Spazio Punch, organizzazione non profit a Venezia, nell’isola della Giudecca, ospita fino al 21 novembre 2021 The Forbidden Garden of Europe di Studio Wild.
Un giardino di “specie vegetali aliene invasive” — selezionate per le loro caratteristiche biologiche — che rappresentano una minaccia per le specie autoctone europee. Nel 2016, infatti, la legislazione europea ha stilato una lista di 35 specie di piante invasive che devono essere estirpate e bandite dal suolo europeo.
Questo giardino è stato selezionato da Het Nieuwe Instituut e dal Creative Industries Fund NL dalla loro Open Call “Who is we?” per il programma pubblico parallelo del padiglione olandese, durante la 17. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia nel 2021.
The Forbidden Garden of Europe. Un giardino di “specie vegetali aliene invasive”, minaccia per le piante autoctone europee
Usando le piante come metafora, The Forbidden Garden of Europe getta nuova luce su argomenti politicamente rilevanti e racconta le storie di queste specie vegetali alloctone invasive, fornite dall’Orto Botanico di Padova. In base alle loro caratteristiche, queste specie rappresentano una minaccia per le specie europee e sono illegali da coltivare, commerciare o trasportare in tutta l’UE.
L’obiettivo di Studio Wild è quello di creare un parallelismo tra il destino di queste specie e quello di molti dei nostri vicini che faticano a trovare un terreno comune in Europa solo perché diversi. Lo studio vuole mettere in discussione questa legislazione europea e, così facendo, sollevare il dubbio sul fatto che le restrizioni geografiche, legali e sociali possano contribuire a una società più inclusiva. Come ha scritto Voltaire alla fine di Candide: “Il faut cultiver notre jardin”. Per cambiare il mondo intorno a noi, dobbiamo assumerci la responsabilità di coltivare il nostro giardino. Con questa consapevolezza, possiamo studiare nuovi modi di vivere insieme.
Piuttosto che bandire le piante dal suolo europeo, Studio Wild cerca di coltivare la coesistenza in una società post-Covid-19. Questo è il momento di ricalibrare noi stessi e di impostare la rotta verso soluzioni orientate al futuro. Con The Forbidden Garden of Europe, lo studio vuole espandere il concetto di Europa a quello di uno spazio pubblico aperto e condiviso per tutti, in tempi in cui ci si guarda dentro e si prendono decisioni basate su valori nazionalistici.