Fondazione Adolfo Pini presenta Casa dei Saperi: Radici – dal 28 settembre

Casa dei Saperi, il programma di approfondimento della Fondazione dedicato per il 2021/22 al tema delle radici, torna in presenza e prosegue le sue attività inaugurate in primavera con incontri, laboratori e una mostra. In quanti modi si può parlare di radici? Che rapporto esiste tra radici e architettura? Tra radici e linguaggio? Come possiamo rappresentare le nostre radici attraverso l’arte e il racconto? Cercando risposte a queste e molte altre domande, prosegue RADICI il programma di incontri e attività di Casa dei Saperi della Fondazione Adolfo Pini, inaugurato nella primavera 2021, si svolgerà per tutto autunno fino a febbraio 2022 ed è dedicato a un tema urgente nella nostra contemporaneità: le radici, intese come elemento naturale ma anche come metafora sociale.

A partire dalla fine di settembre, RADICI presenta quattro eventi – due incontri (uno online e uno offline) e due laboratori – cui sarà possibile tornare a partecipare in presenza nella bellissima dimora che fu di Bongiovanni Radice. Sotto la direzione di Valeria Cantoni Mamiani coadiuvata da un team curatoriale composto da Sonia D’Alto, Elisa Gianni, Itamar Gov, Cristina Travanini, Casa dei Saperi è uno spazio di riflessione ideato nel 2018, che offre al pubblico un programma disegnato dasguardi trasversali, aperti al nuovo e al cambiamento.

Inaugurano il programma RADICI martedì 28 settembre alle ore 19.00, l’architetto Wilfried Kuehn e i paesaggisti Veronique Faucheur, Marc Pouzol (Atelier Le Balto)protagonisti di una conversazione (in inglese) moderata da Itamar Gov, dedicata al tema del rapporto tra identità e territorio a partire dal progetto il giardino ebraico, un giardino di 2.000 m2 che aprirà nell’autunno 2021 nel sito dei Giardini del Mondo a Berlino. In questo luogo speciale ogni fiore e pianta proviene dalla storia della letteratura ebraica.

Martedì 19 ottobre alle ore 19.00 sarà la volta di Angela Dematté attrice e drammaturga che, in un incontro moderato da Elisa Gianni, racconterà di lingua, dialetti e riti come strumenti dell’identità, di un linguaggio da ritrovare in un presente inaridito e impoverito da tecnicismi che servono solo a “comunicare” e non a parlare.

Accanto agli incontri, a confermare la vocazione interdisciplinare della Fondazione, il programma comprende due laboratori aperti al pubblico: giovedì 11, 18 e 25 novembre 2021 dalle ore 18:00 alle 21:00 si tiene Indagare le radici con l’artista Marcella Vanzo una masterclass in tre parti per esplorare la nozione di radici in senso personale, poetico e sociale partendo dallo studio e dalle opere dell’artista, per arrivare all’espressione di sé.

Il secondo laboratorio DI RADICI E FREQUENZE: memorie di un attraversamento a cura dell’artista Laura Cionci si tiene sabato 11 e domenica 12 dicembre dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00. Partendo da una performance collettiva intesa come esperienza di introspezione profonda l’artista mira a sollecitare l’immaginario dei partecipanti, i cui racconti saranno raccolti e confluiranno in un progetto espositivo sonoro allestito dal 11 gennaio al 11 febbraio 2022 presso la sede della Fondazione.

PROGRAMMA

  • 28 settembre 2021, ore 19:00 – 20:00 – UN GIARDINO EBRAICO: TRA IDENTITÀ E TERRITORIO Talk con Wilfried Kuehn (architetto), Atelier Le Balto (architetti del paesaggio) Modera Itamar Gov *l’incontro si terrà in lingua inglese
  • 19 ottobre 2021, ore 19:00 – 20:00 ORFANI DI UNA LINGUA MADRE. PARLARE ALLE RADICI COL DIALETTO E IL RITO Talk con Angela Dematté (autrice, drammaturga) Modera Elisa Gianni
  • 11-18-25 novembre 2021, ore 18:00 – 20:00 INDAGARE LE RADICI Masterclass con Marcella Vanzo (artista)
  • 11-12 dicembre 2021, ore 10:00 – 13:00 / 14:00 – 18:00 DI RADICI E FREQUENZE: MEMORIE DI UN ATTRAVERSAMENTO Laboratorio e mostra con Laura Cionci (artista) *la mostra sarà allestita dal 11 gennaio all’ 11 febbraio 2022
Redazione
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