Dal 16 al 19 giugno, al Teatro Strehler di Milano la mostra fotografica Chiara Samugheo, l’apparenza e il senso. Un progetto realizzato in occasione di MiX Festival Internazionale di Cinema LGBTQ+ e Cultura Queer, sponsorizzato da 3M.
Promossa da Fondazione 3M, l’esposizione è una raccolta di scatti di Chiara Samugheo. Fotografa italiana scomparsa nel gennaio di quest’anno, la Samugheo è nota per essere stata negli anni Sessanta e Settanta la fotografa delle dive, attrici, cantanti e soubrette legate al mondo del cinema.
Un dialogo tra le dive immortale e l’obiettivo di Chiara Samugheo
Nonostante il passare del tempo, i ritratti delle celebrità di Chiara Samugheo hanno mantenuto intatta la loro forza comunicativa; perché realizzati con una forte impronta personale. Nei suoi scatti traspare infatti l’instaurarsi di un dialogo con i soggetti immortalati. Spesso la fotografa, infatti, ha stretto autentici legami di amicizia, riuscendo ad andare oltre le personalità delle star per catturare la loro autenticità di donne.
Quando immortala le dive, inoltre, la Samugheo ha in mente una precisa poetica compositiva: predilige gli ambienti esterni, colori caratterizzati da forti contrasti e l’uso del formato quadrato, che conferiscono alle sue composizioni una sensazione di grande armonia. Tra le star fotografate anche Monica Vitti e Raffaella Carrà, artiste italiane amatissime e icone di libertà senza tempo, i cui ritratti si potranno ammirare durante la mostra.
Tutte le opere in mostra provengono dall’archivio fotografico della Fondazione 3M; istituzione culturale permanente di ricerca e formazione e proprietaria di uno storico archivio fotografico di oltre 110 mila immagini. La mostra è aperta al pubblico negli orari degli spettacoli presso il Teatro Strehler.
Fondato nel 1986 come rassegna di cinema intitolata “Uno sguardo diverso” da CIG ArciGay Milano, Altro Martedì, Babilonia e A.S.A., già dalla sua prima edizione Mix Festival si proponeva come una manifestazione culturale trasversale che, puntando sulla valorizzazione della cinematografia indipendente, da un lato raccoglieva le istanze di rivendicazione e affermazione dell’intera comunità LGBTQ+ e dall’altro ne anticipava le tendenze e ne promuoveva il riscatto politico e sociale.