Dal 24 al 29 aprile 2023, Artcurial presenterà gli arredi dell’Hotel Bauer Palazzo, l’iconico albergo affacciato sul Cana Grande, nel cuore di Venezia, con la sua magnifica vista su San Giorgio Maggiore, Punta della Dogana e Santa Maria della Salute.
Attraverso i vetri di Murano, i mobili e i tessuti pregiati, firmati dalle case Rubelli e Bevilacqua, questa vendita offre l’occasione di riscoprire la storia della città. Oltre 4.000 lotti che celebrano l’identità veneziana, dai porta lume (portes torchères) ai servizi da tavola, appassionati e collezionisti potranno assaporare l’essenza di quello che è stato e continua a essere un punto di riferimento fondamentale per l’ospitalità in Italia.
Dopo 142 anni di attività, l’Hotel Bauer Palazzo sta per iniziare un nuovo capitolo della sua storia. Risale agli anni Quaranta l’ultima importante campagna di rinnovamento che lo rese un edificio all’avanguardia e un punto di riferimento per il comfort offerto ai suoi ospiti, l’istituzione continua la sua trasformazione con questi stessi presupposti, con l’obiettivo di ridefinire gli standard del lusso veneziano e riaprire le sue porte nel 2025.
Attraverso i 10.000 oggetti offerti in vendita, risuonano le voci degli illustri visitatori, da Marilyn Monroe a Re Carlo III e Camilla, che hanno contribuito alla definizione della reputazione dell’hotel. Dallo stile gotico-bizantino di Giovanni Sardi al travertino modernista di Marino Meo, le facciate dell’hotel riassumono l’eclettismo di questo luogo, dove tutto è contrasto e combinazione allo stesso tempo, facendo del Bauer un simbolo di Venezia e della stratificazione secolare che la caratterizza. L’Art Déco incontra lo stile barocco, il legno dipinto incontra le dorature, i millefiori veneziani e i vetri di Murano incontrano i mobili inglesi di Maitland Smith. I sontuosi tessuti di seta della Casa Rubelli, in molte variazioni, sembrano fungere da collante tra tutti questi stili.
In ogni stanza prende forma un universo unico e testimonianza delle migliori eccellenze artigianali coinvolte in questo progetto tutto italiano: Rubelli e Bevilacqua, il tappezziere Alessandro Vianello, il mobiliere italiano Bussandri e il mastro vetraio veneziano Seguso Vetri d’Arte. A Seguso si deve la straordinaria coppia di appliques a tre braccia in vetro soffiato, pizzicato e dorato che accoglievano i visitatori di tutto il mondo nel salone dei ricevimenti (30.000-50.000 euro), in occasione dei numerosi eventi organizzati per la Biennale o il Carnevale, decorato con tende, tovaglie e arazzi dai colori scintillanti, che hanno contribuito alla magica atmosfera del palazzo.
Tre coppie di tende di raso verde acqua della manifattura Bevilacqua sono stimate tra i 4.000 e i 6.000 euro. Le testiere dei letti, rivestite in tessuto Rubelli (200 euro – 300 euro), faranno la gioia degli appassionati. Il connubio tra linee e curve, tipico dello stile del Bauer Palazzo, si riflette nei suoi mobili. Tra i pezzi in offerta, i cassettoni veneziani curvi (800 euro – 1.000 euro) si affiancano alle poltrone (bergères gondole) (200-600 euro) e altri pezzi caratteristici, come un armadio a “trumo” in stile barocco proveniente da una delle suite reali, stimato €1,500 – €2,000.
Dalla monumentale coppia di dipinti a olio nel Salone delle Feste attribuiti a Claudio Francesco Beaumont (40.000-80.000 euro) agli arredi contemporanei della terrazza del ristorante Settimo Cielo, questo evento darà a tutti l’opportunità di possedere un pezzo della leggenda veneziana incarnata dall’Hotel Bauer Palazzo.
La storia del Grand Hôtel d’Italie Bauer-Grünwald
Il Grand Hôtel d’Italie Bauer-Grünwald ha aperto i battenti nel 1880, in un edificio storico, risalente al XVIII secolo, situato in Campo San Moisè, tra Piazza San Marco e il Canal Grande. L’hotel viene fondato da un giovane imprenditore austriaco, Julius Grünwald, e dalla figlia dell’albergatore veneziano Bauer, ristrutturato e ampliato da Giovanni Sardi, divenendo ben presto il punto di ritrovo dell’alta società.
Nel 1930, prende avvio un importante periodo di restauro, per volontà del nuovo proprietario: Arnaldo Bennati, costruttore navale ligure, che rimodella l’albergo fino alla sua riapertura nel 1949. L’ingresso principale, accanto alla chiesa barocca di San Moisè, viene dotato di una facciata modernista progettata da Marino Meo. Per la prima volta, un hotel nella città dei Dogi può vantare un sistema di riscaldamento e raffreddamento centralizzato, cosa davvero eccezionale per l’epoca. Il palazzo e le sue 210 camere si caratterizzano per gli alti standard di comfort e modernità. Giuseppe Berti aggiunge un altro piano all’edificio e nasce così il Settimo Cielo, una terrazza-bar dalla vista mozzafiato, che ancora oggi è la più alta di Venezia, e continua ad accogliere reali, politici internazionali, intellettuali, artisti e uomini d’affari.
Una seconda fase di ristrutturazione si colloca alla fine degli anni Novanta e adegua l’hotel agli standard dell’epoca, pur conservando la sua atmosfera mitica e senza tempo. Le vetrate a forma di diamante della Royal Suite lasciano intravedere le gondole di passaggio e i mosaici del pavimento trattengono ancora i passi di Elizabeth Taylor. Nel ristorante De Pisis, vengono servite raffinate specialità italiane. Al Settimo Cielo gli ospiti gustano il loro primo Spritz mentre si immaginano in compagnia di Jean Cocteau che disegna la “sua Venezia” in lontananza.
”Tutto deve cambiare perché tutto possa rimanere lo stesso” scriveva Giuseppe Tomasi di Lampedusa. L’Hotel Bauer Palazzo sta chiudendo i battenti per tre anni e, come dimostra la sua storia, è nuovamente in una fase di completa trasformazione con l’obiettivo di rimanere sempre il meglio di se stesso. Un progetto ambizioso, incentrato sulla sostenibilità, è stato condotto dal rinomato architetto Alberto Torsello e dal gruppo di interior design BAR Studio e conserverà molti degli elementi storici del palazzo, ridefinendo nuovamente i più alti standard del lusso veneziano. La data di riapertura è già fissata per il 2025.