Giotto di Bondone, noto a tutti semplicemente col nome di Giotto, è stato un famosissimo pittore e architetto italiano della seconda parte del 1200 e la prima del 1300. Di origini fiorentine, l’artista ruppe gli schemi col passato divenendo un modello di ispirazione per tutti gli artisti del Rinascimento e non solo.
Giotto
I racconti. Sin da giovane Giotto si avvicinò all’arte nella bottega di Cimabue. Ci sono diversi scritti che attestano che le sue prime opere furono a soli vent’anni. Ma la bellezza del personaggio di Giotto, oltre che dell’artista, sono i racconti che ancora oggi si ricordano. Uno di questi riguarda la famosa “O” di Giotto. Secondo Giorgio Vasari, infatti, l’artista era in grado di realizzare una circonferenza perfetta senza bisogno del compasso.
L’arte. Giotto, come abbiamo anticipato, fu un rivoluzionario nell’arte. Egli superò la smaterializzazione dell’immagine e si riappropriò della realtà naturale. Egli divenne particolarmente noto per le sue opere ricche di scene realistiche, gruppi di figure in dialogo tra di loro e, soprattutto, inserite in uno spazio che si arricchisce della profondità. Inoltre, una delle caratteristiche dell’arte di Giotto è che lui fu in grado di rappresentare le emozioni, gli stati d’animo: per ogni figura ne realizzava la perfezione realistica sia fisica che emotiva.
Infine ecco alcune curiosità che riescono a rendere meglio l’idea della fama che il pittore ebbe nel mondo:
- A Giotto è stata intitolata una missione spaziale progettata e realizzata dall’Agenzia Spaziale Europea per lo studio ravvicinato della cometa di Halley;
- Gli è stato intitolato il cratere Giotto, sulla superficie di Mercurio;
- Gli è stato dedicato un asteroide, 7367 Giotto;
- E’ stato citato sia in una novella del Decameron, sia nel Purgatori dantesco;
- Da lui prese il nome il noto brand di matite colorate dell’azienda Fabbrica Italiana Lapis ed Affini.
Tempere e pastelli Giotto
Tra i tanti racconti che circolano su Giotto, ce n’è uno che narra il probabilmente incontro tra Cimabue e il giovane artista. Pare che l’insegnante ne scoprì la bravura proprio mentre Giotto era intento a designare delle pecore con del carbone su un sasso. Un scena talmente bella che fece innamorare l’azienda FILA che diede a matite, tempere e pastelli il nome Giotto.
Proprio questa scena è stata rappresenta per anni, a partire dalla fine degli anni Venti, sulle prime scatole di cartone delle matite Giotto. L’immagine è stata registrata come brevetto dalla FILA nel 1933.
Campanile di Giotto
Sebbene il primo grande capolavoro fiorentino fu il Crocifisso di Santa Maria Novella. il Campanile del Duomo, meglio noto come il Campanile di Giotto è senza dubbio l’opera architettonica più bella e mai realizzata dall’artista.
Iniziato nel 1298, solo nel 1334 subentrò Giotto. Il campanile, oggi posto allineato con la facciata arriva a misurare 82 metri di altezza e, per raggiungere la cima bisogna salire oltre 400 gradini.
Nonostante oggi sia noto soprattutto come il Campanile di Giotto, in realtà, l’artista poté seguire solo per tre anni i lavori di costruzione. L’artista si spense infatti nel 1937. Dopo di lui Andrea Pisano e poi Francesco Talenti proseguirono i lavori seguendo il progetto originale di Giotto.
Esternamente i colori sono gli stessi del Duomo ovvero il bianco del marmo, il rosso e il verde ma non mancano le decorazioni dalle formelle e losanghe ai rilievi fino alle 16 statue nelle nicchie tra le quali emergono anche volti del mondo dell’arte come Donatello.
Sulla sommità, invece, vi sono sette campane di cui la più grande è dedicata a Santa Reparata, in onore della Santa a cui è dedicata la cattedrale.
Giudizio Universale Giotto
Nei primissimi anni del Trecento, Giotto si stabilì a Padova. Qui realizzò l’intero affresco della Cappella degli Scrovegni. La bellezza è tale, ancora oggi a distanza di secoli, che nel 2021 sono stati dichiarati dichiarati Patrimonio UNESCO come parte di Padova Urbs Picta, ovvero dei Cicli di affreschi del XIV secolo a Padova.
All’interno della Cappella tra i tantissimi affreschi, spicca la scena del Giudizio Universale di Giotto. Realizzato nel 1306, occupa l’intera controfacciata e conclude idealmente le Storie della Cappella. All’interno dell’opera diversi sono gli aiuti ottenuti nella sua realizzazione ma, le parti migliori sono con ogni probabilità autografe. In particolare stiamo parlando del Cristo, la Madonna e il gruppo dell’offerta. Altre figure invece, come le schiere angeliche, sono più difficili da valutare per via del loro stato di conservazione in parte compromesso.
Da un punto di vista stilistico diverse sono le innovazioni. Primo fra tutti il fatto che le scene spesso rappresentate singolarmente sono oggi tutte riunite. Al centro è posta la figura di Cristo giudice. Sopra di lui nove schiere di angeli e subito sotto gli apostoli. Nella parte inferiore a sinistra, invece, vi è Enrico Scrovegni che consegna la Cappella alla Vergine. Infine, secondo la tradizione, anche Giotto stesso è raffigurato e riconoscibile nel quarto personaggio a sinistra e con un cappello bianco. Tra le tecniche innovative anche la luce e nuovi giochi di colore.
Giotto opere
Infine, come sempre ecco qui una breve selezione delle opere di Giotto tra le sue più significative.
- Madonna di Borgo San Lorenzo, 1290-1295 circa
- Croce di Santa Maria Novella, 1290-1295 circa
- Madonna di San Giorgio alla Costa, 1295 circa
- San Francesco libera l’eretico Pietro di Alife, 1295-1299 circa
- Bonifacio VIII indice il giubileo del 1300, 1300 circa
- Deposizione dalla croce, 1291-1295 circa
- Resurrezione, 1291-1295 circa
- Pentecoste, 1291-1295 circa
- Polittico di Badia, 1300 circa
- Croce di Rimini, 1301
- Croce di Padova, 1304
- Mosaico della navicella, 1305-1313 circa
- Cappella degli Scrovegni
- Cappella della Maddalena, 1307-1308 circa
- Transetto destro della basilica inferiore di Assisi, 1308-1310 circa
- Crocifissione con cinque francescani, 1308-1310 circa
- Croce di Ognissanti, 1315 circa
- Crocifisso del Louvre, 1315 circa
- Polittico Peruzzi, 1318-1322 circa
- Crocifissione di Berlino, 1320 circa
- Presentazione al Tempio, 1320-1325 circa
- Adorazione dei Magi, 1320-1325 circa
- Ultima cena, 1320-1325 circa
- Deposizione, 1320-1325 circa
- Pentecoste, 1320-1325 circa
- Madonna col Bambino, 1325-1330 circa
- Eterno e angeli, 1328 circa
- San Giovanni Evangelista, 1325-1330 circa
- Santo Stefano, 1330-1335 circa tempera e oro su tavola
- Allegorie francescane, 1334 circa
- Cappella del Podestà, 1334-1337 circa
- Campanile di Giotto