery of Denmark di Copenaghen

Sei quadri per raccontare altrettanti aneddoti sulla vita e sulle opere di Van Gogh

La mostra Van Gogh. I colori della vitapromossa da Linea d’ombra e dal Comune di Padova, con la collaborazione del Kröller-Müller Museum, raccoglie oltre novanta opere, provenienti da numero musei internazionali tra i quali Kröller-Müller Museum di Otterlo e il Van Gogh Museum di Amsterdam. Un viaggio intorno al tempo e alle opere del grande artista olandese, dai due anni nelle miniere del Borinage in Belgio, al tempo nel Brabante, fino agli anni francesi, con la presenza anche di altri artisti che per lui hanno contato, da Millet a Gauguin, da Seurat a Signac fino ai giapponesi come Hiroshige.

Van Gogh mostra padova
Van Gogh, Il postino Joseph Roulin

Delle opere esposte, Goldin ha scelto sei quadri dai quali partirà per raccontare altrettanti aneddoti sulla vita e sulle opere di Van Gogh. Il primo è il  sulfureo e meraviglioso “Paesaggio al crepuscolo”  realizzato nell’’autunno 1885 a Nuenen, poche settimane prima di lasciare l’Olanda. Poi il celeberrimo “Autoritratto con cappello di feltro grigio” della fine del 1887 a Parigi, quindi “Il seminatore” del giugno 1888 ad Arles, in mezzo agli assolati campi di grano.

Sempre del periodo di Arles, e sempre del 1888, “Il postino Joseph Roulin” darà modo al curatore di raccontare la storia di una straordinaria amicizia. Del tempo trascorso da Van Gogh nella casa di cura di Saint-Paul-de-Mausole è invece il “Paesaggio a Saint-Rémy” del giugno 1889 Infine, a chiudere la galleria, il “Covone sotto un cielo nuvoloso”, uno degli ultimissimi dipinti di Van Gogh, realizzato a Auvers prima della fine di luglio del 1890”.

Leggi anche: PAOLO CANEVARI, IL PRIMO ARTISTA DELL’EDIZIONE 2021 DI BULDINGBOX

Tommaso Pergolizzi
Tommaso Pergolizzi
Laureato in Arti, Patrimoni e Mercati all'Università IULM di Milano. Gallery Assistant presso Dep Art Gallery a Milano e curatore della sezione Arte di Lifestar.it