Careof presenta a Milano, dal 1 al 19 marzo 2022, la mostra Caro amore personale dell’artista Nicoletta Grillo. Il progetto espositivo è curato da Marta Cereda, Alessio D’Ellena e Diego Mayon.
Nicoletta Grillo, Caro amore. Fotografie e momenti di vita pubblica e privata di una ragazza degli anni 70.
“Caro amore, riusciamo forse a vivere un rapporto di amore spogliato di un rapporto di proprietà?” Questa frase che dà il titolo alla mostra, è contenuta in un quaderno di Marisa Licini, madre dell’artista. In una scatola, invece, sono conservati una quarantina di negativi di rullini, un migliaio di foto, catalogati attentamente con anni, luoghi, soggetti.
Sono fotografie scattate alla fine degli anni Settanta, che mostrano momenti di vita privata e manifestazioni per i diritti delle donne, case, piazze, volti, corpi. Nicoletta Grillo, alla morte della madre, ha ritrovato questi materiali, che le hanno permesso di conoscere la storia personale e di approfondire la storia collettiva.
La mostra, Caro amore, grazie a una rilettura e una rielaborazione di questi scatti, offre una visione della quotidianità di una ragazza degli anni Settanta, dei suoi rapporti e della loro interrelazione con il clima politico del tempo, tra rivendicazioni di diritti, legge sull’aborto, scoperta della libertà, affermazione di identità.
Tutt’altro che inattuali, questi frammenti, queste immagini raccolte da Nicoletta Grillo, queste parole risuonano unendo una molteplicità di soggetti: le manifestanti; le amiche; gli amori; il pubblico. Questa molteplicità, al centro di ogni relazione, diventa, secondo l’artista, la base per una riflessione non solo sulla condizione femminile, bensì sulla condizione umana.
Noi, un photobook che racconta l’impegno pubblico e lo sguardo intimo delle donne pronte a cambiare la società
Il progetto di Nicoletta Grillo è raccolto e raccontato anche in un libro edito da Boîte Editions, intitolato Noi. Un photobook che racconta lo sguardo fiducioso di una generazione di donne pronte a tutto per cambiare, ma anche lo sguardo intimo di chi, appena ventenne, cercava la propria identità in ideali condivisi e, ancora, la curiosità privata di occhi che frugano in una scatola fra le mura di casa, scoprendo un intreccio di vite.