Galateo e cibo, un binomio di stile

Forse in confronto a qualche secolo fa ci si bada ormai poco, tuttavia il galateo a tavola esiste ancora e si dovrebbe rispettare, soprattutto in alcune circostanze formali. Se in famiglia non ci si fa più caso, tuttavia durante eventi importanti bisogna ancora rispettare alcune regole fondamentali dello stare a tavola, in particolare quando si hanno ospiti di riguardo. In quanto il riunirsi in occasione di un pranzo o una cena rimane un elemento importante di convivialità, di incontro con gli altri.

Ed anche il cibo, da questo punto di vista, rappresenta un momento di incontro tra persone, di culture e di storie, anche gastronomiche. Esiste difatti una cultura del cibo e addirittura anche dei corsi specifici davvero interessanti. Tra questi, scopri il corso di estetica del cibo di Simonetta Agnello Hornby, in cui si parla di storia e della memoria del cibo e del futuro di esso. Comunque, galateo e cibo rappresentano un binomio imprescindibile e di stile, che si dovrebbe riscoprire al giorno d’oggi.

Andiamo a vedere, sia pur sinteticamente, il galateo della tavola e del cibo, per conoscere meglio alcune tradizioni e regole del passato e che sono utili, come detto, anche negli incontri conviviali di oggi. Scopriamo uno stile di stare a tavola che aiuta a fare bella figura e a dare un’ottima impressione agli ospiti, soprattutto in occasioni o eventi speciali: dal pranzo di nozze agli importanti incontri di lavoro.

Le regole del galateo da non sbagliare

Un errore molto comune, ad esempio, è quello di iniziare subito a mangiare la portata appena servita, mentre si dovrebbe attendere che tutti gli ospiti siano stati serviti e che il padrone di casa abbia iniziato il pasto. Sebbene molto diffuso a casa, vietatissimo è fare la cosiddetta scarpetta, così come soffiare nel piatto per raffreddarne il cibo. Una volta terminato il pasto, si possono riporre le posate (e quindi forchetta e coltello) parallelamente al piatto stesso.

Un errore che di tanto in tanto si nota a tavola riguarda la posizione tovagliolo. Esso deve essere posto sulle ginocchia e preso per portarlo alla bocca solo quando serve, mai metterlo al collo in stile bavaglino. Questo sarebbe davvero sgradevole e di cattivo gusto. Naturalmente vietato toccare il cibo con le mani, tranne pane e grissini, da spezzare e poi portare alla bocca.

Cibo, elemento di storia e convivialità

Ciascun piatto, regionale o nazionale che sia, rappresenta una cultura ed una storia di un luogo e di un popolo. E spesso gli ingredienti utilizzati per creare diverse pietanze tendono a fare riferimento al passato e alle origini delle genti, al duro lavoro ed ai sacrifici affrontati nei secoli passati. Si pensi, ad esempio, all’uso considerevole di alcuni formaggi. Un prodotto che ha origine contadina e che veniva utilizzato per sfamare i braccianti dopo ore di lavoro massacrante passate nei campi.

Medesimo discorso si potrebbe fare per la ricotta o per il vino o tanti altri alimenti. Al giorno d’oggi, questi sono alla base di varie pietanze prelibate e che vengono gustati e apprezzati a tavola in buona compagnia. Infatti il cibo è anche questo. Come dicevamo, momento di incontro e convivialità e di condivisione di un momento importante della giornata con persone care o con ospiti. Ed in questo caso meglio non rovinare tale momento con comportamenti erronei, ma rendere il galateo e il cibo un binomio di stile

Redazione
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