Dal 19 maggio al 6 settembre 2022 Palazzo Reale di Napoli ospita la la mostra Don Chisciotte tra Napoli, Caserta e il Quirinale: i cartoni e gli arazzi. Un progetto che ricostruisce la storia della serie di arazzi con Storie di Don Chisciotte, eseguiti dalla manifattura napoletana tra il 1757 e il 1779.
La mostra, realizzata in collaborazione con il Consolato Generale di Spagna e l’Istituto Cervantes di Napoli; ed è cofinanziata dallo Stato ltaliano e dalla Regione Campania, nell’ambito del POC Campania 2014-2020.
Don Chisciotte tra Napoli, Caserta e il Quirinale: i cartoni e gli arazzi
Curata da Mario Epifani, direttore di Palazzo Reale, e da Encarnación Sánchez García, membro corrispondente della Real Academia Española, l’esposizione segue il racconto di Miguel de Cervantes e ripercorre la storia del Don Chisciotte. In mostra la serie completa dei cartoni, messi a confronto con alcuni degli arazzi oggi conservati al Quirinale, e con le più preziose edizioni illustrate presenti nella Biblioteca Nazionale di Napoli e lo spartito dell’opera di Paisiello proveniente dal Conservatorio S.Pietro a Majella di Napoli.
38 cartoni e 7 arazzi che occupano gli spazii della Galleria del Genovese la sala XXIV dell’Appartamento Storico del Palazzo. Gli arazzi in particolare, 5 con episodi del romanzo e due decorativi, appartengono alla serie eseguita dalla manifattura napoletana tra il 1757 e il 1779. Pensati per arredare la Reggia di Caserta, tornano a Napoli dopo essere stati trasferiti al Palazzo del Quirinale a Roma dopo il 1870. Uno degli arazzi, che arriva da Capodimonte, invece, è la testimonianza della manifattura francese.
“È la seconda esposizione del mio mandato – dichiara il direttore Epifani – che segue il fil rouge della letteratura europea, dopo quella che si è appena conclusa sulla Divina Commedia di Dante, in occasione dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta. Il legame storico di Napoli e soprattutto di Palazzo Reale con la Spagna è esaltato in questa mostra che rende omaggio ad uno dei massimi capolavori della letteratura mondiale che ha ispirato diverse forme d’arte – dalla pittura al teatro, dalla danza al cinema – fino a oggi”.
Miguel de Cervantes è autore del primo romanzo moderno, così come Dante Alighieri, grazie al suo poema, è ritenuto il padre della lingua Italiana. Le due mostre rappresentano un tributo, attraverso l’arte, alle due opere considerate due capisaldi della letteratura mondiale.