La ragazza con l’orecchino di perla, il cui vero titolo è la Fanciulla con turbante, è una delle opere d’arte più amate di sempre. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Appartenente all’arte fiamminga, la Fanciulla col turbante, nota come la ragazza con l’orecchino di perla, è stata realizzata da Jan Vermeer nel 1665 circa. Come sappiamo, infatti, tantissimi documenti che testimoniano la vita e, soprattutto la paternità delle sue opere sono andati persi per cui i periodi di lavorazione dei quadri sono solo delle ipotesi in base agli studi fatti sull’evoluzione della sua tecnica.
La ragazza con l’orecchino di perla: il quadro
Il tema antico. Il ritratto de La ragazza con l’orecchino di perla fa parte del genere delle tronie. In sostanza si tratta di ritratti in primo piano, a metà tra il quadro storico e il ritratto in costume. Questo genere era assai diffuso al tempo e diversi dipinti di Vermeer ne fanno parte.
Il ritratto. La fanciulla ritratta è posizionata a tre quarti vestita con colori sul giallo, sulla veste, e di un blu intenso nel turbante. All’orecchio che si vede nell’opera indossa un orecchino di perla. Secondo alcuni la raffigurazione potrebbe richiamare una musa una sibilla ma, anche qui, sono solo supposizioni. Lo sfondo scuro e inedito, almeno fino a quel momento nell’arte di Vermeer, richiama la tecnica di Michael Sweerts.
La ragazza con velo. Anni dopo, circa nel 1661, Jan Vermeer realizzò la Ragazza con velo. Quest’opera ha diverse cose in comune con la nota ragazza con l’orecchino di perla che rese celebre l’artista. Primo fra tutti l’orecchino di perla, indossato anche dalla giovane. Tra le altre somiglianze vi è la medesima posa girata con lo sguardo fisso verso lo spettatore e il medesimo abbigliamento sui toni del giallo e blu. A differenziarle, invece, il realismo. Se la ragazza col turbante, o come siamo soliti chiamarla con l’orecchino di perla è idealizzata, la ragazza con velo è invece descritta più realisticamente.
I nomi. Una particolarità di quest’opera sono certamente i suoi innumerevoli nomi. Il primo è ovviamente la Fanciulla con turbante che è il nome originale dell’opera. Oggi però tutti la conosciamo come La ragazza con l’orecchino di perla per via del dettaglio in primo piano e, proprio da qui nascono il libro e il film omonimi, proprio come vedremo tra poco. Infine, venne spesso chiamata anche la Monna Lisa olandese, riferendosi a La Gioconda di Leonardo da Vinci. Dove si trova. Oggi la Fanciulla con Turbante di Jan Vermeer è visibile al Mauritshuis dell’Aia.
La ragazza con l’orecchino di perla: il film
La ragazza con l’orecchino di perla diventa un film Il romanzo di Tracy Chevalier diventa un vero successo e ben presto anche il mondo del cinema vuole parlarne. Ecco che nel 2003 esce il film dall’omonimo titolo diretto da Peter Webber.
Il cast. Il pittore Jan Vermeer è interpretato dall’attore Colin Firth mentre la giovane Griet, ovvero la ragazza con l’orecchino di perla, è Scarlett Johansson. Tra gli altri attori: Tom Wilkinson, Judy Parfitt, Cillian Murphy, Essie Davis, Joanna Scanlan, Alakina Mann, Chris McHallem.
Questo film, adattato da un’opera di finzione dell’autrice Tracy Chevalier, racconta una storia sugli eventi che circondano la creazione del dipinto “Ragazza con l’orecchino di perla” del maestro olandese del 17° secolo Johannes Vermeer. Poco si sa della ragazza nel dipinto, si ipotizza che fosse una domestica che viveva nella casa del pittore insieme alla sua famiglia e ad altri domestici, sebbene non ci siano prove storiche. Questo film magistrale tenta di ricreare la vita della misteriosa ragazza. Griet, interpretata da Scarlett Johansson, è una domestica nella casa del pittore Johannes Vermeer, interpretato dall’attore britannico Colin Firth. Il ricco mecenate e unico mezzo di sostentamento di Vermeer, Van Ruijven, gli commissiona di dipingere Griet con l’intento di averla per sé prima che sia finita. Il successo. Il film è stato candidato a tre premi Oscar: migliore scenografia, migliore fotografia e migliori costumi.
Curiosità sul film La ragazza con l’orecchino di perla
Sebbene Vermeer e il dipinto siano entrambi vere e proprie figure storiche, la sceneggiatura è basata sul romanzo di Tracy Chevalier e quindi in gran parte immaginaria o ipotetica. Oggi si sa che esistono solo 36 dipinti di Vermeer e nessuno dei modelli è mai stato identificato con certezza. Un poster del dipinto nella sua camera da letto ha ispirato Chevalier a scrivere la sua versione di come è nato, sulla base della struttura della storia conosciuta di Vermeer. Chevalier ha venduto i diritti del film e ha deciso di non avere alcun coinvolgimento nel film o nella sceneggiatura, anche se dopo la sua uscita ha affermato di essere soddisfatta dei risultati.
Il dipinto che Griet ha ispirato Vermeer a dipingere mentre stava lavando la finestra del suo studio si chiama “Donna con brocca d’acqua”. Attualmente è al Metropolitan Museum of Art di New York.
Nel film, Vermeer sta lavorando al dipinto “Il concerto”, che è stato rubato nel 1990 ed è ancora scomparso. Ora ha un valore di oltre 200 milioni di dollari e uno dei dipinti rubati più famosi al mondo.
Tra tutti gli animali usati nelle varie scene, Scarlett Johansson si innamorò di uno dei gatti e lo chiamò ‘Merkin’. La produzione ha fatto di tutto per permetterle di adottare il gatto e organizzarne il trasporto dal Lussemburgo a New York.
La ragazza con l’orecchino di perla, il libro
Il primo libro. Sebbene il più noto sia il più recente, la prima a omaggiare questo dipinto con un libro fu Marta Morazzoni nel 1986 con “La ragazza col turbante”. Il successo fu tale che venne tradotto in ben nove lingue.
Tracy Chevalier. Circa una decina di anni dopo, nel 1999 la scrittrice Tracy Chevalier. Di genere storico il romanzo de la ragazza con l’orecchino di perla racconta di una giovane donna olandese, Griet, che venne mandata dalla famiglia a servizio della famiglia Vermeer. Da semplice serva diventa amica del pittore e da lui apprende diversi segreti sul mondo della pittura. Un rapporto profondo tanto che, per farle un ritratto, le fece indossare gli orecchini di perla della moglie che non ne resta certamente contenta. Anni dopo la sua fuga, Griet viene richiamata dalla moglie del pittore che le lascia, come da volere del marito, gli orecchini di perla.