KIN 金, fotografia e kintsugi alla Galleria Expowall

In Copertina: ORME 2021, cm 18X24. Fotografia stampata a mano su carta politeana satinata, strappata incollata e dorata utilizzando lacca urushi bengara e oro zecchino 24kt

La Galleria Expowall di Milanoospita dal 20 maggio al 19 giugno, KIN 金. Fotografie di Carola Guainieri | Kintsugi di Anita Cerrato. Un progetto artistico, frutto di tre anni di ricerca e lavoro, che applica la tecnica giapponese del kintsugi alla fotografia. 

Kintsugi: l’arte giapponese di riparare con l’oro

In mostra una selezione di 14 fotografie stampate in camera oscura da Carola Guaineri,  strappate e riassemblate con un filo d’oro da Anita Cerrato. Il titolo dell’esposizione, KIN 金 (oro in giapponese), richiama infatti la tecnica del kintsugi: l’arte giapponese di riparare con l’oro. 

Una pratica che consiste nella riparazione di oggetti in ceramica con l’utilizzo di oro liquido, o di lacca con polvere d’oro, per saldatene assieme i frammenti. Un’arte millenaria ricca di fascino che non ha la pretesa di restituire l’oggetto ad una sua presunta originalità ma, al contrario, rendere ben visibile l’intervento. Un filo dorato, quindi, che non ripara una frattura, ma diventa parte integrante del nuovo oggetto “ricomposto”.

KIN Galleria Expowall Carola Guainieri Anita Cerrato
POLLICI 2021, cm 24X18. Fotografia stampata a mano su carta politeana satinata, strappata incollata e dorata utilizzando lacca urushi bengara e oro zecchino 24kt

La tecnica del kintsugi, spesso identificato come simbolo di resilienza, è stato recentemente utilizzato da grandi brand internazionali, dall’automotive alla cosmetica fino al gioiello, come metafora di rinascita.

KIN 金. Fotografie di Carola Guainieri | Kintsugi di Anita Cerrato

Spiegano le due artiste: «Il nostro progetto, più che mai attuale oggi, è nato più di tre anni fa. Partiamo dalle foto stampate in camera oscura, le strappiamo, e le restauriamo con la tecnica del kintsugi originale. Ci sono voluti tutti questi anni per fare una ricerca approfondita sui materiali e sulle tecniche, dato che le foto sono veramente strappate, incollate, stuccate e dorate utilizzando lacca urushi e oro zecchino. La grossa difficoltà tecnica è dovuta al fatto che le carte che si usano per la stampa, baritata e politenata, sono delicatissime e temono l’umidità, mentre la lacca urushi per polimerizzare ha bisogno del cosiddetto muro: una camera rivestita di legno dove ci siano almeno 20° e il 65% di umidità relativa»

Un connubio forte quello tra Carola Guaineri e Anita Anita Cerrato, che si concretizza nell’attesa. Dallo sviluppo fotografico davanti alle quali si attende che l’immagine prenda forma, alla traccia d’oro che, seguendo le irregolarità delle fratture, ricompone lentamente i frammenti, ridando forma dell’oggetto.

KIN Galleria Expowall Carola Guainieri Anita Cerrato
VESPE 2021, cm 30X24. Fotografia stampata a mano su carta politeana satinata, strappata incollata e dorata utilizzando lacca urushi bengara e oro zecchino 24kt

La scelta delle immagini operata ha a che fare con bisogni spesso trascurati ma che fortemente ci appartengono. Per questo si rende necessario un lavoro di ricomposizione affinché tali bisogni possano nuovamente emergere in tutta la loro necessità umana per il loro valore, prezioso appunto quanto l’oro. 

Leggi anche: TRIENNALE DI MILANO QUATTRO MOSTRE PER IL PROGRAMMA ESTIVO

Tommaso Pergolizzi
Tommaso Pergolizzi
Laureato in Arti, Patrimoni e Mercati all'Università IULM di Milano. Gallery Assistant presso Dep Art Gallery a Milano e curatore della sezione Arte di Lifestar.it