Monumentale e distinto, l’hotel Nolinski di Venezia si erige su una delle strade più larghe e frequentate della città. Nel cuore del commercio di lusso, a pochi canali da Piazza San Marco e dal Teatro La Fenice, i decori della facciata invitano a distogliere l’attenzione dalle vetrine e a sollevare lo sguardo per ammirarne la bellezza. Le finestre e i balconi adornati da chimere, simboli voluti
dai mercanti per questo palazzo atipico che ospitò a suo tempo la Borsa di Commercio di Venezia, testimoniano l’attività marittima che fece la potenza e la ricchezza della città dei Dogi.
Completata nel 1929, la struttura realizzata in cemento armato – adoperato per la prima volta nella città lagunare – domina per la sua altezza.
Solo il campanile e il Duomo della Basilica di San Marco svettano nelle vicinanze. Composita nei suoi stili, l’architettura di Umberto Bellotto è ancorata ad un’epoca che ha osato mescolare Art Nouveau, Stile Liberty e Modernismo.
Annoverato come Monumento storico veneziano, l’edificio è ricco di opere in ferro battuto, uniche a Venezia. Percorrendo la grande scala d’onore, sul corrimano si possono apprezzare tutti i dettagli che si celano nella ringhiera. Restaurati e valorizzati, i pavimenti alla veneziana e i muri in stucco marmorino rivelano le antiche tecniche proprie al savoir faire della laguna. L’incanto
del lavoro ad opera d’arte dei maestri artigiani che hanno curato ogni dettaglio nella scelta dei materiali distende lo sguardo che subito avverte un equilibrio in perfetta armonia: quello tra gli elementi d’epoca e il design d’interni d’impronta squisitamente contemporanea che trascende l’esercizio dello stile imposto, per fondersi tra le pareti, come se fosse sempre stato lì.
Così il patio e Il Caffé, il bar biblioteca, le 43 camere di cui 13 suite, il ristorante gastronomico, la Spa di ispirazione ottomana e la vasca piscina con vista panoramica, fanno vivere ciascuno un’esperienza unica in sintonia con la città, fuori dal tempo.
Alcuni posti hanno un’anima mentre altri sono solo belli. E al XXII Marzo di Calle Larga, vibra l’anima del Nolinski.