La Guernica è uno dei maggiori capolavori del pittore Pablo Picasso, anzi per molti è il più noto e importante di tutti.
Guernica quadro
- L’opera, la città, il bombardamento. La Guernica di Pablo Picasso raffigura il bombardamento della città basca di Guernica, appunto. Era il 26 aprile del 1937 e un bombardamento, presto classificato come attacco terroristico, rase completamente al suolo la cittadina. L’attacco da parte dei tedeschi venne fatto “semplicemente” per una forte, tragica ma sicuramente chiara dimostrazione di forza contro tutta la popolazione civile. Nella sua opera, Picasso ha rappresentato un momento, presumibilmente dopo l’attacco, dove tutti, nessuno escluso, sono stati colpiti e sono a terra morenti o distrutti dal dolore.
- La commissione. La Guernica venne commissionata a Picasso per essere esposta nel padiglione spagnolo dell’Esposizione Internazionale di Parigi. Completato appena in tempo, il quadro della Guernica non ottenne però il successo sperato e, anzi, passò piuttosto inosservata anche agli occhi del presidente Basco. Una volta terminato l’evento, l’artista non volle lasciare la sua opera in Spagna e, anzi, annunciò che sarebbe potuta tornarci solo dopo la fine del franchismo.
- Il rimando a Raffaello. Nonostante nei primi anni non fu un gran sostenitore dell’arte di Raffaello, negli anni ’20 cambiò decisamente opinione tanto da inserire spesso dei rimandi nelle sue opere. Anche nel caso della Guernica infatti non mancano dei collegamenti. In particolare l’opera di Picasso ricorda l’Incendio di Borgo, tra gli ultimi affreschi realizzati da Raffaello nelle Stanze Vaticane. L’analogia si nota soprattutto nella tripartizione del quadro che avviene tanto in uno quanto nell’altro. In entrambe la figura che collega le scene si muove da destra verso il centro portando con sé lo sguardo dello spettatore. Non solo, osservando le due opere con attenzione si può notare che la donna con le braccia alzate al centro del dipinto del Raffaello è stata poi ripresa anche da Picasso nella parte destra della sua Guernica.
- Lo stile. L’opera ha una struttura piramidale ed è caratterizzata dall’utilizzo monocromatico del colore alternando alcune tonalità di grigio. I soggetti e particolari rappresentati nell’opera sono molti e pare che, alcuni, siano stati ripresi direttamente da delle foto della città distrutta che Picasso ebbe modo di vedere sui giornali.
- Dimensioni. Picasso impiegò solamente due mesi per realizzare l’opera dalle imponenti dimensioni. La Guernica, infatti, è grande 349,3×776,6 cm.
Picasso Guernica e significato
6. Il significato dell’opera. L’opera vuole essere un segno di protesta contro la guerra, contro la distruzione e contro la violenza in ogni sua forma.
7. I significati dei soggetti. Partendo dagli animali presenti nell’opera i toro è certamente quello più ricco di allegorie. Il toro infatti è sia una chiara denuncia contro la corrida e la sua brutalità ma, allo stesso tempo, la brutalità con la quale sembra irrompere nell’opera, raffigura la follia e l’assoluto “no sense” della guerra. L’altro animale, il cavallo, trafitto da una lancia è la rappresentazione della Spagna. Infine, la colomba, storicamente simbolo della pace, cade a terra, morta anch’essa a causa della guerra. Infine, tra i personaggi umani, quello sicuramente più ricco di simbologia è quello rappresentato in primo piano a terra morente. Il soggetto ha in una mano una spada spezzata, che simboleggia la sconfitta, ma con in cima un fiore come se volesse dare una sorta di speranza per il futuro. Nell’altra, invece, ha una stigma per far capire che è un innocente in mezzo alla brutalità nazi-fascista.
8. La scelta del colore. Come abbiamo già detto l’opera è stata realizzata utilizzando solamente il bianco, il nero e alcune tonalità di grigio. La scelta, totalmente in contrasto con i soliti colori accessi di Picasso, è stata fatta per dare ancora più drammaticità all’opera e, soprattutto, simboleggiare l’assenza di vita.
Guernica dove si trova
9. Dove si trova. Come abbiamo detto per molto tempo l’opera non potè essere esposta in Spagna per volere dello stesso Picasso. Fu così che arrivo in America dove, per moltissimi anni, venne esposta al MoMa, Museum of Modern Art di New York. Solo più tardi, nel 1981 circa, tornò “a casa” Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid. Da qui non verrà mai più spostata e, a tenerle compagnia, vi sono anche alcuni bozzetti dello studio della composizione dell’opera.
10. La copia all’ONU. Nel 1985 un arazzo che riproduceva la Guernica di Picasso giunse alle Nazioni Unite, nel corridoio davanti alla Sala del Consiglio di Sicurezza. A commissionarlo fu Nelson Rockefeller e venne realizzato nello studio Jacqueline de la Baume-Durrbach. L’opera, più volte spostata per via dei lavori, è ora nelle mani di Nelson A. Rockefeller Jr. che la ereditata nei primi mesi del 2021. Durante la sua permanenza all’ONU però non ebbe vita semplice. Oltre ai vari spostamenti, venne anche ricoperta con un drappo blu durante il periodo di discussione di una possibile guerra con l’Iraq. I vertici dell’ONU infatti non volevano farsi riprendere, in un momento così delicato, con alle spalle un’opera come la Guernica.