Quando si pensa al Natale, il primo pensiero va ai momenti speciali che ricorda: addobbare l’albero, decorare la casa con le luci di Natale, ma soprattutto trascorrere del tempo con i propri cari. Non a caso non si può dire di avere festeggiato realmente, senza aver fatto un brindisi di buon auspicio in compagnia.
Brindare ha un valore sociale simbolicamente molto forte. Rappresenta la celebrazione di un attimo di felicità e la gratitudine verso la propria famiglia e gli amici più stretti, non solo del momento che si sta vivendo ma per tutto l’anno trascorso assieme.
Data l’enorme importanza di questa abitudine, prima di indagare con quali bollicine brindare al Natale, è importante quindi soffermarsi sugli aspetti chiave per la buona riuscita di un brindisi.
Le regole per un brindisi perfetto
- Scegliere la bottiglia di vino o di bollicine più adatta
Quello del vino è un mondo incredibilmente affascinante e complesso. I dettagli dei colori, i sapori, e i profumi di un vino si accompagnano alle più svariate storie, denominazioni e provenienze, dando vita a un’infinità di sfumature possibili. Orientarsi in una tale ricchezza di elementi può risultare particolarmente complicato se non si hanno le giuste competenze. Il nostro consiglio, quindi, è quello di affidarsi a degli esperti di vino, come Svinando, per avere a disposizione una ricercata selezione di bottiglie tra cui scegliere, che eviterà diversi grattacapi.
- Servire la bottiglia ghiacciata (o quasi)
Ovviamente si tratta di un’esagerazione, ma il punto focale del discorso è che è bene arrivare sempre pronti al momento del brindisi. Brindare con una bottiglia di bollicine calde rovinerebbe sicuramente il momento dei festeggiamenti.
- “Ogni cosa al suo posto e un posto per ogni cosa”
Questo stesso principio ben si applica anche al momento del brindisi: ogni tipologia di vino deve essere servita con il bicchiere giusto!
Quali bollicine scegliere per il brindisi natalizio?
La tradizione non impone una scelta precisa della tipologia di bollicine ideali per celebrare il Natale: tutto sta quindi ai propri gusti e alle portate che verranno servite durante il pranzo o la cena.
Il sapore del vino è infatti in grado sia di esaltare i piatti, che di essere a sua volta influenzato dal loro gusto. Ecco perché è bene conoscere il menù di Natale prima di scegliere quali bollicine abbinare alle portate.
Per esempio, lo Champagne è particolarmente indicato da bere in accompagnamento al pesce, soprattutto con i frutti di mare e i crostacei, oltre che con le crudité e il pesce leggermente affumicato. Anche formaggi e risotti si prestano ad essere abbinati a un calice di champagne, mentre tra i dolci, gelato, creme o semifreddi a base di frutta sono senza dubbio la scelta più indicata.
Se la voglia di stappare un vino spumante è irrefrenabile, ci sono alcuni abbinamenti particolarmente azzeccati con alcuni piatti tipici natalizi, ad esempio quello con i tortelli di zucca e formaggio, con la lasagna con ragù in bianco, con tartare di salmone oppure salmone affumicato, ma anche con dessert come la pasticceria secca e la torta ai pinoli.
Infine, se il pranzo di Natale è a base di torte salate con verdure e formaggi affumicati, paste ripiene di funghi, panzerotti con salumi e risotti al tartufo, la scelta non può che ricadere sulle bollicine del Prosecco.
Qualunque sia la scelta delle portate del menù di Natale, le alternative e gli abbinamenti per esaltare ogni piatto non mancano di certo. Champagne, Spumante o Prosecco sapranno dare il giusto contorno e sapore al brindisi di Natale.