BIANCHIZARDIN CONTEMPORARY ART presenta dal 18 gennaio al 3 febbraio 2024 la mostra personale di Alessandro Borgonovo Brgnv – Cruda Astrazione presso LAMPO MILANO – SCALO FARINI. La mostra è un invito a immergersi nella sinfonia visiva di Alessandro Borgonovo, un artista che danza tra le influenze del graffitismo e dell’arte segnica del novecento. Ogni opera è una nota in un concerto di astrazione, una coreografia che si svolge tra il divino e il terreno, in un mondo di armonie celesti create con la forza bruta dell’istinto artistico.
L’artista non è alla ricerca di un tratto consolatorio o nostalgico del dipingere, si serve piuttosto di uno strumento per essere più diretto, rapido ed essenziale. Borgonovo utilizza l’astrazione come manifesto di spontaneità e crudo istinto. Danza con la vernice spray e smalti diluiti su tele non preparate, creando opere che vibrano con energia viscerale e cromatica. La tela non è più supporto per il colore ma elemento fondamentale dell’opera: trattata quasi come tessuto per le stampe di alta moda insieme al segno diventa la protagonista del lavoro, il mezzo per tradurre la sua narrativa astratta attraverso colori diluiti e tratti spontanei.
In mostra venti tele di diverso formato che svelano al visitatore il carattere audace e immediato dell’artista che in questa mostra, richiama l’essenza del movimento urbano. La sua pittura su larga scala, con la sua potenza visiva e la natura spontanea, crea una connessione tra il graffitismo e l’arte informale. La ricerca pittorica di Borgonovo, attenta e ponderata, ha radici profonde nella sua esperienza come assistente di galleria a Milano, un periodo durante il quale lo stretto rapporto con giovani artisti e il dialogo quotidiano con le opere di grandi Maestri hanno plasmato il suo approccio all’arte contemporanea.
Il percorso artistico di Alessandro Borgonovo, classe 1980, ha origine nell’adolescenza quando scopre la musica indipendente inglese ed americana, passione che ancora oggi lo accompagna e suggestiona i suoi lavori. Le influenze musicali di Borgonovo, in particolare il rock and roll e la psichedelia britannica, lo avvicinano alle opere di artisti come “Le Danze” di Ignazio Moncada e i Segni obliqui, verticali e orizzontali di Martin Barré. L’artista cerca un’espressione diretta ed emotiva nel processo creativo, unendo il linguaggio astratto a un ritmo interno che risuona nei cuori degli spettatori.
BRGNV – CRUDA ASTRAZIONE è la prima mostra personale, dopo il cambio di gestione della programmazione artistica, che BIANCHIZARDIN CONTEMPORARY ART presenta in uno spazio diverso dalla sua sede di Via Maroncelli 14. La personale di Alessandro Borgonovo è quindi una mostra prodotta e pensata per uno spazio site-specific che è quello di LAMPO MILANO, un nuovo progetto di riqualificazione urbana che apre le proprie porte alla città grazie al recupero di una superficie di 9.000 metri quadri all’interno dello Scalo Farini. La mostra è accompagnata da un testo critico di Mariaelena Maieron.
Alessandro Borgonovo
Alessandro Borgonovo nasce nel 1980. Abbandonati gli studi di legge, lavora come assistente in una galleria d’arte contemporanea a Milano. Qui il confronto quotidiano con gli artisti lo spinge a realizzare i primi lavori con tecniche diverse, dal collage alla pittura, fino alla rielaborazione digitale di immagini. Lasciata la galleria per seguire la sua vera vocazione, essere artista a tempo pieno si concentra prevalentemente sulla produzione di lavori astratti digitali, realizzati attraverso differenti software e successivamente stampati in Fine-Art e prende parte ad alcune mostre collettive legate all’utilizzo dei nuovi media. Nel 2015 avverte l’esigenza di percorrere strade alternative. Il richiamo alla pittura diventa via via più forte. Rispetto al lavoro precedente, denso di colori, intrecci e richiami al mondo della grafica digitale, l’artista vuole limitare il più possibile l’aspetto di perfezione segnica e pulizia che il computer permette di ottenere. Inizia a dipingere su tela non preparata, con smalti molto diluiti e spray. Così facendo il colore, completamente assorbito dalla superficie, restituisce progressivamente tonalità spente e prive di spessore materico. Borgonovo avverte la necessità di confrontarsi con un mezzo più immediato, che gli consenta di fallire e di poter ricominciare da capo. In definitiva adotta un approccio al lavoro più aderente alla sfera emotiva ed istintiva della creazione dell’opera. Ha esposto in mostre collettive come: “Dialogues in abstraction” curata da Alberto Ceresoli e Carmela Cosco alla Galleria Superstudiolo di Bergamo; “Wunder Kammer” presso lo spazio Adiacenze a Bologna; “Digital Frame” curata da Chiara Canali presso Uncommon Communication a Milano. Ha partecipato a Fiere come: ArtVerona, Unfair, Arte Padova, Berliner Liste e Art International Zurich.
BIANCHIZARDIN CONTEMPORARY ART
BIANCHIZARDIN CONTEMPORARY ART all’interno del proprio spazio espositivo in via Maroncelli 14 a Milano, si occupa di effettuare studi di ricerca nell’ambito dell’arte contemporanea che, attraverso collaborazioni con artisti, curatori e collezionisti, sfociano in differenti attività tra cui: progetti espositivi per la produzione di mostre, fiere e pubblicazioni; strumenti di formazione; momenti di incontro, confronto e approfondimento con professionisti ed appassionati.
Da settembre 2023, BIANCHIZARDIN CONTEMPORARY ART, cambia il suo “format” di gestione.
La programmazione culturale prosegue con la produzione di mostre personali e collettive, curate e di ricerca, realizzate in spazi site-specific esterni, selezionati a seconda dell’identità di ogni progetto. Mentre lo spazio di Via Maroncelli si apre alla città come salotto ed atelier creativo dove accogliere professionisti e collezionisti. Alle pareti la collettiva permanente dell’intero “roster” di artisti rappresentati cambierà spesso forma, abbandonando la staticità delle più canoniche mostre personali per abbracciare un flusso creativo dettato dalle esigenze della galleria e dall’estro di chi la abita.