Si è conclusa ieri con un successo senza precedenti la 33ª edizione della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze, tenutasi a Palazzo Corsini dal 28 settembre al 6 ottobre 2024.
Numeri da record
L’evento ha registrato un’affluenza di oltre 28.000 visitatori, superando le aspettative e consolidando la BIAF come uno dei più importanti appuntamenti internazionali per gli appassionati d’arte. I visitatori dall’estero sono aumentati del 15% rispetto all’edizione precedente del ’22.
In particolare, sono stati numerosi i collezionisti provenienti da Gran Bretagna, Svizzera, Francia e Stati Uniti e le delegazioni di importanti musei internazionali, tra cui il Getty Museum di Malibù e Santa Monica, le Gallerie degli Uffizi, il Real Museo di Capodimonte di Napoli, Gallerie Nazionali di Arte Antica di Palazzo Barberini, National Gallery di Londra, le Gallerie Estensi di Modena; Il Museo Diocesano di Siena.
Questa edizione ha visto aumentare anche le visite guidate per i gruppi a cui hanno aderito scuole e università specializzate, Rotary Club e Fondazioni.
Un mercato vivace
Le 80 gallerie partecipanti hanno proposto un’offerta ricca e variegata, con opere di altissima qualità che hanno incontrato il favore del pubblico. I report di vendita all’indomani dell’inaugurazione e a chiusura della manifestazione, indicano un ottimo andamento, con particolare interesse per l’Ottocento e l’arte antica.
La Galleria Marletta di Firenze segnala la vendita di un capolavoro di Maurice Alexandre Berthon (Constantine, Algerie, 1888- Jonchery-sur-Vesle, Marne, 1914) intitolato “Autunno” del 1910. Un olio su tela di grandi dimensioni che non è certamente passato inosservato al collezionista che se lo è aggiudicato per una cifra compresa tra i 70.000 e i 100.000 euro.
Società di Belle Arti di Viareggio, Milano e Cortina, segnala le vendite di opere di Telemaco Signorini, “Giardino a Settignano”, 1885 ca.; Oscar Ghiglia, “Ragazza del gabbro”, olio su cartone del 1921; Giovanni Boldini, “Il padre del pittore”, olio su tavola del 1867.
Mentre Bottegantica di Milano riporta la vendita di due opere divisioniste che saranno molto presto esposte in mostra in galleria a Milano “Divisionismi. Un’altra modernità” dal 18 ottobre, inoltre, allo stesso stand, un’opera di V. M. Corcos è stata acquisita da un’importante istituzione italiana.
È andata particolarmente bene anche per la Galleria Paolo Antonacci di Roma che ha venduto due opere importanti a clienti nuovi e diverse altri pezzi, in particolare ad americani e stranieri e ovviamente a italiani, per un range di prezzo che va dai 200.000 ai 10/ 20.000 euro per oggetto. Oswald Achenbach (Düsseldorf, 1827 – 1905), “Veduta della piazza del Quirinale a Roma”, Olio su tela; Karl Wilhelm Diefenbach (Hadamar, 1851 – Capri 1913), “Il Porto Antico a Capri”, Olio su tela, cm 135 x 100. Di Carel Max Gerlach Antoon Quaedvlieg (Valkenburg 1823- Roma 1874), “La benedizione degli animali di fronte alla chiesa di S. Antonio Abate”. “È incredibile come le vedute del Grand Tour attirino sempre!” ha commentato il gallerista.
La Galleria Berardi di Roma ha ugualmente venduto diverse opere tra cui Vittorio Matteo Corcos “il ritratto della musa di Fogazzaro” ovvero Yole Biaggini Moschini venduto a importante collezionista italiano. Inoltre di Antonio Donghi il dipinto “I cardinali” del 1926 vera gemma del realismo magico e due importanti sculture ovvero il “Torso di giovinetta” di Giovanni Prini e il ritratto della marchesa Medici del Vascello Di Nicola D’antino.
800/900 Artstudio di Livorno segnala le seguenti opere vendute: Francesco Gioli (San Frediano a Settimo/PI 1846 – Firenze 1922), “Divertimenti infantili”, olio su tela del 1875, prezzo: 60.000,00 euro; di Plinio Nomellini ((Livorno 1866 – Firenze 1943), “Pomeriggio (Baci di sole), 1910-1915, un olio su tela venduto a 55.000,00 euro; Lorenzo Viani, (Viareggio 1882 – Lido di Ostia 1936), “Plebe e popolo”, 1907-1908 una china e matita su carta a 6.000,00 euro.
Nel settore del contemporaneo la Galleria ML Fine Arts di Milano riporta diverse opere vendute a collezionisti privati: Melotti, “Scherzo di primavera”, 1982; sempre di Melotti un “Untitled”, 1970. Ad un nuovo collezionista Lucio Fontana, Concetto spaziale, Natura, 1967. E un ‘opera datata 1645-50 di Giovanni Ghisolfi, “Paesaggio del Mar Rosso; San Pietro salvato dalle acque”, olio su rame, sempre a collezionista privato.
Per l’arredo d’epoca, Cecchetto Antiquariato ha venduto ad un cliente estero un bureau in legno laccato con specchiera in legno intagliato e dorato di realizzazione veneziana, Venezia, Luigi XV (prima metà del XVIII secolo) del valore di € 340.000; una coppia di tavolini con intarsi in legni pregiati, osso e madreperla, Maestranze venete, Luigi XIV (fine del XVII secolo) di € 45.000; una Coppia di poltrone a pozzetto in legno laccato, Venezia, Luigi XV (prima metà del XVIII secolo) a € 38.000.
Antichità Giglio, Milano segnala di Enrico Braga (Canton Ticino, 1841 – Milano, 1919″Il premio ” la cui richiesta era di 30.000 €. Si tratta di una scultura in marmo di Carrara, su colonna in marmi diversi, seconda metà del XIX secolo.
Cultura e conoscenza
L’intenso programma culturale della BIAF tenutosi nel Salone del Trono di Palazzo Corsini ha offerto l’opportunità di approfondire la conoscenza dell’arte e del mercato antiquario attraverso 24 conferenze (il doppio rispetto all’edizione precedente) tenute da esperti di fama internazionale.
Riconoscimenti e premi
La giuria della BIAF ha assegnato i seguenti premi:
Premio per il più bel dipinto: Giacomo Ceruti (1698-1767), “Giocatori di carte”, Galleria Matteo Salamon, Milano.
Premio per la più bella Scultura: Scultore attivo a Roma nel 1681 (Francesco Maria Nocchieri?, Ancona 1651- 1686). “Sansone distrugge il Tempio dei Filistei,” Alessandra di Castro, Roma.
Premio per l’oggetto di arte decorativa più bello: Giacomo Raffaelli (Roma, 1753 – 1836); Nicola De Vecchis (Roma, notizie dal 1795 al 1834), Galleria Alessandra Di Castro, Roma.
Il Premio Lorenzo d’oro è invece stato assegnato alla regista Liliana Cavani.
Comunicazione e visibilità
La BIAF ha ottenuto un’ampia copertura mediatica, sia a livello nazionale che internazionale con la presenza a Firenze di giornalisti della stampa britannica, francese e tedesca e 150 giornalisti accreditati. Numerosi articoli sono stati pubblicati su testate specializzate e generaliste, e la presenza sui social media è stata particolarmente attiva, raddoppiato il numero dei follower su Facebook: 40 mila. E con Instagram BIAF in totale supera i 70 mila follower. Oltre 2 milioni di persone raggiunte con i post pubblicati.
Un futuro promettente
Il successo di questa edizione conferma la vitalità del mercato dell’antiquariato e il ruolo centrale della BIAF nel panorama culturale internazionale.