Salvador Dalí è stato un pittore, scultore, scrittore, fotografo, cineasta, designer e sceneggiatore spagnolo del novecento.
Salvador Dalí surrealismo
- Lo stile. A far diventare famoso Salvador Dalí è soprattutto la sua bizzarra visione e rappresentazione della vita nella sue opere. Il suo stile che merge dalle opere d’arte, però, è molto particolare anche grazie all’influenza delle altre sue arti come la scultura e soprattutto cinema e fotografia. Questo suo essere eccentrico non era racchiuso solo nell’arte ma anche nella vita. Lui stesso affermava di amare “tutto ciò che è dorato ed eccessivo, la mia passione per il lusso e la mia predilezione per gli abiti orientali” e, ovviamente, questo non fu ben visto persino da coloro che invece amano la sua arte. Insomma, tutto questo ha fatto si che Salvador Dalí e il Surrealismo si incastrassero davvero alla perfezione.
- Il Surrealismo. Nel 1929 Salvador Dalí entrò ufficialmente tra i surrealisti anche se, a dir la verità, la sua arte ne fu influenzata ben prima. Non solo Dalí amava il Surrealismo, ma era anche ricambiato dai tanti artisti che vi avevano preso parte prima di lui. E come poteva essere altrimenti dato il suo stile? Il surrealismo infatti si basa sulla convinzione che il subconscio sia il mezzo per sbloccare l’immaginazione. Tra i tanti però Dalí divenne il più noto artista del movimenti artistico più importante del ventesimo secolo, d’altronde, come lui stesso affermò, “La differenza tra me e i surrealisti è che Io sono Surrealista”.
- Il simbolismo. Come molti pittori anche Salvador Dalí ha le sue “ricorrenze”. I suoi simboli sono infatti diversi dagli orologi, rappresentati per la prima volta nell’opera la persistenza della memoria, fino agli elefanti e all’uovo. Gli elefanti vennero rappresentati per la prima volta in Sogno causato dal volo di un’ape intorno a una melagrana un attimo prima del risveglio e hanno un significato fallico mentre l’uovo rappresenta il periodo precedente alla nascita e, per questo, simboleggia l’amore e la speranza.
- La moglie. A far compagnia in una vita di arte e scontri vi era la moglie, Elena Ivanovna Diakonova, nota anche come Gala. Sin da quando la conobbe divenne subito la musa ispiratrice di Dalí tanto che, proprio in quel periodo si unì ufficialmente ai surrealisti di Montparnasse che tanto apprezzavano la sua arte. Fu però proprio la moglie a far cominciare il declino artistico di Dalí nel 1980. Pare infatti che fosse stata colpita da una lieve forma di influenza senile tanto che somministrò all’artista un cocktail di medicinali che danneggio il suo sistema nervoso. Nonostante questo Dalí amò molto la sua Gala tanto che quando lei venne a mancare si lasciò andare rischiano addirittura di disidratarsi.
- La maschera. Oggi Salvador Dalí non è più noto solo per le sue bellissime opere e la sua particolare arte ma anche per il suo volto grazie alla popolarissima serie tv spagnola La Casa di Carta. Qui infatti i protagonisti decidono di assaltare le banche nascondendosi dietro alla maschera col volto di Dalí, simbolo di patriottismo spagnolo e di resistenza.
Salvador Dalí Museo
- Museo. Le opere di Salvador Dalí sono nei musei di tutto il mondo anche se, per poter ammirare la più ampia collezione bisognerà recarsi a Figueres, in Catalogna, nel Teatro Museo Dalí. Città Natale dell’artista, proprio nel Teatro Museo si trova la tomba di Dalí mentre, dalla parte opposta della strada, si trova la chiesa dove è stato battezzato e dove è avvenuto il funerale dell’artista.
Salvador Dalí La persistenza della Memoria
- L’opera. Come sempre le opere di Dalí si differenziano per la loro originalità. Ad esempio, avete mai visto un orologio sciogliersi? Ebbene è proprio quello che ha rappresentato Salvador Dalí ne La persistenza della Memoria. Pare che l’idea gli venne in una calda giornata estiva mentre osservava un pezzo di formaggio che si scioglieva gocciolando a terra.
- Il significato. La persistenza della memoria, con i suoi orologi sciolti vuole avvalorare la tesi di Einstein che il tempo è relativo, non è qualcosa di fisso e stabile ma che passa.
Salvador Dalí La ricerca dell’immortalità
- Il film. Tra i tanti ricordi dell’artista non si può certo non nominare La ricerca dell’immortalità. Il regista David Pujol racconta la vita di Salvador Dalí, l’uomo che ha fatto della sua vita un’opera d’arte. Il titolo deriva dalla profonda paura di Dalí stesso della morte e della sua continua ricerca dell’immortalità. Quando, scontrandosi con la realtà, capì che non poteva che sottostare alle leggi della natura della vita, capì che l’unica cosa che poteva fare era vivere, vivere al massimo, vivere oltre le regole. E fu proprio quello che fece.
Salvador Dalí opere
10. Opere. La produzione artistica di Salvador Dalí è davvero infinita: pare infatti che realizzò oltre 1.500 quadri senza contare illustrazioni per libri, come Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll, scenografie, sculture, costumi e moltissimo altro. Proprio per la sua quantità ci è impossibile riportarle tutte, ma come sempre, qui troverete una selezione delle opere e dei quadri di Salvador Dalí.
- Paesaggio vicino Figueres (1910)
- Ritratto del violoncellista Ricardo Pichot (1920)
- Ritratto di mio padre (1920-1921)
- Autoritratto (1921 circa)
- Orcio (1922-1923)
- Bagnanti della Costa Brava (Bagnanti di Llané) (1923)
- Autoritratto cubista (1923)
- Il bambino malato – Autoritratto a Cadaqués (1923 circa)
- Ritratto di mia sorella e figura picassiana contrapposta (1923-1924)
- Natura morta (1924)
- Ritratto di Luis Buñuel (1924)
- Port Alguer (1924)
- Ragazza alla finestra (Muchacha en la ventana) (1925)
- Ritratto di mio padre (1925)
- Venere e amorini (1925)
- Donna sdraiata (1926)
- Donna davanti agli scogli (Penya-Segats) (1926)
- Cestino di pane (1926)
- Il grande masturbatore (1929)
- La persistenza della memoria (1931)
- Shirley Temple, il più giovane mostro sacro del cinema (1939)
- Sogno causato dal volo di un’ape intorno a una melagrana un attimo prima del risveglio (1944)
- La tentazione di Sant’Antonio (1946)
- Il Cristo di San Juan de la Cruz (1951)
- Dalí nudo in contemplazione davanti a cinque corpi regolari metamorfizzati in corpuscoli, nei quali appare improvvisamente Leda di Leonardo cromosomatizzata nel viso di Gala
- Orologio molle al momento della prima esplosione (1954)
- Corpus Hypercubus (Crocifissione) (1954)
- L’Ultima Cena (1955)
- Illustrazioni per Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll, Mecenas Press, New York (1969)
- Autoritratto – Fotomontaggio col famoso Mao-Marilyn creato da Philippe Halsman (1972)
- La coda di rondine (1983), considerato l’ultimo dipinto completato attendibile