Nino Migliori, gli scatti degli anni settanta in mostra a Milano

M77 Gallery celebra Nino Migliori con la monografica SETTANTA; un omaggio all’eterogenea produzione fotografica degli anni ’70 del celebre fotografo bolognese. La mostra, aperta al pubblico dal 18 giugno al 21 settembre,  è realizzata in collaborazione con la Fondazione Nino Migliori.

SETTANTA non solo evoca la decade in cui tutte le opere sono state realizzate, ma rende anche omaggio agli oltre settant’anni di straordinaria produzione artistica di Nino Migliori. Il progetto espositivo offre uno sguardo approfondito sul periodo che ha visto l’artista immerso in riflessioni fondamentali sulla fotografia come mezzo espressivo.

Ponendo l’accento sulla sua natura profondamente sperimentale, l’esposizione offre una panoramica trasversale della vasta produzione di uno dei maestri più influenti della fotografia europea del XX secolo. Presentando decine di scatti, molti dei quali vintage inediti; le opere fotografiche in mostra, seppur molto diverse tra loro per soggetto e tematica, rimangono infatti profondamente coese nella visione artistica più ampia.

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© Fondazione Nino Migliori | Nino Migliori, Sesso kitsch #5, 1974

Scatti inediti e vintage che offrono una panoramica a tutto tondo sulla ricerca sperimentale di Nino Migliori negli anni ’70

Il percorso espositivo si apre con suggestive riflessioni sulla Natura (“Herbarium”) e sulla vita urbana (“Muri”, “Manifesti Strappati”); temi che attraverso l’occhio sensibile di Migliori, diventano potenti testimoni della mutevolezza del tempo e della transitorietà dell’esperienza umana.

Si prosegue con una riflessione sulla materia fotografica stessa – elemento fondante della produzione di Migliori fin dagli esordi negli anni ’40 – che viene esplorata attraverso studi sulla luce (“Lucigrafie”, “Polarigrammi”) e attraverso esperimenti sulla percezione e la materialità, spesso interpretate come tracce del cambiamento sociale (“Natura Morta”, “Sesso Kitsch”, “Sequenze TV”).

Infine, il percorso espositivo si conclude con opere caratterizzate da un approccio più espressamente e formalmente ‘concettuale’ (“In immagin abile”, “Segnificazione”) e, a tratti, performativo (“SuPerDaCon”).

Inequivocabilmente irriverente ma mai indiscreto, osservatore attento e analitico e al contempo dalla spiccata sensibilità percettiva, SETTANTA propone un Nino Migliori oltre il suo celebre Neorealismo. Per Migliori la fotografia è – e continua ad essere – oggetto di profonda fascinazione e, attraverso il suo sguardo, ne riscopriamo le infinite potenzialità e sfaccettature.

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