Daniel Buren, il primo artista al Mirad’Or sul Lago d’Iseo

In Copertina: Immagine dell'installazione di Daniel Buren al Mirad’Or sul lungo lago di Pisogne - Lago d'Iseo (Dettaglio) Foto © Michele Nastasi

Cinque anni dopo The Floating Piers, l’installazione fluttuante di Christo, il Lago d’Iseo torna ad ospitare un installazione d’arte contemporanea grazie al gallerista bresciano Massimo Minimi e all’artista Daniel Buren.

Un’iniziativa non nuova per la provincia bresciana, che in anni recenti ha ospitato importanti interventi di artisti contemporanei. Mimmo PaladinoAnish Kapoor, Christo ed ora Daniel Buren. Un percorso di continuità, dove l’opera di grande dimensione interviene a modificare l’ambiente nel quale interviene.

Il progetto Mirad’Or, l’arte riflessa nel Lago d’Iseo

Daniel Buren Lago Iseo
Interno, Mirad’Or sul lungo lago di Pisogne – Lago d’Iseo
Foto © Michele Nastasi

Mirad’Or, questo il nome del padiglione affacciato sul lungolago di Pisogne, è un progetto di cultura pubblica. Fruibile gratuitamente giorno e notte, dall’interno e dal esterno, grazie alla sua struttura e alla sua posizione, e ancora dalla riva e dall’acqua. Una palafitta immersa nel lago commissionata dal Comune di Bisogne. Nata da un’idea di Gigi Barcella, progettata da Mauro Piantelli, la cui direzione artistica è affidata a Massimo Minini. Uno spazio in continuo dialogo con il paesaggio in cui è immerso e che inquadra.

L’edificio sorge dall’acqua, in corrispondenza del porto medievale poi divenuto lavatoio pubblico. Le antiche pietre sono ancora oggi visibili a filo d’acqua e sono citate nella lettera “M” del logo di Mirad’Or. Uno spazio aperto per accogliere opere all’interno, come anche all’esterno, e con la possibilità di collocare i lavori anche negli spazi circostanti.

Daniel Buren, il primo artista ospite di Mirad’Or 

Primo artista accolto nei suggestivi spazi sul lago è, appunto, Daniel Buren che ha allestito quattro teli in fibra luminosa, visbili fino al 30 settembre 2021. 

Daniel Buren Lago Iseo
Immagine dell’installazione di Daniel Buren al Mirad’Or sul lungo lago di Pisogne – Lago d’Iseo.
Foto © Michele Nastasi

Tra gli artisti d’oggi più noti, Buren (Boulogne-Billancourt, 1938) è protagonista dell’arte concettualeche analizza il rapporto tra l’opera, il suo ambiente e il contesto sociale. Chiamato per primo a interpretare Mirad’Or, all’interno del programma ideato da Massimo Minini, l’artista ha portando due grandi dittici. I quattro grandi corpi luminosi sono visibili di giorno e di notte, fruibili dall’esterno e, per una migliore percezione, preferibilmente da lontano, anche a grandi distanze, come la riva opposta del lago.

Frutto dell’ultima ricerca artistica di Daniel Buren, i teli in fibra luminosa esposti a Pisogne mettono in dialogo il motivo a righe verticali di 8,7 cm (cifra stilistica dell’artista sin dagli anni Sessanta), con le nuove potenzialità della tecnologia e della fibra ottica, che permettono all’opera di diventare essa stessa fonte di luce per lo spazio circostante.

Leggi anche: DA MILANO A ROMA, LE MOSTRE DA NON PERDERE IN ZONA GIALLA

Tommaso Pergolizzi
Tommaso Pergolizzi
Laureato in Arti, Patrimoni e Mercati all'Università IULM di Milano. Gallery Assistant presso Dep Art Gallery a Milano e curatore della sezione Arte di Lifestar.it