Fino al 31 luglio 2022 Fondazione Palazzo Strozzi presenta Let’s Get Digital!, nuovo progetto espositivo che porta la rivoluzione dell’arte degli NFT in Italia. Un percorso alla scoperta delle nuove frontiere tra reale e digitale attraverso le opere di artisti internazionali come Refik Anadol; Anyma; Daniel Arsham; Beeple; Krista Kim e Andrés Reisinger.
Curata di Arturo Galansino(Direttore Generale, Fondazione Palazzo Strozzi, Firenze) e Serena Tabacchi (Direttrice MoCDA, Museo d’arte digitale contemporanea), la mostra si snoda tra installazioni digitali ed esperienze multimediali. Opere create da artisti che esprimono le nuove e poliedriche ricerche della Crypto Art, basata sul successo degli NFT, certificati di autenticità digitali che stanno ridefinendo i concetti di unicità e valore di un’opera d’arte.
Let’s Get Digital! è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi e Fondazione Hillary Merkus Recordati nell’ambito del progetto Palazzo Strozzi Future Art. Sostenitori: Fondazione CR Firenze, Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Intesa Sanpaolo, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi.
Una rivoluzione per il mondo dell’arte basata sul successo della Crypto Art e degli NFT
Let’s Get Digital! propone uno sguardo su un movimento in piena evoluzione e trasformazione; punto di partenza per una sempre più accelerata commistione tra estetica e nuove tecnologie, una rivoluzione per tutto il mondo dell’arte, digitale e non solo.
Oltre all’arte, anche la moda, la musica, lo sport e il mondo del gaming creano nuovi NFT ogni giorno, aprendo nuove dimensioni di interazione tra reale e digitale. Acronimo per Non-Fungible Token, “gettone non fungibile/riproducibile”, un NFT è un video, un’immagine o un qualunque contenuto digitale che viene certificato attraverso la blockchain. Questa tecnologia rende i file crittografati e registrati in un archivio che ne garantisce la visualizzazione per tutti ma il possesso da un singolo individuo; nello specifo, in verità, oil possesso è riconosciuto da un singolo wallet, ossia un indirizzo identificativo anonimo.
In questo nuovo mondo digitale, basato a livello di mercato sulle criptovalute, gli NFT popolano i cosiddetti metaversi; mondi paralleli virtuali i cui confini si estendono fino al mondo tangibile e convenzionale ma con nuovi paradigmi di interazione sociale. Conferendo valore a opere digitali che per loro natura sono facilmente duplicabili, questa nuova modalità di creare, fruire e collezionare l’arte ha alimentato un mercato alternativo e indipendente da quello tradizionale; ma soprattutto ha permesso lo sviluppo di inediti percorsi e possibilità per la produzione degli artisti e per la fruizione del pubblico, in una nuova idea di interconnessione a livello globale.
Let’s Get Digital! 6 artisti che hanno coniugato l’arte con l’universo digitale e la sua inarrestabile evoluzione
Punto di partenza per la mostra è l’installazione site specific per il cortile di Palazzo Strozzi di Refik Anadol (Turchia, 1985). Un’inedita relazione tra architettura digitale e fisica attraverso un’esperienza ipnotica e multisensoriale; un’opera dinamica in cui gli algoritmi dell’intelligenza artificiale creano visioni illusionistiche che sfidano la nostra nozione di realtà.
A questa installazione si lega il percorso nelle sale, dove ogni singolo ambiente propone opere e installazioni immersive create dagli artisti coinvolti. Beeple (Mike Winkelmann, USA, 1981), presenta un’ampia selezione di opere iconiche in cui unisce politica, cultura pop e irriverenti riferimenti all’attualità, inseriti in scenari distopici o post apocalittici; Daniel Arsham (USA, 1980), rinnova una riflessione sull’idea di scultura attraverso la creazione di loop temporali in cui materialità e immaterialità si uniscono in una continua e perpetua trasformazione e distruzione. Krista Kim (Canada) invece, con il suo distintivo stile minimalista, invita il pubblico a entrare in un mondo di geometrie e riflessi impossibili, uno spazio immersivo di immagini distopiche e rassicuranti allo stesso tempo.
A questi si affianca Andrés Reisinger (Argentina, 1990) con l’opera Arcadia, realizzata in collaborazione con la poetessa Arch Hades e il compositore RAC. Poesia, suono e immagini che si fondono in un’esperienza meditativa che ci invita a riflettere sulle nostre routine quotidiane e sull’uso dei social media. Infine, il collettivo Anyma (Matteo Millari e Alessio De Vecchi, Italia), che con le sue opere e concerti live sperimenta nell’ambito dell’intersezione tra musica e visual performance.