Gli spazi espositivi del Museo MARCA di Catanzaro, ospitano la mostra Minima Fragmenta dello scultore Antonio Tropiano.
Promossa dalla Fondazione Rocco Guglielmo e dall’Amministrazione Provinciale di Catanzaro, l’esposizione curata da Alessandro Romanini propone venti opere in legno, alcune di grande formato, selezionate tra le più significative della produzione dell’artista calabrese.
Metafora e scultura nei lavori di Antonio Tropiano
Le opere di Antonio Tropiano, in mostra dal 29 gennaio e fino al 17 aprile 2022, sono frutto di un personale processo creativo, alimentato equamente da una profonda cultura e da un’eccelsa perizia tecnica.
L’artista lavora attraverso dinamiche espressive improntate alla metafora, che valorizzano ogni singola opera, e spingono il fruitore alla riflessione. Opere che diventano isole sature di senso, riunite in un arcipelago-mostra, in cui si incrociano e moltiplicano pensieri e visioni che arricchiscono lo sguardo e lo spirito.
Minima Fragmenta rientra nel più ampio progetto della Fondazione Guglielmo denominato GLOCAL IV – Sezione “Attraversare il Territorio”, progetto che nasce per promuovere gli artisti di origini calabresi che hanno mantenuto un profondo legame con il loro territorio d’origine.
Antonio Tropiano nasce in Calabria nel 1976, vive e lavora tra Roma e Santa Caterina dello Ionio (CZ). Compie i suoi studi tra Bologna e Firenze, dove prosegue le sue ricerche nel campo della filologia medievale e rinascimentale.
Collabora con una nota casa editrice, l’ERMA di Bretchneider, come saggista nel campo della storia dell’arte e della letteratura umanistica. Fin da ragazzo mostra una certa predilezione per la creazione plastica e per la naturale versatilità del legno, che proprio nella scultura sembrano trovare il giusto grado di conciliazione.
Sotto l’impulso di un’assidua ricerca linguistica, mette a punto una cifra stilistica personale, capace di operare una sintesi tra l’ispirazione metaforica di matrice letteraria e la resa figurativa di una fenomenologia dell’agire umano.