Tamara de Lempicka: tutto quello che c’è da sapere su di lei

Copertina: Paweł Cieśla Staszek_Szybki_Jest, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Tamara de Lempicka è stata una pittrice del novecento. Particolarmente legata al movimento artistico dell’Art Déco è nota soprattutto per le sue opere di ritratti, spesso femminili, eleganti e sensuali nonché per il suo tipo di vita mondano e anticonformista. Ecco tutto quello che c’è da sapere su lei.

Tamara de Lempicka

Biografia. Di origini polacche, nacque a Varsavia nel 1898. Sin da giovane si avvicinò al mondo dell’arte e dimostrò un carattere intraprendente e fuori dagli schemi. Nel corso della sua vita si sposò due volte, dapprima da giovane con un avvocato dal quale nacque la sua unica figlia Kizette e poi con un barone ungherese. Tamara de Lempicka però non fu solo una pittrice ma anche una donna che amava circondarsi di gente, di feste, di musica e, infatti, ancora oggi viene ricordata tanto per la sua arte, tanto per la sua voglia di sfarzo che si concedeva. Uno dei suoi tanti nomi fu la “Greta Garbo polacca”, in quanto a Hollywood era nota per le sue pose da diva davanti all’obiettivo della macchina fotografica. Quando morì, il 18 marzo 1980, si trovava in Messico e le sue ceneri vennero disperse sul vulcano Popocatépetl, come da lei richiesto.

Gli inizi. Come abbiamo detto Tamara de Lempicka si avvicinò sin da giovane al mondo dell’arte e, sicuramente, i suoi viaggi la aiutarono ad apprezzare le diverse correnti artistiche. Fu solo a Parigi che cominciò a iscriversi a un vero e proprio corso di pittura all’Academia Ranson e, nel 1922, ci fu la sua prima mostra.

Lo stile. Le opere d’arte di Tamara de Lempicka sono senza dubbio riconoscibili e uniche per il loro stile. La pittrice infatti si allontanò dalle tendenze artistiche del periodo, come l’impressionismo, e realizzò opere uniche. Seppur scegliendo di utilizzare una gamma di colori molto ridotta, i colori sono sempre vividi e metallici tanto che i volti raffigurati sono spesso visti come “dei manichini”. Le forme sono invece geometriche, spigolose, come se fossero levigate. Tutto questo potrebbe far pensare a opere “vuote” prive di personalità e, invece, grazie a un minuzioso studio dei dettagli tra cappelli, unghie laccate, boccoli, ciglia finte e diamanti e perle, Tamara de Lempicka riesce a rendere le sue opere glamour e chic. Di tutt’altro stile sono le opere appartenenti al periodo americano della pittrice e che tendevano all’astrattismo e, forse per questo, non ebbero lo stesso successo delle altre che invece l’aiutarono ad affermarsi.

Madonna. La fama della Lempicka divenne tale anche grazie ai tanti volti noti che acquistarono e cominciarono a collezionare le sue opere. Ancora oggi diversi volti come Barbara Streisand e Jack Nicholson sono suoi collezionisti ma, senza dubbio, la più appassionata è Madonna. La cantante ha infatti moltissime delle opere della pittrice che nel corso degli anni ha prestato per diverse mostre e che spesso ha mostrato anche nei suoi tanti successi musicali.

Tamara de Lempicka e le donne

La pittrice non fu solo una donna indipendente, ma fu anche un modello femminile, un simbolo, tanto che venne da molti definite come una “Venere moderna” e spesso indicata come la “Pittrice delle donne“.

Molte delle sue opere infatti raffigurano donne rappresentate però come simboli autonomi e indipendenti e non più per il piacere del pubblico maschile. Le donne di Tamara de Lempicka vengono realizzate secondo gli stili dell’Art Déco unita all’influenza cubista. Giochi di luci e ombre, pennellate compatte e colori accesi fanno dei suoi quadri il segno distintivo. Quando la pittrice viene definita come Venere moderna, è perché le donne che raffigura, se stesso prima di tutto, sono sensuali, provocatorie ma allo stesso tempo altezzose e in grado di riflettere il clima culturale e la moda del periodo.

tamara de lempicka
Paweł Cieśla Staszek_Szybki_Jest, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Tamara de Lempicka Autoritratto

Se c’è un’opera simbolo di Tamara de Lempicka, quella è sicuramente il suo Autoritratto. Il titolo completo in realtà era Autoritratto Tamara in una Bugatti verde e venne realizzato nel 1929.

In questo quadro non viene solo racchiusa l’arte della pittrice ma anche la sua essenza di donna indipendente. Non è infatti un caso che ha scelto di ritrarsi a bordo di un’auto sportiva avvolta da una sciarpa di seta. Il trucco e lo sguardo, fisso sullo spettatore, sembra quasi come a voler affermare il suo status di donna forte e indipendente. L’autoritratto però non è fedele alla sua persona ma viene elaborato con tratti più moderni. Un’idea pensata appositamente per divenire uno storico strumento di propaganda femminile.

Tamara de Lempicka Il Bacio

Il Bacio di Tamara de Lempicka altro non è che un omaggio al celebre dipinto omonimo realizzato dal pittore italiano Francesco Hayez. L’opera, risalente al 1922, risulta, proprio come per tutte le altre dell’artista, elegante e preciso dalla simmetria dei colori fino al trucco dei due protagonisti.

Tamara de Lempicka opere

Infine, come sempre, ecco qui una breve selezione di alcune delle opere e dei quadri di Tamara de Lempicka più belli si sempre.

  • Cinese(1921)
  • Il sesso(1922)
  • Il bacio
  • Nudo sdraiato(1922)
  • Strada nella notte(1922-1923)
  • Nudo con lei(1923)
  • La bohémienne(1923)
  • Donna in gonna nera(1923)
  • Ritratto di Bibi Zögbe (Il fondo rosa)(1923)
  • Danzatrice russa(1924-1925 ca)
  • Ritratto di Kizette(1924 ca)
  • L’uccello rosso(1924)
  • Ritratto di Madame Zanetos(1924)
  • Il doppio “47”(1924 ca)
  • Il velo verde(1925 ca)
  • Ritratto del principe Eristoff(1925)
  • Ritratto del marchese D’Afflitto(1925)
  • Ritratto di Guido Sommi(1925)
  • Ritratto della duchessa de La Salle(1925)
  • Kizette in rosa(1926)
  • Ritratto di S. A. I. il granduca di Gavriil(1926)
  • Rafaëla sur fond vert(1927)
  • La tunica rosa(1927)
  • La bella Rafaëla(1927)
  • Ritratto del barone Kuffner(1928)
  • Le due amiche(1928)
  • Maternità(1928)
  • Ritratto di Tadeusz Lempicki(1928)
  • New York(1929 ca)
  • Donna con la colomba(1929)
  • Autoritratto (Tamara sulla Bugatti verde)(1929)
  • Andromeda(1929)
  • Primavera(1930)
  • Arlette Boucard aux arums(1931)
  • Arums (1931)
  • Autoritratto nella Bugatti verde(1932)
  • Adamo ed Eva(1932)
  • Ritratto di Marjorie Ferry(1932)
  • Ritratto di Suzy Solidor(1932)
  • Ritratto di Madame M.(1932)
  • Ritratto del conte Vettor Marcello(1933)
  • Ritratto di Mademoiselle Poum Rachou(1934)
  • La Vergine blu(1934)
  • La Madre superiora(1935)
  • Ritratto di Louisianne Kuffner(1939)
  • La fuga(1940 ca)
  • La vergine col bambino
  • Chiave e mano(1946)
  • Paesaggio surrealista(1947 ca)