Raffaello Sanzio fu uno dei più importanti pittori del Rinascimento italiano. Sin da piccolo si avvicinò all’arte grazie al padre, anche lui pittore che gli trasmise alcuni insegnamenti. Alla sua morte, Raffaello cominciò a frequentare la bottega del Perugino, pittore e amico, dal quale apprese molto e che lo aiutò a diventare il Raffaello Sanzio che noi oggi conosciamo.
Raffaello Sanzio morte
- La correlazione con Gesù. Non solo per le sue opere, Raffaello divenne noto anche per la sua morte. Secondo diverse credenze e racconti infatti vi era una stretta correlazione con Gesù in quanto anche l’artista morì di venerdì santo, il 6 aprile del 1527. Non solo. Per moltissimo tempo venne poi distorta la sua data esatta di nascita per farla coincidere con un altro venerdì Santo. In conclusione di questo bizzarro paragone vi era anche l’aspetto di Raffaello che tanto sembrava avvicinarsi a quello di Cristo.
Raffaello Sanzio curiosità
2. Le Madonne di Raffaello Sanzio. Uno dei temi più amati da Raffaello Sanzio sono le Madonne. Durante la sua permanenza a Firenze il suo stile viene influenzato dalla conoscenza del Michelangelo e di Leonardo da Vinci ed è proprio nelle Madonne che questo “trio” di stili emerge maggiormente. Le Madonne del Michelangelo sono soggetti dall’innegabile eleganza, con una composizione equilibrata e un senso di serenità. Maria è sempre rappresentata calma e dolce e mai colta da emozioni negative come il dubbio o l’essere turbata.
3. Raffaello archeologo. Tra le tante curiosità su Raffaello Sanzio vi è il suo animo da archeologo. Secondo molti infatti Raffaello è considerato il primo archeologo della storia dell’arte. Tra le sue lettere risulta celebre quella inviata a papa Leone X dove proponeva di smettere di usare i resti dei monumenti romani per le nuove costruzioni e anzi di conservare quegli angoli di storia e dedicarsi a uno studio dei monumenti per riprendere la costruzione di una nuova Roma.
4. Raffaello architetto. Pittore, archeologo ma anche architetto ecco le tre anime che convivevano in Raffaello Sanzio. Tanti i lavori che gli vennero affidati, tra i quali anche dirigere i lavori della Basilica di San Pietro, progettare la Cappella Chigi e alcuni edifici come il palazzo Branconio dell’Aquila. Altri lavori architettonici del Raffaello verranno poi elencati di seguito tra le sue opere.
5. Raffaello e Perugino. Perugino fu per molto tempo maestro di Raffaello il quale imparò molto da lui e al quale deve molto. Ma ben presto però “l’allievo superò il maestro”, a partire da un giovanissimo Raffaello Sanzio che, solo ventunenne, replicò l’opera del Perugino Lo sposalizio della Vergine.
Raffaello Sanzio Sposalizio della Vergine
5. L’opera. Lo Sposalizio della Vergine di Raffaello Sanzio è considerato uno dei suoi primi capolavori. Liberamente ispirato all’omonima opera del Perugino, Raffaello seppur giovanissimo, dimostra la sua capacità artistica tanto da superare il maestro. Qui la rappresentazione è più coinvolgente e realistica, a partire dal tempio stesso che per Perugino era solo un fondale mentre per Raffaello diventa il centro ottico dell’opera. Anche il primo piano è più naturale grazie ai colori più caldi e a personaggi raffigurati i pose più naturali.
6. La scena. La storia è la stessa di quella raffigurata dal Perugino dalla quale prende ispirazione. Maria, appena dopo essere uscita dal suo periodo monacale, viene data in sposa a Giuseppe in seguito a un segno divino che ha fatto fiorire il ramoscello che portava in dono
7. L’attacco. Era il 1958 quando l’opera di Raffaello venne letteralmente attaccata da un pittore meneghino, Nunzio Guglielmi. L’artista infranse il vetro che la proteggeva con un punteruolo e un martello, colpendo la Vergine e il centro della scalinata. Sull’opera inserisce anche un volantino con la scritta “Viva la rivoluzione Italia, viva il governo clericale”. Per fortuna i danni non furono gravi grazie alla presenza del vetro. L’artista finì immediatamente al manicomio di Milano.
8. Dove si trova. L’opera fu commissionata per la cappella di San Giuseppe nella chiesa di San Francesco a Città del Castello, dove vi rimase fino alla fine del settecento quando l’acquistò un generale per rivenderla per 50.000 mila lire. Dopo diversi giri venne destinata all’Accademia di Belle Arti milanese, nota oggi come Pinacoteca di Brera.
9. Il ritorno a casa e l’alta tecnologia. Nel 2020, in occasione del cinquecentenario dalla morte di Raffaello, l’opera è ritornata a casa, nella Chiesa di San Francesco a Città del Castello o almeno in un certo senso. Grazie all’alta tecnologia infatti dopo 222 anni lo Sposalizio della Vergine è di nuovo visibile lì dove fu in origine in un doppione tridimensionale.
Raffaello Sanzio opere e architettura
10. Ecco qui infine un elenco delle più grandi opere di Raffaello Sanzio sia da un punto di vista architettonico sia artistico.
Opere
- Madonna col Bambino tra i santi Girolamo e Francesco, 1500-1504 circa, Berlino, Gemäldegalerie
- Madonna di Pasadena, 1503 circa, Pasadena, Norton Simon Museum of Art
- Sogno del cavaliere, 1503-1504 circa, Londra, National Gallery
- Tre Grazie, 1503-1504 circa, Chantilly, Musée Condé
- Pala Colonna, 1503-1505, olio su tavola
- Sposalizio della Vergine, 1504, Milano, Pinacoteca di Brera
- Madonna Connestabile, 1504 circa, San Pietroburgo, Museo dell’Ermitage
- Madonna del Granduca, 1504, Firenze, Galleria Palatina
- San Giorgio e il drago, 1505-1506 circa, Washington, National Gallery of Art
- Dama col liocorno, 1505-1506, Roma, Galleria Borghese
- Ritratto di Maddalena Strozzi, 1506, Firenze, Galleria Palatina
- Ritratto di Guidobaldo da Montefeltro, 1506, olio su tavola, 69×52 cm, Firenze, Uffizi
- Madonna d’Orleans, 1506, olio su tavola, 29×21 cm, Chantilly, Musée Condé
- Sacra Famiglia con san Giuseppe imberbe, 1506, olio su tavola, 74×57 cm, San Pietroburgo, Museo dell’Ermitage
- Sacra Famiglia con palma, 1506, olio su tavola, diam. 101,4 cm, Edimburgo, National Gallery of Scotland
- Madonna dei Garofani, 1506-1507 circa, olio su tavola, 27,9×22,4 cm, Londra, National Gallery
- Madonna Colonna, 1507 circa, olio su tavola, 77,5×56,5 cm, Berlino, Gemäldegalerie
- Madonna del Baldacchino, 1507-1508, olio su tela, 276×224 cm, Firenze, Galleria Palatina
- Ritratto del cardinale Alessandro Farnese, 1509-1511 circa, olio su tela, 132×88 cm, Napoli, Museo di Capodimonte
- Madonna Aldobrandini, 1510, olio su tavola, 38×33 cm, Londra, National Gallery
- Ritratto di cardinale, 1510-1511 circa, olio su tavola, 79×61 cm, Madrid, Museo del Prado
- Madonna del Diadema blu, 1510-1511 circa, olio su tavola, 68×44 cm, Parigi, Museo del Louvre
- Sibille e angeli, 1514, ciclo di affreschi, Roma, chiesa di Santa Maria della Pace
- Estasi di santa Cecilia, 1514 circa, olio su tela, 239×149 cm, Pinacoteca Nazionale di Bologna
- Ritratto di Baldassarre Castiglione, 1514-1515 circa, olio su tela, 82×67 cm, Parigi, Museo del Louvre
- Loggia di Psiche, 1517, ciclo di affreschi, Roma, Villa Farnesina
- Loggia di Raffaello, 1518-1519, ciclo di affreschi, Città del Vaticano, Musei Vaticani
- Trasfigurazione, 1518-1520, olio su tavola, 405×278 cm, Città del Vaticano, Pinacoteca Vaticani
Architettura
- Chiesa di Sant’Eligio degli Orefici, dal 1509, Roma(la facciata è stata rifatta nel Seicento)
- Cappella Chigi, dal 1513-1514, basilica di Santa Maria del Popolo, Roma
- Palazzo Pandolfini (attr.), 1513-1514 circa, Firenze
- Basilica di San Pietro in Vaticano, dal 1514 al 1520, Città del Vaticano
- Loggia di Raffaello, 1514-1519, Palazzo Apostolico, Città del Vaticano