A pochi anni dalla sua morte il Madre ospita a Napoli la prima mostra di Lawrence Carroll in un’istituzione italiana. Un’antologica composta da dipinti, sculture e disegni di grandi e piccole dimensioni realizzate fra gli anni Ottanta e il 2019, anno della sua scomparsa, presso i suoi atelier in Italia.
Dal 25 marzo al 5 settembre 2022, la mostra curata da Gianfranco Maraniello, presenta una serie di opere caratterizzate dalla sua inconfondibile trama pittorica. Trama che declina i bianchi in infinite variazioni tonali, lasciando visibile la memoria dei materiali, le tracce della loro storia.L’esposizione è realizzata con la collaborazione di Lucy Jones Carroll, direttrice dell’Archivio Lawrence Carroll.
Lawrence Carroll, la pittura come corpo e non più come superfice
Lawrence Carroll, figura di riferimento della scena artistica internazionale, è stata una delle voci più singolari nel campo della pratica della pittura e dei suoi sconfinamenti. Nato a Melbourne, Carroll ha studiato a Los Angeles prima di stabilirsi a New York, città nella quale esordisce come artista visivo alla metà degli anni Ottanta e che poi lascia alla volta di Venezia, prima e di Roma, poi.
Intorno alla metà degli anni Ottanta l’artista realizza una serie di piccole opere dipinte; scatole pittoriche che associano alla bidimensionalità della pittura la tridimensionalità dell’oggetto. Sono opere seminali per gli sviluppi futuri della pratica artistica di Carroll che, da quel momento, inizia a esplorare la pittura come un “corpo” e non più come una superficie.
Da questo momento l’arte di Carroll diventa una ricerca sulle relazioni tra pittura e scultura, e sulla possibilità di infondere nell’estetica post-minimalista valori profondamente emozionali. All’interno della collezione permanente del Madre (Per_formare una Collezione#3, 2014) è stato possibile ricreare eccezionalmente, grazie ad alcuni generosi comodati e in modo quasi integrale, il contributo di Lawrence Carroll al Padiglione della Santa Sede in occasione della 55. Biennale di Venezia del 2013.