Come possiamo collocare storicamente un quadro e definirlo moderno? La risposta non è così scontata. Non è infatti corretto pensare che l’arte moderna appartenga a un’epoca recente databile a partire dalla fine del XX secolo. In realtà l’arte moderna compre uno stile e una concezione dell’arte di un periodo compreso tra la metà del XIX secolo e il XX secolo. La produzione artistica più recente è spesso definita come arte contemporanea o arte postmoderna. Ma quali possono essere i cosiddetti quadri moderni famosi?
L’arte moderna è un insieme di espressioni artistiche in cui la sperimentazione di materiali, colori e tecniche è lo strumento principale in netta contrapposizione con le correnti artistiche del passato. Gli artisti moderni sperimentarono nuove forme visive, alternando periodi più realisti (sia per le tecniche adottate che per i soggetti scelti) a periodi più simbolisti fino all’astrazione. Scopriamo insieme le 10 opere più conosciute come quadri moderni famosi.
1. Quadri moderni, Gli amanti di René Magritte
Gli amanti (Les Amants) è un dipinto di René Magritte del 1928, realizzato con la tecnica dell’olio su tela, di cui esistono due versioni conservate rispettivamente al Moma di New York e l’altra presso la National Gallery of Australia. Il quadro, raffigura due amanti che si baciano, con le teste coperte da un panno bianco che impedisce loro di vedersi e comunicare, suscitando una certa inquietudine e angoscia. Curiosità: Tra le due figure quella più emblematica è la figura maschile: giacca scura, camicia bianca e cravatta, semplice e ordinata, che alla vista non resta impressa. Questi è il padre di Magritte che dà un ultimo bacio alla moglie, appena morta, con il volto coperto dal dolore.
2. Quadri moderni, Mickey di Damien Hirst
Si tratta di una rappresentazione minimalista di Mickey Mouse, realizzata nel 2012 su commissione della Disney, che aveva richiesto all’artista un’opera d’arte ispirata a Topolino. L’opera è realizzata mediante gloss messi sulla tela, ed è stata venduta all’asta da Christie’s, Londra, il 13 febbraio 2014 in aiuto della Kids Company, un ente di beneficenza sostenuto da molto tempo dall’artista. Curiosità: “Topolino rappresenta la felicità e la gioia di essere bambini” ha spiegato l’artista. “Ho ridotto e semplificato la sua sagoma agli elementi base. Mickey Mouse è rimasto riconoscibile, in quanto icona universale e potente. Spero che la gente apprezzi la mia opera”.
3.Quadri moderni, Ettore e Andromaca di Giorgio De Chirico
Ettore e Andromaca è un dipinto a olio su tela di Giorgio De Chirico, conservato presso la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma. Il quadro, raffigura il passo dell’Iliade in cui Ettore saluta la moglie Andromaca prima di uscire dalle mura della città di Troia per affrontare Achille, irato per l’uccisione dell’amante Patroclo proprio per mano di Ettore. Curiosità: È possibile conoscere un periodo della vita di Giorgio De Chirico, visitando la sua ultima abitazione in Piazza di Spagna a Roma. Oggi Casa-Museo e sede della Fondazione Giorgio e Isa De Chirico. All’interno dell’appartamento è possibile visitare lo studio dell’artista e ammirare esposte in casa molte delle sue opere.
4. Quadri moderni, Velocità astratta di Giacomo Balla
Velocità astratta è un quadro moderno del pittore futurista Giacomo Balla, e fa parte di numerose opere realizzate dall’artista tra il 1913 e il 1914, per studiare il movimento. Il dipinto potrebbe essere il secondo di un trittico che narra il passaggio di un’auto da corsa attraverso un paesaggio. Il dipinto evoca la sensazione del passaggio di un’automobile, con linee incrociate che rappresentano il suono. Curiosità: Balla scelse l’automobile come simbolo della velocità, rispecchiando l’affermazione del primo manifesto del 1909 del fondatore futurista Filippo Tommaso Marinetti: “Lo splendore del mondo si è arricchito di una nuova bellezza: la bellezza della velocità… Un’automobile ruggente… che sembra correre sulle schegge…”
5.Quadri moderni, Guernica di Pablo Picasso
Guernica è un quadro di Pablo Picasso, realizzato nel 1937 ed oggi conservato al Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, di Madrid. L’opera rappresenta la guerra, in particolare il bombardamento durante la guerra civile spagnola di Guernica, piccola città dei Paesi Baschi, nel nord est della Spagna. Il dipinto è una protesta contro la violenza, la distruzione e la guerra in senso generale. L’opera fu realizzata per essere esposta nel padiglione spagnolo dell’esposizione universale di Parigi. Curiosità: L’ordine con cui deve essere letta l’opera d’arte è da destra a sinistra, poiché il lato destro era vicino all’entrata del luogo per cui è stata progettata, ovvero il padiglione spagnolo dell’Esposizione internazionale di Parigi.
6. Marilyn di Andy Warhol
Marylin sono una serie di dipinti degli anni Sessanta realizzati con la tecnica della serigrafia, dall’artista pop americano Andy Warhol, raffiguranti l’attrice Marilyn Monroe. Le opere si compone di serigrafie a colori, che ripetono il volto dell’attrice, in molte di queste opere ad ogni ripetizione il volto cambia di colore. I colori sono ovviamente accesi in pieno stile “pop”. Le opere sono un tributo a Marilyn, deceduta giovanissima, Warhol vuole renderle omaggio trasformando il suo volto in un’icona di massa. Obiettivo che è stato senza dubbio raggiunto.
7. Giallo, Rosso, Blu di Vasilij Kandinskij
Giallo, rosso, blu è un quadro moderno realizzato nel 1925 dal pittore Vasilij Kandinskij, oggi conservato nel Centre Pompidou di Parigi. Nell’opera il giallo e il blu sono associati rispettivamente a forme acute e ad andamenti curvilinei; si contrappongono al rosso che è disposto in forme rettangolari ed emerge nella parte centrale del quadro. La combinazione di elementi visivi semplici determina nell’opera effetti di dinamismo e di spazialità. Curiosità: La zona gialla dell’opera è dominata da segni grafici che formano il profilo stilizzato di un uomo. È curioso tuttavia notare come, capovolgendo l’opera, gli stessi segni diano vita al muso di un gatto
8. Nodo Blu serie di opere di Henri Matisse
The Blue Nudes è una serie di litografie a colori di Henri Matisse realizzate con ritagli raffiguranti figure nude in varie posizioni. Dopo varie prove Matisse definì la posa migliore, quella di una donna con le gambe intrecciate e un braccio che si allunga dietro il collo. Curiosità: Matisse iniziò a produrre litografie perché limitato dalla sua condizione fisica. Dopo un intervento chirurgico per un cancro allo stomaco, Matisse iniziò a creare arte tagliando e dipingendo fogli di carta a mano.
9. Autoritratto con treccia di Frida Kahlo
Autoritratto con treccia è un dipinto dell’artista messicana Frida Kahlo, realizzato negli anni Quaranta del Novecento, che fa parte della Collezione di Jacques & Natasha Gelman a Città del Messico. La storia di Frida è conosciuta da molti, la sua vita non fu facile a causa di un incidente che la costrinse a letto per molto tempo e per la sua travagliata storia di amore con l’artista Diego Rivera. Il dipinto nasce proprio da un episodio della tanto travagliata relazione. Nel 1939, Frida divorziò da Diego Rivera, a causa dei suoi ripetuti tradimenti e poco dopo la separazione si tagliò i lunghi capelli, gesto simbolo del grande dolore provato per la fine della relazione. L’anno successivo la realizzazione del dipinto, Frida perdonò Diego e i due si sposarono nuovamente, l’artista decise quindi di realizzare l’opera utilizzando i capelli come simbolo del suo stato d’animo. I capelli nel dipinto appaiono nuovamente lunghi e sistemati all’interno di una treccia.
10. La notte stellata di Vincent Van Gogh
La notte stellata è uno dei quadri più famosi di Vincent Van Gogh, un’opera che fa parte dei quadri moderni, realizzata dall’artista nel 1889. L’opera è oggi conservata al Museum of Modern Art di New York. Vera e propria icona della pittura occidentale, il dipinto raffigura un paesaggio notturno di Saint-Rémy-de-Provence, poco prima del sorgere del sole. Curiosità: gli esperti sostengono che La Notte stellata sia stata dipinta nel 1889, durante l’anno di permanenza di Vincent Van Gogh nella clinica psichiatrica di Saint-Rémy-de-Provence. Il pittore, infatti, dopo essersi auto-mutilato l’orecchio e dopo vari episodi di instabilità, accettò di farsi ricoverare in una clinica per alienati mentali. Le prove di tale datazione sono state ricostruite mediante lettere che Van Gogh inviò al fratello Theo a cui poi donò il quadro. Van Gogh si uccise l’anno successivo.