«Un innocente col sorriso sulle labbra che passeggia nel giardino dei suoi sogni» Così Jacques Prévert descrisse Joan Miró i Ferrà. Pittore, scultore e ceramista di origini spagnole fu uno dei principali esponenti della corrente artistica del surrealismo, accanto a Salvador Dalì.
Joan Miró pittore surrealista
Gli inizi. I primi schizzi realizzati da Joan Miró furono all’età di 8 anni sin da subito cominciò lezioni di disegno. Inizialmente fu influenzato dal fauvismo ma a Parigi le sue opere divennero ben presto l’unione di influenze dadaiste e astrazione. A Parigi incontrò diversi voli da Picasso a Max Ernst col quale collaborò alla scenografia di Romeo e Giulietta e realizzò il celebre Nudo.
Il pittore surrealista. Sebbene sia entrato in contatto con diverse correnti, Joan Miró è noto per essere un pittore surrealista. Andrè Berton, il fondatore di questa corrente artistica, lo definì come “il più surrealista di noi tutti”. Man mano che l’età avanzava il suo stile diventa sempre più marcato e lui stesso in diversi scritti sostiene che il suo compito era quello di uccidere e assassinare la pittura convenzionale.
Oltre la pittura. Tra i tanti lavori che realizzò oltre la pittura, creò ad esempio centinaia di ceramiche, tra cui i Murales del Sole e della Luna presso l’edificio dell’UNESCO a Parigi. Si dedicò anche a pitture su vetro per esposizione. Disegnò anche il manifesto ufficiale del campionato mondiale di calcio 1982 tenutosi in Spagna.
Riconoscimenti. Nel 1954 Miró vinse il premio per la grafica alla Biennale di Venezia e nel 1958 il Premio Internazionale Guggenheim. In questi anni fece molti viaggi ed esposizioni negli Stati Uniti. Per i riconoscimenti in patria Miró dovette attendere gli anni della vecchiaia e la caduta del franchismo: nel 1978 ricevette la Medalla d’Or de la Generalitat de Catalunya; nel 1979 l’Università di Barcellona gli conferì la laurea honoris causa (l’Università di Harvard aveva già provveduto nel 1968); nel 1980 ricevette la medaglia d’oro delle Belle Arti dal re di Spagna Juan Carlos; nel 1981 fu premiato con la medaglia d’oro di Barcellona.
Joan Mirò opere surrealiste
Per capire meglio l’arte di Joan Miró bisogna però vedere le sue opere e capirne il significato. Ecco qui quindi una breve lista di cinque delle opere surrealiste di Joan Mirò più amate.
- Il carnevale di arlecchino, 1925. Nell’opera sono rappresentate diverse figure ibride e antropomorfe che danzano a ritmo di musica. Il quadro rientra nella serie di opere surrealiste di Joan Mirò dedicate ai colori e paesaggi della nativa Catalogna in Spagna;
- Nascita del mondo, 1925. L’opera rappresenta un universo personale inserito nel caos del disordine e dell’improvvisazione. L’idea di lasciare ampio spazio all’immaginazione era tipico di Mirò che voleva che i suoi quadri venissero interpretati e completati con l’immaginazione dello spettatore stesso;
- Paesaggio catalano 1923-1925. Anche quest’opera rientra nella serie dedicata alla Catalogna. Qui, nello specifico, il pittore vuole omaggiare la vita della sua famiglia nella fattoria di Montroig;
- Terra arata o Campo arato, 1924. Proprio come in Paesaggio Catalano, anche in quest’opera l’artista vuole omaggiare le sue origini. Lo stile ricorda molto quello delle pitture rupestri di una volta;
- Cifrari e costellazioni, innamorati di una donna, 1941. Infine quest’opera è davvero molto particolare. Il mezzo è gouache, acquerello e grafite su carta, e le dimensioni dell’opera sono 46 cm × 38 cm e rientra nella serie di 23 pezzi di Costellazioni dell’artista. Ogni figura e immagine è collegata all’altra e pare quasi impensabile senza di essa. L’impressione è che l’artista stesse cercando la speranza di una vita nuova nelle stelle stesse.
Fundaciò Joan Miró
La Fundaciò Joan Miró venne realizzata dall’artista stesso a Barcellona. Lo scopo era quello di mostrare le sue opere al pubblico come testimonianza delle tendenze dell’arte contemporanea. Venne inaugurata nel 1975 e, lo stesso anno, l’architetto amico del pittore inaugurò uno spazio simile sulla montagna del Montjuïc.
Oggi Fundaciò Joan Mirò ospita oltre 10.000 pezzi tra dipinti, sculture, tappezzerie e diversi disegni e schizzi. Insomma racchiude al suo interno alcune delle opere più rappresentative dell’artista.
Joan Miró opere
Infine, come sempre ecco una breve selezione dei tanti quadri realizzati dall’artista spagnolo. Ecco Joan Miró e alcune sue opere d’arte.
- Nude with a Mirror, 1919
- Montroig, la chiesa e il paese, 1919
- Animal Composition
- La fattoria, 1921-1922
- Il carnevale di Arlecchino, 1924-1925
- Ballerina II, 1925
- The garden, 1925
- Head of a Catalan Peasant, 1925
- serie degli Interno olandese, 1928
- Ceret
- La nascita del mondo, 1925
- Uomo e donna di fronte a una pila di escrementi, 1936
- Aidez l’Espagne, 1937
- Natura morta del sabatot, 1937
- Portrait, 1938
- Série des Constellations, 1939-1941
- Femmes et Oiseau la nuit, 1945
- Femmes et oiseaux devant la lune
- Peinture, 1954
- Peinture, 1933
- Famille d’oiseleurs, 1955
- Bleu I, Bleu II, Bleu III, 1961
- Salon De Mai, 1966
- Juillet, 1968
- Daybreak Tagesanbruch, 1968
- Dona en la nit, 1973
- La speranza del condannato a morte, 1974
- Bernabè,1975
- Personnage Etoile, 1978
- Pintura, 1978
- Femme, 1981
- Femme assise, 1983
- Dona i ocell, 1983
- Constellations-Seibu, 1984
- Fixe les Cheveux D’une Etoile
- L’oiseau Solaire
- Litho V (LE)
- Night
- Ode To Miro
- Personnage et oiseau
- Portrait of a Young Girl
- The singing fish
- Vladimir
- Vuelo de pajaros
- La chanteuse melancolique
- Labirinto