Per la prima volta in Italia, Palazzo Reale ospita una grande retrospettiva dedicata a Max Ernst (1891-1976). Pittore, scultore, incisore, poeta e teorico dell’arte tedesco, poi naturalizzato americano e francese; Ernst è il protagonista, dal 4 ottobre al 26 febbraio 2023, di una mostra che risultato di un lungo lavoro di ricerca.
Max Ernst, un umanista neo-rinascimentale. Affascinanti e intriganti giochi di percezione tra stupore e meraviglia che conducono lo spettatore “oltre la pittura”
L’immensa vastità di temi e sperimentazioni dell’opera di Ernst si spalma su settant’anni di storia del XX secolo, tra Europa e Stati Uniti, sfuggendo costantemente a una qualsivoglia definizione tangibile. Pictor doctus, profondo conoscitore e visionario interprete della storia dell’arte, della filosofia e della scienza, Max Ernst è presentato, in mostra, quale umanista in senso neo-rinascimentale.
Come in una grande Wunderkammer, e in analogia con l’universo di Max Ernst, l’esposizione e il volume che l’accompagna sfidano, infatti, i visitatori a cimentarsi in affascinanti e intriganti giochi di percezione tra stupore e meraviglia. Qui logica e armonia formale si accompagnano a enigmi impenetrabili; opere, tecniche e costellazioni di simboli conducono oltre la pittura.
In mostra oltre 200 opere tra dipinti, sculture, disegni, incisioni, libri, gioielli provenienti da musei, fondazioni e collezioni private. Tra questi: Tate-Londra; Peggy Guggenheim Collection-Venezia; Musei Vaticani-Roma; Fondazione Beyeler-Basilea; Max Ernst Museum-Brühl; Centre Pompidou-Parigi; Thyssen-Bornemisza-Madrid.
Una serie di eventi collaterali animeranno poi i mesi di apertura della mostra, prima tra tutti la rassegna su Ernst, il Surrealismo e il Cinema realizzata in collaborazione con il MIC, Fondazione Cineteca Italiana.