Filigrana di Zanellato/Bortotto: disegni inaspettati dalla tridimensionalità tattile e visiva

L’Opificio prosegue la sua ricerca nel mondo del design tessile e sostenibilità presentando Filigrana, la nuova collezione firmata dal duo Zanellato/Bortotto.

Filigrana è composta da quattro disegni ispirati alle diverse lavorazioni tradizionali del vetro di Murano rielaborate in chiave contemporanea. Il progetto rimanda in particolare alle murrine, motivi colorati o immagini realizzate in una canna di vetro che diventano visibili quando la canna è tagliata in sezioni. La filigrana e la molatura sono alcune delle numerose metodologie che contraddistinguono questa particolare produzione, tramandata di generazione in generazione sul territorio veneziano.

l'Opificio Filigrana
ph. Matteo Bellomo

Vivaci e ricercati, i pattern Bollicine, Comete, Grani e Nebulosa acquisiscono una tridimensionalità tattile e visiva grazie alla scelta di diversi filati e cromie. I tessuti sono lampassi a due trame realizzati in cotone e viscosa. Disegni inaspettati danno vita ad una trama in movimento che conferisce dinamismo a cuscini, tendaggi e complementi di arredo per il living. Da spazi sofisticati ad ambienti minimali, la collezione riesce a inserirsi in progetti residenziali contemporanei e ricercati con estrema versatilità grazie anche all’ampia gamma cromatica proposta.

ph. Matteo Bellomo

“Il mondo del vetro di Murano – raccontano Giorgia Zanellato e Daniele Bortotto – ci ha da sempre affascinato per la ricchezza di texture, colori, motivi.
 Ricreati attraverso molatura, bollicine o con l’utilizzo di canne colorate, le varianti che si possono ottenere con il vetro sono pressoché infinite. Abbiamo esplorato la puntinatura irregolare delle murrine per tradurla in tessuti con una particolare tridimensionalità e abbiamo cercato di riprendere quei particolari effetti del vetro dove, partendo da uno schema piuttosto geometrico, la lavorazione e le temperature che si utilizzano ammorbidiscono queste geometrie rendendole irregolari e sinuose”

Sin dalla sua fondazione nel 1998, l’Opificio pone infatti tra gli obiettivi aziendali l’attenzione alla sostenibilità. Un particolare impegno proprio nei confronti dell’ambiente e delle persone, che si riverbera sia sulla scelta delle materie prime e delle modalità di produzione, sia su un concetto di beni di lusso intesi come prodotti di qualità superiore e durevoli nel tempo, lontani dall’idea di “fast use”. Inoltre, con l’obiettivo di rappresentare il cambiamento positivo attraverso un processo produttivo sostenibilel’Opificio ha deciso, insieme ad altre aziende della filiera tessile, di unirsi a Slow Food nella creazione di Slow Fiber, certi che l’alta qualità estetica del prodotto non prescinda dal rispetto dell’ambiente e dell’uomo.