Non solo uomini, la storia dell’arte è costellata di grandi Donne che, sfidando le convenzioni e i pregiudizi del proprio tempo, hanno dimostrato di essere artiste brillanti tanto quanto i propri colleghi maschi.
La vita, le difficoltà, l’arte e i capolavori di alcune di queste donne, estremamente moderne e libere per la propria epoca, sono raccontati nella mostra Le Signore dell’Arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600, dal 5 febbraio al 6 giugno 2021, presso le sale di Palazzo Reale a Milano.
Le Signore dell’Arte. Artiste brillanti, Donne moderne e libere testimoni di un fermento artistico tutto al femminile a cavallo tra 500 e 600
Figlie, mogli, sorelle di pittori, a volte donne di religione, 34 diverse artiste riscoperte e approfondite attraverso oltre 150 opere, testimonianza di un’intensa vitalità creativa tutta al femminile a cavallo tra il ‘500 e ‘600.
La mostra Le Signore dell’Arte presenta, non solo la grandiosa abilità compositiva di queste pittrici, ma attraverso il racconto delle loro storie personali, guarda al ruolo da loro rivestito nella società del tempo. Dal successo raggiunto da alcune di esse presso le grandi corti internazionali, alla loro capacità di sapersi relazionare, distinguere e affermare trasformandosi in vere e proprie imprenditrici, e di sapersi confrontare con i loro ideali e diversi stili di vita.
Artemisia Gentileschi, Sofonisba Anguissola, Lavinia Fontana, Elisabetta Sirani, Fede Galizia, Giovanna Garzoni e molte altre; l’esposizione milanese presenta le opere di alcune delle artiste più note della propria epoca, ma anche i lavori di alcune meno conosciute al grande pubblico, ingiustamente dimenticate.
Nuove scoperte, come la nobile romana Claudia del Bufalo, che entra a far parte di questa storia dell’arte al femminile, e opere esposte per la prima volta come la Pala della Madonna dell’Itria di Sofonisba Anguissola, realizzata in Sicilia, a Paternò, nel 1578 e mai uscita prima d’ora dall’isola.
Lasciano per la prima volta la propria sede originale anche la pala di Rosalia Novelli Madonna Immacolata e san Francesco Borgia, unica opera certa dell’artista, del 1663, della Chiesa del Gesù di Casa Professa a Palermo e la tela Matrimonio mistico di Santa Caterina di Lucrezia Quistelli del 1576,conservato nella parrocchiale di Silvano Pietra presso Pavia.
34 artiste riscoperte e approfondite attraverso oltre 150 opere provenienti da importati Istituzioni Nazionali ed Internazionali
La mostra Le Signore dell’Arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600 è curata da Anna Maria Bava, Gioia Mori e Alain Tapié e accoglie opere provenienti da 67 prestatori diversi, tra cui le Gallerie degli Uffizi, il Museo di Capodimonte, la Pinacoteca di Brera, Castello Sforzesco, Galleria nazionale dell’Umbria, la Galleria Borghese, i Musei Reali di Torino e la Pinacoteca nazionale di Bologna e – dall’estero – dal Musée des Beaux Arts di Marsiglia e il Muzeum Narodowe di Poznan in Polonia.
Il progetto è promosso dal Comune di Milano-Cultura e realizzata da Palazzo Reale e Arthemisia, con il sostegno di Fondazione Bracco, e aderisce al palinsesto I talenti delle donne, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dedicato all’universo delle donne, focalizzando l’attenzione, per tutto il 2020 e fino ad aprile 2021, sulle loro opere, le loro priorità e le loro capacità.