Pirelli HangarBicocca ospita, fino al 18 luglio 2021, Digital Mourning, a cura di Roberta Tenconi, la prima grande personale dedicata a Neïl Beloufa in un’istituzione italiana, una riflessione sul panorama attuale e sul concetto di vita nel mondo digitale.
Neïl Beloufa, la ricerca di un sistema di valori in una società pervasa dalla tecnologia digitale
Neïl Beloufa (Parigi, 1985) è tra gli artisti più brillanti della generazione degli anni Ottanta. La sua ricerca si focalizza sulla società contemporanea e sul modo in cui viene rappresentata e mediata dall’interazione digitale, spesso con l’obiettivo di mettere a nudo i meccanismi di controllo insiti nella nostra routine quotidiana.
Fortemente influenzato dalla dimensione del web, dei videogames, della reality tv e della propaganda politica, utilizza il vocabolario dell’era dell’informazione per svelare il sistema di valori di una società pervasa dalla tecnologia digitale dove tutto, dalle scelte alimentari alle relazioni umane, è definito in base a un algoritmo. L’intento è generare un cortocircuito all’interno di scenari consueti, mandare in tilt le supposizioni comunemente accettate come veritiere e restituire allo spettatore la libertà di costruire nuove relazioni e significati personali.
Digital Mourning, un parco divertimenti inaccessibile al pubblico, che vive grazie una serie di voci narranti che guidano lo spettatore
Fin dal titolo, la mostra allude a uno dei paradossi più evidenti della società contemporanea, l’esistenza in un mondo tecnologico e la sua parallela scomparsa. L’associazione dei due termini “digital” [digitale] e “mourning” [lutto] si risolve nell’incontro tra assenza di vita e contesto artificiale, una dimensione dove la vita stessa viene simulata attraverso modelli appositamente costruiti per comprenderne l’essenza.
Giocando sulla combinazione e sulla commistione di generi, Digital Mourning si configura come una nuova complessa installazione multimediale concepita appositamente per lo spazio dello Shed di Pirelli HangarBicocca, e al contempo fornisce una retrospettiva sulla produzione video di Neïl Beloufa. Il percorso è composto da un’ampia selezione di opere video che ripercorrono la carriera dell’artista dagli esordi (con Kempinski, 2007) fino alle produzioni più recenti, alcune delle quali proiettate all’interno delle installazioni multimediali originariamente pensate dall’artista a questo scopo.
Lo spazio, che emula lo scenario di un parco divertimenti, accoglie un’ampia selezione di opere che include le più rilevanti installazioni e sculture di Neïl Beloufa. Tuttavia, analogamente a quanto accade oggi, la fruizione delle attrazioni non è consentita e la mostra sembra prendere vita unicamente in risposta a una serie di voci narranti che guidano lo spettatore.
Presentando le opere e spiegando al visitatore cosa scoprirà in ogni area, i narratori introducono e mettono in discussione posizioni differenti, dalle aspirazioni utopiche alle opinioni delle nuove generazioni. L’esposizione inoltre simula il modo in cui avviene il consumo culturale in questo periodo, giocando per esempio sul flusso di informazioni e sulla capacità media di attenzione dello spettatore o fornendo link per vedere film direttamente da casa.
In primavera inoltre Neïl Beloufa presenterà in città The Moral of the Story, un progetto promosso da Fondazione Henraux che sarà composto da quattro installazioni inedite dell’artista esposte nell’anfiteatro dell’Apple Store in Piazza Liberty. Le opere, prodotte da Henraux in marmo, saranno visibili sia durante il giorno che nelle ore serali.