Dal 22 settembre al 2 ottobre prende il via la seconda edizione di BAW – Bolzano Art Weeks: 10 giorni in cui la mappa della città di Bolzano è pronta a cambiare forma grazie a un susseguirsi di oltre 150 eventi proposti da istituzioni, associazioni, realtà indipendenti, pubbliche e private e artisti/artiste in più di 70 luoghi. BAW – Bolzano Art Weeks propone un calendario coordinato e integrato, specchio del fermento e della progettualità espressa dal territorio altoatesino in dialogo con realtà nazionali e internazionali. Punti centrali di questa edizione: l’apertura oltre i confini provinciali, un tema, Memento/Moment(o)/Monument(o), che accompagna i passaggi di snodo del programma e l’accento, ancor più marcato, sulla dimensione collaborativa e inclusiva del progetto.
BAW – Bolzano Art Weeks 2022: un progetto sempre più definito e in crescita
Oltre 60 mostre, 90 eventi temporanei, 100 partner coinvolti, più di 70 location in tutta la città per un totale di 150 eventi coordinati in un calendario strutturato e ancor più fruibile, diviso per zone, quasi privo di sovrapposizioni così da permettere al pubblico di vivere potenzialmente la totalità delle iniziative proposte. Dal 22 settembre al 2 ottobre ritorna BAW – Bolzano Art Weeks 2022, una maratona di 10 giorni che invaderà la città di Bolzano; concentrata in un luogo e tempo unici, la scena artistica contemporanea altoatesina avrà così l’opportunità di raccontarsi attraverso un fittissimo programma di progetti espositivi, performativi, installativi, multimediali e site-specific.
BAW – Bolzano Art Weeks è un progetto ideato e curato da Nina Stricker, organizzato da Cooperativa 19 e Südtiroler Künstlerbund, con il contributo delle Ripartizioni Cultura della Provincia autonoma di Bolzano e della Fondazione Cassa di Risparmio dell’Alto Adige, con il patrocinio e il sostegno del Comune di Bolzano. Nata nel 2021 come risposta alle limitazioni e al distanziamento dettati dalla pandemia, la rassegna si trasforma quest’anno in un festival annuale, strutturato e corale. Dopo il focus principalmente locale della prima edizione, nata in poco più di tre mesi con tempi strettissimi di organizzazione e comunicazione, le partecipazioni sia nazionali che internazionali sono notevolmente cresciute.
La quasi totalità delle istituzioni culturali del territorio ha scelto di inaugurare e proporre i propri progetti nell’arco temporale disegnato dalla rassegna: dalle grandi mostre di Museion e Fondazione Dalle Nogare alle iniziative – solo per citarne alcune – delle gallerie ar/ge kunst, Lungomare, Foto Forum e di moltissime gallerie private e realtà culturali come la casa editrice e studio di produzione Rorhofe l’associazione Südtiroler Künstlerbund. Fra i partecipanti anche il Museo di Scienze Naturali e il Museo Mercantile con progetti ad hoc, la Libera Università di Bolzano, i teatri della città, il Centro culturale Trevi, la Biblioteca provinciale Teßmann, spazi privati di associazioni e singoli/e cittadini/e, fino agli studi d’artista.
Fra gli oltre 70 spazi protagonisti avranno un ruolo di primo piano i luoghi del quotidiano come bar, negozi, ristoranti, ma anche gli esercizi commerciali dismessi, i quartieri meno conosciuti ma oggi al centro di numerose riflessioni come Don Bosco ed Europa Novacella, Areale ferroviario e Bolzano sud, riscoperti attraverso tour a cura di Bolzanism Museum e Fondazione Architettura Alto Adige. BAW coinvolgerà anche gli spazi verdi della città e il fiume Isarco, il complesso architettonico di Maria Heim, i giardini degli hotel Laurin e Mondschein e della Clinica di Santa Maria vissuti con progetti immersivi di meditazione e riflessione.
Nelle giornate di BAW sarà possibile entrare anche nei territori privati della progettualità artistica come gli atelier: dall’Open Studio temporaneo di Marcello Jori curato da Eau&Gaz Residency al Parkhotel Laurin a quello del fotografo Ivo Corrà, dal nuovo atelier tuttonix di Benno Simma alla fucina creativa di RU.17. Altra novità il primo BAW on Tour, domenica 25 settembre, al Finissage della Biennale Gherdëina curata da Lucia Pietroiusti e Filipa Ramos.
BAW – Bolzano Art Weeks è quindi un modo di rappresentare le infinite peculiarità culturali e linguistiche del territorio, ma anche di aprirsi alla dimensione nazionale e internazionale, grazie, in particolare, ai risultati della Call for artists lanciata nel corso dell’estate che ha visto la significativa adesione di artisti provenienti da tutta Italia ed Europa. Gli otto vincitori, selezionati dal comitato tecnico-scientifico di BAW, saranno protagonisti di progetti site e theme specific in vari luoghi di Bolzano: Christian Niccoli e Sanjeshka, Enzo Forese e Cecilia Mentasti a cura di Simone Melis, Anouk Chambaz, Stefano Bernardi, Ignacio Merino, insalata-mista studio & Tobias Tavella, Sebastian Kulbaka e Camilla Marinoni.
Il tema: MEMENTO/MOMENT(O)/MONUMENT(O)
Bolzano, eletta Città della Memoria 2022, riflette sui segni lasciati dal passato aggiungendo alla storia e alla memoria l’urgenza dell’attualità. “Il MEMENTO – spiega la direttrice artistica Nina Stricker – ci ricorda la situazione precaria della nostra esistenza impotente di fronte al corso della storia, soprattutto recente, che sembra segnata da salti discontinui, cambiamenti improvvisi fra lo scoppio di conflitti, pandemie ed emergenze ambientali, che ci riporta al Carpe Diem e alla dimensione del MOMENTO come unica vera sfera di intervento. Un tema molto artistico quello del tentativo, seppure impossibile, di immortalare l’istante a volte sotto forma di MONUMENTO anche se nella consapevolezza che nulla è per sempre.”
La seconda edizione di BAW si muove in questo solco, attraverso il tema-guida MEMENTO/MOMENT(O)/MONUMENT(O), una linea che collega idealmente i tre principali eventi della rassegna.
MEMENTO. Official Pre-Opening con il main project ERO_E di Matteo Attruia
La programmazione di BAW si apre ufficialmente il 22 settembre con un evento festoso nella corte di Palais Campofranco, nodo centrale della nuova geografia cittadina, trasformato per l’occasione in uno spazio performativo ed espositivo.
Momento centrale sarà la presentazione di ERO_E, main project dell’artista concettuale Matteo Attruia a cura di Nina Stricker e Marina Bastianello Gallery. L’opera, prodotta da e con Covelano Marmi sfruttando la preziosa risorsa locale del marmo bianco di Covelano, uno dei più puri e resistenti, estratto in una delle cave più alte d’Europa, si presenta come un “non-monumento”, un’installazione temporanea la cui incompiutezza subito evidente lascia aperti margini di intervento individuali e collettivi. L’imperfetto del verbo essere ERO e la congiunzione E, volutamente non finita dell’iscrizione, aprono una possibile continuità nel presente o futuro, un campo di azione ristretto come gli scalini ripidi che portano in cima, ma ampio come la visuale dall’alto.
L’opening di BAW sarà dedicato anche alla prima visione in Alto Adige delle opere di Christian Niccoli Zwei, vincitore della nona edizione di Italian Council in maxi-proiezione, e della performance Perpetually Changing the Meaning of What Was Spiritually Intended dell’artista serba Sanjeshka in collaborazione con il musicista Giacomo Vanelli e a cura di Eleonora Angiolini, entrambi selezionati attraverso la BAW Call for artists 2022.
Nella stessa giornata apriranno al pubblico le iniziative del Südtiroler Künstlerbund: Galerie Prisma con la personale Sehnsucht di Jasmin Deporta e l’installazione Le Sentinelle di Anouk Chambaz, altra vincitrice della Call for artists di BAW, ospitata presso Frei.raum.
MOMENT(O) con Brigitte Niedermair
Dal 23 settembre la fotografia della serie Marie Claire 2, Automne-Hiver Peau D’âmes 2009-2010 di Brigitte Niedermair campeggerà negli eleganti ambienti del Laurin Bar. L’opera, esemplificativa del percorso dell’artista meranese, sfida i limiti e monumentalizza l’istante nei tempi condensati tipici della fotografia e degli shooting di moda.
Il 29 settembre, alle 18.00, l’artista sarà protagonista di un talk-aperitivo aperto al pubblico. Lo stesso giorno, nel giardino del Laurin, aprirà per l’ultima volta il temporary atelier di Marcello Jori curato da Eau&Gaz Residency: una splendida carrellata della sua produzione negli ultimi 50 anni proposta all’interno di un contesto unico.
MONUMENT(O): la collettiva che chiude il calendario di BAW
Il centro comunitario e l’ex tenuta dei canonici agostiniani di Maria Heim, che ospiterà il Finissage di BAW il 2 ottobre, è una sorta di monumento pre-moderno, una specie di “capsula del tempo” nel quartiere fortemente urbanizzato di Europa-Novacella. La collettiva MONUMENT(O) pone in dialogo le opere delle artiste e degli artisti Camilla Marinoni, Lorenzo Montinaro, Noa Pane e Saman Kalantari che si inseriscono nell’insieme storico, ne riprendono i contenuti e continuano il loro racconto.
Off the beaten path: altri highlight in luoghi meno conosciuti della città fra centro e “periferie” creative
BAW è un invito a lasciarsi ispirare, a esplorare, scoprire e riscoprire, ad aprire spazi e riflessioni, confrontare posizioni e visioni, connettere luoghi e persone in centro e fuori.
Oltre ai quartieri di Bolzano ovest a cui è dedicata la giornata conclusiva del 2 ottobre fra tour, giochi sociali e saperi di comunità, la zona di via Macello ospita l’evento speciale No Sympathy for the Landlord curato da Eau&Gaz Residencypresso alma9, una mostra personale dell’artista inglese Jake Kent. Nuove sculture in ceramica, combinate con materiali trovati e riciclati sono presentate in un magazzino dismesso nella zona industriale di Bolzano.
Dal 23 al 25 settembre il suggestivo Rorhof di Nicolò Degiorgis, spazio per la concezione e la creazione di pubblicazioni, mostre e laboratori con attività internazionale situato in un antico maso contadino appena fuori dal centro di Bolzano, aprirà le porte per un open weekend con un approfondimento sulla condizione carceraria bolzanina. Degiorgis è anche il vincitore della prima edizione del Premio Siena promosso dalla Ripartizione Cultura italiana della Provincia autonoma di Bolzano in collaborazione con Museion e MAXXI. Il 30 settembre, la sua opera, Mare Vostrum, entrerà a far parte della collezione permanente del museo romano.
Un vero e proprio focus sarà dedicato alla zona produttiva di Bolzano sud. Il 24 settembre il pubblico è invitato a visitare la vasta collezione di Arte Povera e Concettuale di Heinrich Gasser esposta permanentemente presso lo stabilimento aziendale di Eos Solutions e a riscoprire i monumenti di Esther Stocker, Think Change, e VESTER DLACIA Eis Sein-Essere ghiaccio di Aron Demetz, collocati sugli snodi viari principali alle porte sud della città. La giornata si concluderà al NOI Techpark, parco tecnologico della città, con Cantata, concerto di chiusura di del festival di cultura contemporanea Transart.
Dall’alba al tramonto, l’1 e il 2 ottobre, la riva sinistra del fiume Isarco sarà invece collettore di energie e curiosità grazie al festival Un meandro – Scenografie sonore composte con il fiume nell’ambito del progetto FLUX di Lungomare, mentre la sede istituzionale, situata lungo un altro fiume, il Talvera, dal 27 settembre ospiterà il secondo capitolo di FLUX FRAGMENTS.
Tornando in città, il centro di creatività Waaghaus-Casa della Pesa ospita non solo l’installazione Cul de sac di Stefano Bernardi, fra i vincitori della Call for artists di BAW, ma anche la collettiva Art Work a cura di Stefano Riba e Roberto Farneti. I lavori di artisti affermati o mid-career come Italo Zuffi, Roberto Fassone, Danilo Correale, Serena Vestrucci e Fabrizio Vatieri, posti in dialogo con artisti emergenti, riflettono sulla scarsa mobilità sociale, l’ipercompetizione, gli aspetti della reputazione, l’iperproduttività, lo slash-working nel mondo dell’arte contemporanea. Il 28 settembre questi temi saranno approfonditi in un pomeriggio di consulenze gratuite dedicate al lavoro in ambito artistico in collaborazione con galleristi ed esperti come Veronica Veronesi di Galleriapiù e in un talk organizzato in collaborazione con Weigh Station e la Facoltà di Economia della Libera Università di Bolzano. In chiusura un live-set di Fabrizio Vatieri.
BAW on Tour in Val Gardena: 25 settembre e gli ospiti “fuori sede” di BAW
Fra gli obiettivi di BAW vi è anche il confronto con le realtà che fioriscono fuori dal capoluogo altoatesino. Quest’anno, il 25 settembre, con il primo BAW on Tour, il festival partecipa al finissage della Biennale Gherdëina per una giornata ricca di eventi con workshop di birdwatching, cottura del pane in piazza e passeggiate nella natura per vivere un’ultima volta vivere per un’ultima volta SENTIERO, il cammino estetico-performativo di Alex Cecchetti realizzato con il supporto di Italian Council 2022.
Uno scambio analogo si attiverà anche in occasione della presentazione dell’opera Terminus di Stefano Cagol, inserita nella Biennale internazionale di land art SMACH. in Val Badia. Il lavoro di Cagol è una pietra “finta” che fa riflettere sull’artificiosità delle frontiere. Per BAW22 viene spostata dalla cima della montagna a marcare altri confini, quelli della città storica di Bolzano nel giardino dell’Hotel Mondschein.
Altra esperienza nata fuori sede, ma ospitata in città, è quella di Lottozero textile laboratories di Prato che presenta a Palazzo Mercantile i primi due arazzi della serie Sand Storms in Medio Mundi, progetto in fieri dell’artista Lisa Batacchi, oggetto di una speciale visita guidata il 1° ottobre.
BAW in collaborazione con l’Università di Bolzano: gli eventi del 26 e 27 settembre
Sono moltissime le iniziative dal 22 settembre al 2 ottobre che vedono protagonisti gli/le attuali ed ex-studenti e studentesse della Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano: dalle mostre fotografiche di SHOOT & THINK: Negotiating Images, alla presentazione del nuovo Art Magazine universitario, ai progetti e installazioni nei negozi di Palais Campofranco e nel verde della Floricultura Schullian.
La serata del 26 settembre sarà dedicata all’opening dell’Academic Year, festa aperta a tutta la città. Il 27 settembre il focus sarà sulla lecture inaugurale dell’artista ghanese Ibrahim Mahama, fra gli ospiti più attesi di BAW. Da poco nominato direttore della 35a Biennale di Arti Grafiche di Lubiana, Mahama ha esposto in mostre internazionali fra cui la 22a Biennale di Sydney (2020), la 58a Biennale di Venezia (2019), Documenta 14 (2017). La sua pratica culturale include la fondazione, il finanziamento, la costruzione e il nutrimento di “musei del futuro: vivi, metabolici, agili e sperimentali”. Tra le istituzioni da lui fondate ci sono il Savannah Center for Contemporary Art e il Red Clay, vasto complesso dove l’artista ha convertito vecchi aeroplani in aule scolastiche.
Opening di Museion: 30 settembre
Il 30 settembre il focus di BAW si sposta a Museion con l’inaugurazione diKingdom of the Ill, secondo capitolo di TECHNO HUMANITIES, programma di ricerca a lungo termine avviato dal Direttore Bart van der Heide. La mostra collettiva internazionale interverrà su tutti gli spazi dell’intero edificio. Curata da Sara Cluggish e Pavel S. Pyś e allestita da Studio Diogo Passarinho, indaga la relazione tra l’individuo e i sistemi sociali, aziendali e istituzionali contemporanei che influenzano la nostra esperienza di guarigione e benessere.
Nel tardo pomeriggio, appuntamento alla galleria ar/ge kunst per la performance Lalia, di Dorota Gaweda & Egle Kulbokaite, vincitrice dello Swiss Performance Award 2022 nell’ambito della mostra THE LYING BODY: ONLY THE FUTURES REVISIT THE PAST con opere di Alexandra Anikina, Riccardo Benassi, Monia Ben Hamouda, Walter Niedermayr, Elizabeth A. Povinelli a cura di Emanuele Guidi.
Opening di Fondazione Antonio Dalle Nogare: 1° ottobre
Il 1° ottobre alle 11.00 inaugura Ri-Materializzazione del Linguaggio. 1978-2022, prima mostra collettiva organizzata dalla Fondazione Antonio Dalle Nogare, a cura di Cristiana Perrella e Andrea Viliani, con la curatrice aggiunta Vittoria Pavesi. La mostra si propone come il primo tentativo di una ri-costruzione filologica della mostra Materializzazione del linguaggio a cura di Mirella Bentivoglio, inaugurata nel 1978 nell’ambito della XXXVIII Biennale di Venezia.
Gli organizzatori e i partner
BAW – Bolzano Art Weeks 2022 è organizzato da Cooperativa 19 e Südtiroler Künstlerbund, con il contributo delle Ripartizioni Cultura della Provincia autonoma di Bolzano e della Fondazione Cassa di Risparmio dell’Alto Adige, con il patrocinio e il sostegno del Comune di Bolzano. In collaborazione con Azienda di Soggiorno e Turismo di Bolzano, Parkhotel Laurin, Mondschein e Castel Hörtenberg e oltre 100 fra istituzioni, associazioni e artisti/e del territorio. Lo sponsor del Main Project di BAW22 è Covelano Marmi.
Il comitato tecnico-scientifico di BAW – Bolzano Art Weeks è composto da professionisti di alto livello nei settori dell’arte e della creatività. Ne fanno parte: Valerio Dehò (curatore indipendente), Denis Isaia, (curatore per le mostre e le collezioni d’arte contemporanea del Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto), Alexander Zoeggeler (presidente di Südtiroler Künstlerbund), Lisa Trockner (direttrice di Südtiroler Künstlerbund), Tommaso Tisot (collezionista), Kathrin Oberrauch (curatrice indipendente), Nitzan Cohen (preside della Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano), Rudolf Frey (direttore artistico designato Vereinigte Bühnen Bozen), Chiara Caliceti (esperta di marketing e comunicazione turistica, direttrice generale di DOC-COM) e Anna Quinz (creative director di franzLAB.)
La manager culturale e curatrice Nina Stricker, di origini altoatesine da oltre 10 anni si è dedicata principalmente alla direzione a 360° (artistica e organizzativa) di fiere di arte contemporanea internazionali, nella gestione di svariati format nei contesti più diversi: Nel 2012 ha diretto la sua prima fiera “kunStart – biennial art fair for emerging contemporary art” proprio a Bolzano, poi le edizioni 2015 e 2016 dell‘”Affordable Art Fair” di Milano. Sempre all’interno del gruppo dell’organizzatore fieristico globale Ramsay Fairs si è occupata del lancio di un nuovo format “Sommet” a St. Moritz in Svizzera. Dal 2019 è vicedirettrice di “BOOMing Contemporary Art Show” a Bologna ed è stata Senior Consultant per l’ultima edizione di ArtVerona nel 2021.
Il team BAW – Bolzano Art Weeks è composto da: Nina Stricker (founder e direzione artistica), Barbara Brugnara (co-founder, location manager & partnerships), Hannes Egger (consulenza artistica & produzione), Valentina Cramerotti (organizzazione generale, amministrazione e comunicazione), Elisa Tessaro (ufficio stampa), Maximilian Pellizzari (social media), Fanni Fazekas (documentazione fotografica).