Artissima Internazionale d’Arte Contemporanea di Torino combina una duplice vocazione, affiancando a una proposta di mercato di alto livello, una proposta culturale in grado di indagare modalità sempre nuove e diverse di proporre arte, anche al di fuori della fiera. Grazie al dialogo con con la Fondazione Torino Musei a cui Artissima afferisce, con il Main Partner Intesa Sanpaolo, e con i partner Gruppo UNA e illycaffè, la fiera si espande in città con tre progetti curati su invito e una mostra: So will your voice vibrate, tre interventi sonori che animeranno aree dedicate della GAM, del MAO e di Palazzo Madama; Collective Individuals, una rassegna di film e video d’artista, ideata e prodotta in dialogo con Gallerie d’Italia – Torino; Tempo rizomatico, un progetto espositivo di Diego Cibelli pensato per il Salone delle Feste dello storico Principi di Piemonte | UNA Esperienze; Diana Policarpo. Liquid Transfers. illy Present Future 2021 Prize Exhibition, la personale della vincitrice del Premio illy Present Future della scorsa edizione di Artissima alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
So will your voice vibrate @ GAM, MAO e Palazzo Madama
Prosegue la collaborazione della fiera con i musei della Fondazione Torino Musei. In occasione di Artissima 2022, sotto il titolo So will your voice vibrate (Così vibrerà la tua voce), tre interventi sonori animeranno aree dedicate della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea con Riccardo Benassi (galleria ZERO…, Milano), del MAO Museo d’Arte Orientale con Charwei Tsai (galleria mor charpentier Parigi, Bogotà) e di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica con Darren Bader (galleria Franco Noero, Torino). Le opere sono state selezionate da Luigi Fassi in collaborazione con i direttori dei tre musei.
Alla GAM, Riccardo Benassi presenterà l’opera sonora inedita Poeticizzare il deserto invece di sapere dove termina (2019-22). Originariamente composta nel 2019, come colonna sonora temporanea dello shopping mall/concept store disegnato da Zaha Hadid per City Life a Milano, è ora rielaborata da Benassi in forma di scultura sonora la cui presenza, nello spazio della GAM, agisce attraverso la forza minimale di un segno grafico. La traccia audio, 4 secondi in loop, è interamente realizzata con la voce dell’artista, attraverso un uso non convenzionale dell’Autotune, una scelta che sottolinea la commistione tra il soggettivo corporeo delle corde vocali e la “rettificazione” oggettivante della griglia digitale. Il corpo flessuoso dello speaker morbido si sovrappone idealmente alla corporeità dell’artista che ha generato i suoni, in una duplicazione tecnologica che sembra desiderare l’identificazione col biologico e persino il suo superamento in una forma assoluta.
(Dal 3 novembre 2022 all’8 gennaio 2023).
Nel giardino del MAO, Charwei Tsai presenterà l’opera sonora AH (2011), una videoinstallazione commissionata anni fa da The Esplanade, Singapore, che risuona ancora oggi grazie al potere della sillaba tantrica Āḥ, che significa “Io sono con te”. Il lavoro di Charwei, che aspira a istigare un senso di pace interiore e di leggerezza dentro noi tutti, è semplice: una modulazione del suono āḥ da parte di diverse voci che increspano la superficie dell’acqua su cui la stessa sillaba è scritta con l’inchiostro. L’installazione, in cui il suono fa esistere l’opera e la parte visiva la supporta come un commento, rientra nella mostra Buddha10 che pone domande relative a molti aspetti del buddismo e delle sue rappresentazioni. (Dal 20 ottobre 2022 al 30 aprile 2023)
A Palazzo Madama, Darren Bader presenterà Antipodes: musical quartets (2013), un’opera performativa con due ensemble musicali che interagiscono tra loro, un quartetto d’archi e una rock band di quattro elementi. Le musiche sono liberamente scelte dai musicisti, una composizione sinfonica da parte del quartetto e una cover del proprio repertorio da parte della rock band. Gli esecutori iniziano a suonare entro dieci secondi l’uno dall’altro, per terminare una volta conclusa l’esecuzione della composizione che hanno scelto di suonare. Obiettivo della performance è creare un corto-circuito musicale, in quanto i musicisti saranno mescolati tra di loro e posizionati a distanza di qualche metro l’uno dall’altro.
L’opera prende spunto da una riflessione metaforica sul significato degli antipodi, intesi come due punti della superficie terrestre situati in posizioni diametralmente opposte l’uno dall’altro e idealmente collegati da una retta che passa per il centro della Terra. La dispersione dei musicisti di Antipodes nello spazio evoca la visione frammentata di più punti dispersi sul globo, impossibili da racchiudere in uno sguardo d’insieme, ma tuttavia attori di un medesimo contesto. (La performance sarà visibile il 4 e il 5 novembre alle ore 11). Il titolo del progetto So will your voice vibrate trae ispirazione da una poesia di Dylan Thomas dei primi anni ’30.
Collective Individuals @ Gallerie d’Italia – Torino
Artissima e Intesa Sanpaolo, Main Partner della fiera per la terza edizione, presentano un progetto di film e video d’artista ideato e prodotto in dialogo con Gallerie d’Italia – Torino. Collective Individuals è una rassegna di opere video, molte delle quali presentate per la prima volta in Italia, di artisti rappresentati dalle gallerie partecipanti ad Artissima. Il progetto, curato da Leonardo Bigazzi (curatore della Fondazione In Between Art Film e dello Schermo dell’arte), intende offrire uno sguardo sulle contraddizioni del presente attraverso una selezione di opere che invitano a riflettere sul nostro ruolo all’interno di una società sempre più polarizzata, in cui le disuguaglianze e i conflitti continuano ad aumentare. La capacità degli artisti di registrare queste criticità rappresenta un’opportunità per ripensare modelli ormai obsoleti e immaginarne di nuovi più aperti e inclusivi.
Le opere selezionate raccontano corpi in equilibrio precario che diventano territorio di lotta, testimonianze tangibili delle ferite e delle divisioni del nostro tempo, ma anche masse di resistenza critica che si rifiutano di cedere al pessimismo dominante. La rassegna restituisce anche la varietà di tecniche utilizzate dagli artisti nella pratica video contemporanea: dalle immagini in bassa risoluzione registrate con un vecchio i-phone fino alle più sofisticate tecniche di elaborazione delle immagini digitali.
Gli artisti e le gallerie presentati sono: Larry Achiampong (galleria Copperfield, Londra), Yael Bartana (Galleria Raffaella Cortese, Milano), Jonathas de Andrade (galleria Continua, San Gimignano, Pechino, Les Moulins, Havana, Roma, San Paolo, Parigi, Dubai), Alice dos Reis (galleria LEHMANN + SILVA, Porto), Hiwa K (KOW, Berlino & Prometeo Gallery Ida Pisani, Milano, Lucca), Adelita Husny-Bey (galleria LAVERONICA Arte Contemporanea, Modica), Cinthia Marcelle & Tiago Mata Machado (galleria Sprovieri, Londra). (I video saranno visibili alle Gallerie d’Italia – Torino dal 4 al 6 novembre dalle 18.00 alle 21.00. Con il biglietto di Artissima sarà possibile accedere gratuitamente al museo).
Tempo rizomatico @ Principi di Piemonte | UNA Esperienze
Grazie al rinnovato dialogo tra Artissima e UNA Esperienze, brand di Gruppo UNA, il Salone delle Feste dello storico hotel Principi di Piemonte | UNA Esperienze nel centro di Torino ospita, per la terza volta in collaborazione con Artissima, un progetto espositivo d’arte contemporanea dal titolo Tempo rizomatico, quest’anno a cura dell’artista italiano Diego Cibelli della galleria Alfonso Artiaco di Napoli.
Lavorando con la ceramica, a lui cara per la sua bidimensionalità, da un lato materia a servizio dell’opera e dall’altro legame e prodotto del luogo da cui proviene, per il Salone delle Feste l’artista ha voluto dare vita a un progetto che potesse sintetizzare i valori fondamentali del suo creare. Ruotando intorno all’idea di Festa, le opere esposte – cinque Obelischi e un Totem, definiti Obelischi Totemici – rimandano ai fuochi d’artificio e ai giochi di corte tipici delle celebrazioni festive del Settecento, alle quali il visitatore è simbolicamente invitato a partecipare. Per poter progettare questi lavori Diego Cibelli è partito dai disegni di giostre in legno e strutture per i fuochi d’artificio ideati da importanti archetti italiani. Con il titolo Tempo rizomatico, l’artista vuole sottolineare come non ci sia differenza tra tempo passato, presente e futuro. Il processo di connessioni che vengono innescate, ispirate dal susseguirsi della storia, non è divisibile. In natura il ritzoma è uno stelo che si sviluppa orizzontalmente poco sotto terra: contiene riserve di nutrimento, e può sviluppare germogli e radici, e per l’appunto non è gerarchico, è composto da nodi uniti ma distinti, rende visibili concetti complessi che intersecano a loro volta molteplici significati.
La ricerca artistica di Cibelli è fortemente influenzata dalla sua provenienza e parte da due punti fondamentali: lo scenario virtuoso del paesaggio italiano (inteso come laboratorio diffuso di know-how) e i magnifici archivi che la storia ha potuto produrre. Per l’artista “l’ideazione nasce assieme al ‘fare con la materia’ e nel suo fare trova il potenziale evocativo capace di svelare le connessioni e le complessità del nostro tempo”. Cibelli si focalizza sull’utilizzo della ceramica e della porcellana, che diventano un collegamento aperto, capaci di mettere insieme una varietà di tecniche artistiche, di visioni e di referenze storiche. Queste ultime si collegano l’una all’altra attraverso un sapiente gioco di rimandi e, in questo intreccio accelerato, passato presente e futuro convivono assieme. (Dal 3 al 6 novembre dalle 13:00 alle 21:00)
Diana Policarpo. Liquid Transfers. illy Present Future 2021 Prize Exhibition
@ Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
In occasione di Artissima 2022, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta Liquid Transfers illy Present Future 2021 Prize Exhibition, mostra personale di Diana Policarpo, vincitrice del Premio illy Present Future 2021, la ventiduesima edizione dell’iniziativa promossa da illycaffè e Artissima. Il progetto di Policarpo è concepito come nuova tappa di un più ampio percorso di ricerca dell’artista e indaga la relazione tra mondo vegetale e le sfere sociali, politiche ed economiche, incrociando registri scientifici e speculativi. Nei precedenti capitoli espositivi l’artista ha approfondito le implicazioni politiche e l’impiego medicinale e farmacologico del Cordyceps, un fungo che cresce nelle larve della falena Thiratodes.
Nel 2020 l’artista ha condotto una ricerca sulla penisola iberica a partire dalla Claviceps purpurea, parassita ibrido della segale meglio noto come ergot. Attraverso questo lavoro, Policarpo ha approfondito le intersezioni tra i saperi ancestrali della medicina tradizionale, l’etnobotanica, la salute delle persone con utero, la giustizia riparativa, alla luce dello sviluppo del sistema patriarcale.
Liquid Transfers sviluppa queste metodologie e aree di ricerca in una nuova videoinstallazione dedicata alla riscoperta di rimedi popolari. Il lavoro si focalizza sulla coltivazione di recenti specie di segale geneticamente modificata, nel tentativo di creare una mitologia femminista che interseca psichedelia e salute. Liquid Transfers ricostruisce uno scenario che connette biogenetica, politiche di genere, fiction speculativa per narrare le dinamiche di sfruttamento delle risorse naturali e il loro impatto sugli ecosistemi e sulla salute riproduttiva. Come per i precedenti progetti di Policarpo, l’interesse dell’artista mira a svelare l’interconnessione tra pratiche di controllo, di esclusione e di estrazione naturale e dei corpi.
Diana Policarpo è un’artista visiva e compositrice che lavora con mezzi visivi e musicali come disegno, video, scultura, testo, performance e installazione sonora multicanale. Indaga le politiche di genere, le strutture economiche, la salute e le relazioni interspecie attraverso una ricerca speculativa transdisciplinare; crea performance e installazioni per esaminare le esperienze di vulnerabilità e potenziamento associate agli atti di esposizione al mondo capitalistico. (Dal 3 novembre 2022 all’8 gennaio 2023).