Spazio Leonardo presenta Storyboard, mostra personale di Riccardo Giacconi. Artista visivo e documentarista, Giacconi utilizza diversi media, come il video, l’installazione, la radio e la performance per esplorare e attivare forme di racconto.
Negli ultimi anni, Riccardo ha utilizzato le piastrine di plastica per realizzare tende colorate di grandi dimensioni; dispositivi narrativi che si animano dei personaggi e degli elementi iconografici caratteristici della sua ricerca, manifestando un interesse nell’evocare storie in forma installativa.
Storie al limite del tragicomico, scritte con un generatore di testo artificiale che toccano i principali temi della ricerca artistica di Riccardo Giacconi
Per la mostra a Spazio Leonardo, fino al 21 ottobre, l’artista presenta quattro grandi tende di nuova produzione, concepite come storyboard di una serie di racconti scritti con un generatore artificiale di testo. Un aspetto significativo della pratica recente di Giacconi riguarda, infatti, il rapporto tra arte e scienza. Questo lo ha portato a sviluppare un progetto a lungo temine sul concetto di animazione, con l’intento di collegare la tradizione arcaica del teatro di figura alle ultime ricerche in materia di robotica e intelligenza artificiale.
Il progetto parte dalla lunga collaborazione con un’istituzione milanese dedita a manipolare, animare e dare vita agli oggetti: la Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli, la più famosa e antica compagnia marionettistica d’Europa ancora in attività; il cui schedario di teste in legno è evocato da una delle opere in mostra.
Composte da una serie di pixel in plastica, le tende realizzate per Spazio Leonardo sono cataloghi visivi dei principali temi di interesse di Riccardo Giacconi: il doppio, la maschera, il travestimento, l’animazione. Ognuna di esse è lo storyboard di un racconto scritto con un generatore di testo; una macchina costruita per scrivere come un essere umano. Partendo da brevi input tratti dal saggio Sul teatro di marionette di Heinrich von Kleist, l’intelligenza artificiale ha generato storie al limite del tragicomico, che prendono vita sulle tende in forma fumettistica, in motivi astratti e geometrici, o che vengono trascritte, attraverso un font di nuova creazione, direttamente su questi grandi supporti.