Ultravioletto, il progetto che unisce Arte e Impresa

La produzione di giovani artisti italiani sostenuta da aziende del territorio: si conclude la terza residenza che vede come protagonisti l’artista Nicole Colombo e l’azienda Nord Resine.

Ultravioletto è un progetto culturale che unisce arte ed impresa, realtà capaci di tradurre il presente per anticipare il futuro. Ultravioletto si rivolge ai giovani artisti italiani ed alle imprese per attivare una sinergia nel campo della produzione di opere d’arte contemporanea valorizzando il talento e l’unicità di entrambi i protagonisti.

Creatività e impresa, arte e Made in Italy si mettono in dialogo generando nuove collaborazioni e nuovi percorsi. Ideato nel 2020 e lanciato nella primavera del 2021, il progetto mira a sostenere e promuovere il lavoro di giovani artisti italiani, la cui produzione spesso è difficilmente sostenibile dalla singola persona, ed incentivare una forma virtuosa di mecenatismo raccontando l’impresa italiana con le parole dell’arte contemporanea.

Il progetto si configura come una residenza di breve durata in cui l’artista viene ospitato all’interno degli spazi aziendali per conoscere e sperimentare know how, materiali e prodotti dell’azienda al fine di realizzare senza c osti due opere: una di proprietà all’artista e un’exhibition copy che prende vita negli spazi aziendali.

Artista ed azienda si scelgono reciprocamente, per questo motivo ogni residenza è unica in quanto è frutto della storia e della sensibilità entrambi. Le aziende coinvolte sono caratterizzate dall’innovazione e dall’attenzione verso le nuove sfide del futuro, mentre gli artisti vengono selezionati sulla base della loro ricerca e del loro percorso.

Grazie al progetto l’artista ha l’opportunità di conoscere l’expertise e sperimentare senza costi i materiali aziendali e l’azienda di raccontarsi in modo unico attraverso un’opera.
L’opera dell’impresa dialoga e vive negli spazi aziendali, interagendo con la vita lavorativa di tutti i giorni. L’opera dell’artista viene invece restituita al pubblico attraverso mostre in Italia e all’estero, in cui viaggia accompagnata dai crediti e dalla storia produttiva dell’azienda partner.

Ultravioletto

Felina, l’opera realizzata da Federico Cantale durante la sua residenza presso VENETIAN GOLD è stata esposta presso Galleria Schiavo Zoppelli (Milano) e Cabinet Studiolo (Milano e Art Verona); Sffsssshh di Giulia Poppi realizzata con Plastopiave è stata invece esposta presso Straperetana (Pereto) e Spazio Volta (Bergamo).

Tre residenze concluse ed altre in programma per il 2022. Le residenze partono dalla ricerca e dalla poetica dell’artista che entra in relazione con i processi produttivi e concettuali delle aziende coinvolte.

Le aziende creano per gli artisti le condizioni in cui possano realizzare la propria opera all’interno degli spazi produttivi, con il supporto dei loro tecnici, in stretta sinergia con la realtà aziendale grazie a sopralluoghi in azienda e visite in fabbrica prima dell’inizio della collaborazione. Nasce così un rapporto conoscitivo e produttivo tra artisti ed aziende in cui ogni interlocutore trae dall’esperienza un valore unico.

Ultravioletto, la prima residenza: Federico Cantale x VENETIAN GOLD

VENETIAN GOLD è un’azienda che fonda le sue radici nell’amore e nella cura per la pietra
naturale esaltandone bellezza e unicità. VENETIAN GOLD è una costola dell’azienda Ca’ D’ORO S.p.a, ed è guidata da Margherita Andreola, vanta una squadra di artigiani e professionisti specializzati impegnati dall’estrazione dei blocchi di materia, alla loro selezione e trasformazione; dal taglio alla posa; dalla progettazione alla spedizione.

L’artista scelto da VENETIAN GOLD è stato Federico Cantale (Legnano, 1996). Cantale è un artista prevalentemente scultoreo, si alimenta di suggestioni quotidiane e grazie ad una progettazione esplosiva, dà forma ad enigmi visivi al contempo familiari e perturbanti. L’opera realizzata è stata un sensuale ed altero gatto nero (Felina) di materiale granito Fantastic Black, un materiale esclusivo dell’azienda che lo lavora internamente nei suoi siti produttivi, dal blocco alla lastra. Federico infatti ha creato l’opera strutturando una composizione a lastre e mettendo al centro la bellezza della materia prima.

Ultravioletto
FELINA Federico Cantale

Ultravioletto, la seconda residenza: Giulia Poppi x Plastopiave

Plastopiave Srl è azienda leader nel settore dei contenitori in plastica, nasce a Conegliano nel 1961, e realizza una vasta gamma di flaconi, barattoli e taniche per tutti i principali settori merceologici cosmetico, alimentare, farmaceutico, chimico, anche con un elevato grado di personalizzazione (serigrafia, etichettatura, stampi su misura). L’artista scelta dall’azienda è stata Giulia Poppi (Modena, 1992).

La ricerca di Poppi è sensuale e materica, capace di generare sensazioni tattili grazie all’utilizzo di materiali sintetici e la loro interazione con la luce. Giulia è rimasta affascinata dalla preziosità e cangianza dei granuli plastici di PETG vergine, materiale che l’azienda lavora per realizzare la sua vasta gamma di contenitori, e ha dato vita ad un’installazione ambientale (Sffsssshh) appositamente creata per gli spazi aziendali.

L’artista ha lavorato unicamente con i granuli plastici sino a farli diventare una superficie vibrante di luce, creando un’opera che si avviluppa e dirama negli spazi dell’azienda richiamando le forme organiche della natura.

Ultravioletto, la terza residenza: Nicole Colombo x Nord Resine

Nord Resine, azienda che da oltre 30 anni produce sistemi impermeabilizzanti, industriali e decorativi a base resinosa con un obiettivo ben definito: offrire la gamma di prodotti più completa e avanzata.

L’azienda nel tempo ha creato dei brand che si occupano di settori specifici: Inmateria per
l’arredamento, Nativus per il mondo delle resine professionali per l’interior design e Phoenix per la cura della casa. L’artista scelta è stata Nicole Colombo (Monza,1991), la cui ricerca è caratterizzata dalla creazione di avatar che immagina o decontestualizza facendoli abitare in uno spazio altro, creando possibili nuove narrazioni.

L’opera Lilith è una gigante ciocca di capelli in fibra di carbonio; la scelta dei capelli e del
personaggio mitologico di Lilith rappresentano per Nicole soggetti carichi di suggestioni, capaci di incarnare una dicotomia che caratterizza la sua ricerca a cavallo tra l’erotico ed il disturbante. La connessione con la natura lega Lilith, (demone femminile spesso legato ai fenomeni naturali), al carbonio che, da fibra sintetica, ritorna al suo stadio naturale in quanto elemento fondamentale del mondo organico.