OGR Torino ospita, dal 25 febbraio al 27 marzo, due nuove mostre per un’inedita relazione con il tempo. Al Binario 1 HERE di Maria Hassabi, a cura di Samuele Piazza con Nicola Ricciardi; mentre al Binario 2 e HARDSCAPES di Nina Canell, a cura di Samuele Piazzacon Lorenzo Giusti.
HERE, Maria Hassabi. Una live-installation che sottolinea la natura scivolosa del qui e ora
Un ambiente scultoreo muta gli spazi del Binario 1 creando il paesaggio per HERE, live-installation di Maria Hassabi, commissionata da Secession e Wiener Festwochen – Vienna. L’installazione è prodotta da OGR Torino in collaborazione con Onassis Foundation – Atene con il supporto di Milvus Artistic Research Center (MARC)– Knislinge, e Onassis Stegi – Atene.
I corpi dell’artista e di cinque ballerini abitano la scultura ed esplorano una coreografia a un ritmo decelerato, invitando i visitatori a unirsi a loro in una condivisione del tempo e dello spazio. I movimenti dei ballerini creano una situazione di presenza mutevole, che sottolinea la natura scivolosa del qui e ora – here-ness.
A partire dai primi anni 2000, Maria Hassabi ha creato una pratica coreografica unica nel suo genere che si concentra sull’immobilità e sullo spazio compreso tra i movimenti. Al centro delle coreografie, immobilità e decelerazione sono usate sia come tecnica che come soggetto della rappresentazione, mentre i corpi che performano oscillano tra danza e scultura, corpo vivo e immagine statica.
HARDSCAPES, Nina Canell. Alla OGR Energy Budget (2017-18) e Muscle Memory (16 Tonnellate) (2021)
Al Binario 2 invece HARDSCAPES, la personale di Nina Canell, è realizzata in collaborazione con GAMeC Bergamo. Un dialogo ideale con la mostra dell’artista commissionata e prodotta all’interno del Meru Art*Science Research Program al museo bergamasco. Un grande ledwall ospita Energy Budget (2017-18), opera video realizzata insieme a Robin Watkins, che esplora i modi diversi in cui l’energia si manifesta e circola, a volte in maniera invisibile, in simbiosi inedite tra natura e ambiente antropizzato.
Accanto alla scultura-video, per OGR l’artista ha concepito anche una nuova versione del suo lavoro Muscle Memory (16 Tonnellate) (2021), originariamente commissionato dalla GAMeC. Un tappeto di conchiglie ricopre il pavimento e, contemporaneamente costruito e distrutto dal movimento e dalla densità dei corpi, si sgretola letteralmente sotto i piedi dei visitatori. Le conchiglie che la compongono sono in realtà la materia prima della maggior parte del nostro mondo costruito, essendo alla base della costituzione del cemento e della stessa pavimentazione delle OGR.