Monet: i 10 quadri più famosi dell’artista

in copertina: Claude Monet, Public domain, via Wikimedia Commons

Riconosciuto come il principale esponente dell’impressionismo, corrente artistica sviluppatasi a fine ‘800 nella fervente Parigi, Monet, si mostrò da subito innovativo per la sua tecnica fatta di pennellate rapide in grado di comunicare l’impressione del momento. Il pubblico, inizialmente, non acclamò la pittura impressionista, che privilegiava l’effetto rispetto al soggetto, ma questo non scoraggiò gli impressionisti che proseguirono nelle loro sperimentazioni, oggi considerate dei veri capolavori.

Gli impressionisti, si contraddistinsero per essere un gruppo di pittori eversivi che lavoravano en plan air ovvero all’aria aperta, per cogliere l’attimo fuggente. Questa scelta determinò le caratteristiche stesse del movimento pittorico, sovvertendo completamente le regole comuni dell’arte pittorica. Ma quali sono i quadri più famosi di Monet? e quali invece sono quelli maggiormente più rappresentativi della poetica? Un ruolo fondamentale nel processo di individuazione dei quadri più famosi di Monet, lo svolge la sua vita, dunque è facile arrivare alla conclusione la collazione sulle Ninfee ricopre un ruolo fondamentale nella storia dell’artista. Come anche la collezione dedicata alla Londra del parlamento. Ecco quindi i 10 dipinti più famosi che secondo noi potrebbero rappresentare una buona selezione la carriera di Monet.

I 10 dipinti più famosi di Monet

1. Colazione sull’erba di Monet (Dèjeuner sur l’herbe) 1866 Mosca, Museo Puskin

Colazione sull'erba (Monet)
Claude Monet, Public domain, via Wikimedia Commons

Colazione sull’erba (Déjeuner sur l’herbe) è uno dipinto che Monet ha realizzato tra il 1865 e il 1866, attualmente si trova conservato al Musée d’Orsay di Parigi. Per il dipinto l’artista riprende il celebre dipinto del suo famoso collega Édouard Manet, Colazione sull’erba.

Curiosità: il dipinto è realizzato con la tecnica dell'”en plein air”, cioè della pittura all’aperto, direttamente sul posto e non in studio. Questo dipinto in realtà è solo un frammento di un’opera molto più grande che l’artista Monet abbandonerà lasciandola in pegno al proprietario di casa per il mancato pagamento dell’affitto. Negli anni fu conservata in un luogo umido che ammuffirà parzialmente il dipinto. Dopo anni Monet riuscirà a recuperare il dipinto riuscendo a recuperare parzialmente l’opera e dividendola in tre frammenti, uno dei quali è al momento introvabile.

2. Impressione soleil levant, Monet1872 Parigi, Musée Marmottan Monet

Impressione soleil levant, raffigura uno scorcio mattutino del porto di Le Havre, avvolto da una nebbia impalpabile e scialba che rende tutto sfocato e indefinito. Tutto il quadro è immerso in una foschia azzurra in cui si percepiscono appena le forme delle imbarcazioni sullo sfondo. Curiosità: il dipinto divenne celebre perché esposto alla prima mostra degli Impressionisti, allestita nel 1874 nello studio del fotografo Nadar. La fama del dipinto è altresì dovuta a una nota recensione che utilizzo, proprio il titolo dell’opera, per coniare l’appellativo “Impressionisti”.

3. La Spiaggia a Sainte-Andreasse, Monet 1867 Chicago, The Art Insitute

La Spiaggia a Sainte-Andreasse è un opera che ritrae la marina del paesino. La linea che definisce il confine tra la spiaggia e il mare è lievemente scorciata. Il cielo, interamente coperto di nuvole bianco-azzurre, occupa uno spazio pari alla metà del campo visivo rappresentato nel quadro. Curiosità: Monet si trasferisce a Sainte-Andresse alla fine dell’estate del 1866, perché a causa dei debiti contratti è costretto a lasciare Ville D’Avrey e trasferirsi da una zia.

4. L’hotel des Roches Noires a Trouville 1870 Parigi, Musée d’Orsay

Il dipinto raffigura uno scorcio di mare, i toni sono freschi e limpidi. L’edificio che da il titolo all’opera si trova sullo scorcio e il centro della tela raffigura una strada in cui troviamo abbozzate delle figure in abiti estivi. La cittadina era abitata in prevalenza durante l’estate ed era ricca di alberghi, stabilimenti balneari e case da gioco. Curiosità: Monet dopo il matrimonio con Camille, si trasferì a Trouville con la conserte. Trouville, sulle coste della Normandia era una località di mare molto frequentata dall’agiata borghesia francese.

5. Ninfee bianche, Monet, 1899 Mosca, Museo Puskin

Ninfee bianche 1899 Mosca
Claude Monet, Public domain, via Wikimedia Commons

 

Ninfee bianche è un opera custodita al Museo Puskin di Mosca, ed è uno dei primi e più famosi paesaggi della serie Ninfee. Il quadro è molto simile alla versione Lo stagno delle ninfee, armonia verde conservata al Musée d’Orsay. La vegetazione rigogliosa occupa tutto il quadro, in cui non sono presenti il cielo e la linea dell’orizzonte. Curiosità: le ninfee sono una serie di dipinti realizzati dall’artista tra il 1897 e il 1926, nella sua casa di Giverny. Dimora in cui l’artista trascorse gli ultimi anni della sua vita, continuando a dipingere anche durante la vecchiaia nonostante la perdita della vista.

6. La barca blu, Monet 1887 Saint-Moritz, collezione Thyssen

La barca blu, è una delle opere di Monet in cui ritroviamo la sua passione per l’acqua. Il dipinto ritrae due donne mentre chiacchierano sulla piccola imbarcazione. Curiosità: Quando si trasferisce a Giverny, Monet tende a trascorrere molto tempo in casa.  Trasmette la propria passione per la barca alla sua famiglia e in più momenti, ritrae Alice, sua seconda compagnia con le tre figlie Suzanne, Blanche e Germaine. Le escursioni in barca diventano una nuova occasione per studiare, congiungendo il lavoro con il piacere.

7. Ninfee rosa, Monet 1898 Roma, Galleria Nazionale di arte moderna

Ninfee rosa, conservato a Roma, è uno dei pochi esempi di Ninfee in Italia. La tonalità del quadro è concentrata sui rosa chiari, le ninfee sono raffigurate molto da vicino, ferme in quella posizione da secoli. Monet nel suo giardino abbandona il contatto con la contemporaneità, rifugiandosi nella solitudine. Curiosità: Monet dopo anni passati a dipingere en plain air, si rifugia nella sua caratteristica casa di Giverny. La casa dalla facciata rosa e con ampi giardini diventa l’atelier di Monet, nella quale ritrae le famose ninfee. La casa di Giverny ospita oggi la Fondazione Monet.

8. I papaveri, Monet 1873 Parigi, Musée d’Orsay

I papaveri è un opera realizzata nella campagna di Argenteuil, la datazione è ascrivibile al 1873, anno in cui Monet si trasferì in questo piccolo borgo sulle rive della Senna destinato a diventare per via della sua ricchezza di paesaggi luminosi il laboratorio all’aperto preferito degli impressionisti. La figura femminile in primo piano è Camille, amata moglie del pittore. La giovane donna è inserita nel paesaggio come un “impressione” che si fonde totalmente, a livello percettivo, con esso. Curiosità: Camille Monet, moglie dell’artista, fu la protagonista di diverse opera e figura per la realizzazione di altrettante, tra cui La colazione sull’erba.

9. Autoritratto 1917 Parigi, Musée d’Orsay

Autoritratto 1917 Parigi, Musée d’Orsay
Claude Monet, Public domain, via Wikimedia Commons

L’autoritratto di Monet è un dipinto di medie dimensioni, il cui volto appena abbozzato denota una grande forza espressiva. I pigmenti viola, rosa e arancio sono presenti sul volto e la barba ha colori sul verde e sul giallo. Curiosità: Monet non era molto mondano, anche se l’ impressionista più eremita fu Cézanne. Pochissime sono le volte in cui Monet si è fatto ritrarre dagli amici o ha ritratto se stesso, in quanto non era interessato alle fisionomie.

10. Londra, il Parlamento Effetto di sole nella nebbia 1904 Parigi, Musée d’Orsay

Nell’opera, il paesaggio è completamento immerso nella nebbia che ne confonde le forme. In questa misteriosa veduta della città inglese, i profili dei palazzi sono appena intuibili. Le tonalità principali sono gli azzurri, che virano in violetti e toni arancio-rosati. I colori sono più caldi dove il sole, si specchia nell’acqua del Tamigi di Londra. Curiosità: il dipinto realizzato a inizio secolo, in una fase di vita più privata dell’artista nella sua casa di Giverny, rappresenta un ritorno alle scene urbane. Anche nella serie “urbana” delle opere di Monet l’acqua è la protagonista.