In omaggio al fermento artistico e culturale degli anni ‘70 e ai suoi più grandi Maestri Sensuali che guardano Draga & Aurel per la loro Transparency Matters, una collezione ibrida di pezzi fatti a mano, terreno di sperimentazione e punto di incontro tra arte e design.
La collezione si amplia quest’anno con nuovi pezzi dal mood esplicitamente Seventy presentati in anteprima dal 6 al 12 giugno da RoCOLLECTIBLE 2022 nella Galleria Rossana Orlandi, caratterizzati da accostamenti sorprendenti delle linee, dei colori e dei materiali. Novità assolute il letto Tito e la poltroncina Beba, dai volumi morbidi e sensuali, che segnano l’ingresso di imbottiti in Transparency Matters, a cui vengono accostate le evoluzioni di prodotti iconici della collezione Joy, Golia e Rive.
Draga & Aurel studiano e reinterpretano i grandi Maestri di quegli anni che ridefinirono il modo di pensare e fare il design, ma non solo: “Da sempre guardiamo con estremo interesse e curiosità a quell’epoca: il design, l’arte, la moda, la fotografia, l’architettura che si svilupparono negli anni Settanta sono un simbolo di cambiamento, sperimentazione e contaminazione. Una creatività travolgente che abbiamo recuperato e fatto nostra e alla quale desideriamo dare una nuova vita attraverso la nostra estetica e il nostro approccio artistico al design”, commentano Draga Obradovic e Aurel K. Basedow.
Le sinuose geometrie e le linee audaci dei più grandi designer, come Alessandro Becchi e Mario Bellini, hanno ispirato il letto TITO, dalla silhouette voluttuosa, morbida e allo stesso tempo monumentale. La base e la testiera cilindriche sembrano stringersi in un abbraccio, una sensazione accentuata dal rivestimento in tessuto Mara, un velluto a pelo alto con effetto fur, di Marzotto Interiors. I dettagli a contrasto aggiungono un elemento di preziosità al letto, dal bronzo lucente scelto per il night table integrato a scomparsa fino al piedino in resina ton sur ton.
Liberamente ispirata alla Elda di Joe Colombo, la poltrona BEBA sembra una ninfea. La scocca in stile Seventies è realizzata in vetroresina con finitura mat effetto velluto. Il bordo nero a contrasto aggiunge carattere e ne esalta le curve: un dettaglio sartoriale che si ispira ai corsetti della haute couture, massima espressione di femminilità. L’accostamento di due velluti Marzotto Interiors di diverso spessore del rivestimento (per lo schienale, Belfast velluto in cotone a pelo raso; per il cucino della seduta: Mara, velluto in acrilico effetto fur, o Alpaca, velluto in pregiata lana di alpaca, entrambi a pelo alto) ne intensifica la morbidezza.
Le pillole luminose Joy vengono proposte in una versione rotonda nelle JOY Circle, lampade da parete che mettono l’accento sul colore: la resina, lavorata a strati, svela le sue infinite sfumature e si accende con la luce del neon, per un effetto pop e quasi psichedelico. Il tavolo da pranzo GOLIA Lunch amplia la collezione di tavolini di cemento e resina lanciata lo scorso settembre in Galleria Rossana Orlandi. Ispirato all’estetica neobrutalista, Golia mette in contrapposizione la trasparenza della resina colorata e la solidità del cemento lavorato in superficie con il sale marino che rende viva la materia accentuandone la ruvidezza.
Il cemento è protagonista anche di RIVE armchair e stool, evoluzione dell’omonima panca già parte della collezione Transparency Matters. Colato in stampi custom made e trattato con l’effetto corrosivo del sale marino, il cemento diventa la struttura portante di questi poltroncina e sgabello. Per il rivestimento della seduta, Draga & Aurel hanno scelto i tappeti RUGMATE, supportando l’azienda che nasce dalla volontà di dare lavoro e una nuova opportunità alle donne rifugiate siriane in Turchia.
I tessuti utilizzati sono recuperati dagli scarti di produzione dando così nuova vita a quanto altrimenti andrebbe perduto. L’installazione di Draga & Aurel presso la Galleria Rossana Orlandi sarà poi arricchita da altri pezzi di Transparency Matters, tra cui i divisori REVERSO, proposti con nuove colorazioni,oltre ad alcuni pezzi unici della collezione HERITAGE. Il confine tra arte e design è sottile nel lavoro di Draga & Aurel: a sottolineare un percorso sempre più improntato alla contaminazione tra queste due anime, le opere di Aurel K. Basedow diventano esse stesse protagoniste dell’installazione. In un gioco di specchi, le superfici di resina dei quadri riflettono lo spazio circostante e i pezzi di design, quasi se ne appropriassero, riempiendoli diriempiendoli diriempiendoli di significati sempre nuovi.