Il Mart – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto ospita, fino al 29 agosto 2021, la mostra Botticelli Il suo tempo. E il nostro tempo. Un’appuntamento che rientra nel progetto di ricerca del museo trentino che, superando i limiti temporali, pone a confronto artisti e movimenti di epoche diverse.
Da Pallade e il Centauro, proveniente dagli Uffizi, alla Venere della Galleria Sabauda di Torino e il Compianto sul Cristo morto in prestito dal Museo Poldi Pezzoli di Milano. Protagonista indiscusso del “suo tempo e del nostro tempo” è Sandro Botticelli, presente a in mostra con un significativo nucleo di capolavori.
Nata da un’idea di Vittorio Sgarbi, critico e storico dell’arte, e di Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi di Firenze l’esposizione è curata da Alessandro Cecchi e Denis Isaia e realizzata in collaborazione con Associazione MetaMorfosi
Botticelli Il suo tempo. E il nostro tempo, la mostra al Mart che raccoglie il contributo dell’artista fiorentino dal Rinascimento alle influencer
La prima sezione della mostra Il suo tempo, dedicata a Botticelli e alla sua bottega, presenta in modo chiaro ed esaustivo la figura e l’opera dell’artista, tra i prediletti di Lorenzo il Magnifico. I capolavori ripercorrono le diverse fasi della vita dell’artista, interprete dei profondi mutamenti sociali, politici, culturali e artistici nella Firenze della seconda metà del Quattrocento. In mostra al Mart sono presenti anche opere di coevi di Botticelli, come Filippo Lippi, Antonio del Pollaiolo e Andrea del Verrocchio.
La seconda parte dell’esposizione Il nostro tempo, invece, testimonia l’influenza della figura di Botticelli nell’arte contemporanea. In mostra capolavori dagli anni Sessanta a oggi, di artisti della Pop art italiana, come Mario Ceroli, Giosetta Fioroni e Cesare Tacchi. Ma anche artisti posteriori come Michelangelo Pistoletto e Renato Guttuso. Le influenze di Botticelli si ritrovano poi nelle opere di artisti internazionali come Fernando Botero, David LaChapelle, Oliviero Toscani, John Currin. Rivivono poi anche nella moda e nel cinema, da Kate Moss alle foto dell’influencer più importante del mondo, Chiara Ferragni.
L’esposizione è accompagnata dalle video introduzioni alle opere di Vittorio Sgarbi, Alessandro Cecchi, Elisa Infantino, Riccardo Venturi e da un volume pubblicato da Silvana Editoriale.