Dal 3 maggio all’8 ottobre Villa Bardini a Firenze ospita la mostra “Lisetta Carmi. Suonare Forte”. La mostra a Firenze è promossa da Fondazione CR Firenze e Parchi Monumentali Bardini e Peyron.
Si tratta del primo appuntamento realizzato grazie all’accordo tra Fondazione CR Firenze e Intesa Sanpaolo che prevede di portare nel centro espositivo di Villa Bardini le mostre del progetto delle Gallerie d’Italia “La Grande Fotografia Italiana” affidato a Roberto Koch, editore, curatore e fotografo, che celebra la grande fotografia italiana del Novecento attraverso i suoi grandi maestri. Le tre mostre in programma, inaugurate alle Gallerie d’Italia – Torino in Piazza San Carlo, avranno poi un nuovo allestimento a Firenze.
Lisetta Carmi, la macchina fotografica come strumento per capire il mondo, la condizione umana e indagare su se stessi
Per questo, la prima mostra ad arrivare a Villa Bardini è la monografica dedicata a Lisetta Carmi, a cura di Giovanni Battista Martini, curatore dell’Archivio della fotografa. L’esposizione, nel riallestimento fiorentino, propone due sezioni speciali di approfondimento inedite dedicate all’alluvione del 1966 e al compositore fiorentino Luigi Dallapiccola.
In mostra 180 fotografie scattate in vent’anni di vita professionale tra gli anni Sessanta e Settanta, che propongono uno spaccato dei più importanti progetti fotografici di Lisetta Carmi. La maestra della fotografia, sopravvissuta alle persecuzioni razziali, trasforma la macchina fotografica in uno strumento per capire il mondo e la condizione umana e allo stesso tempo per trovare risposte su sé stessa e lenire la sua angoscia esistenziale.
Nove sezioni raccontano 20 anni di attività professionale di Lisetta Carmi
Nove le sezioni presenti in mostra, fra cui una dedicata al tema del lavoro. Ci sono le immagini delle drammatiche condizioni dei lavoratori nel Porto di Genova, sua città natale, gli operai dedicati allo scarico dei fosfati dalle stive, immersi nella polvere bianca, le fabbriche con le lavorazioni più spettacolari e pericolose come la colata dell’acciaio all’Italsider, le giovani operaie nel sugherificio di Calangianus in Sardegna.
Inoltre, la prima vita di pianista di Lisetta Carmi dialoga con la fotografia nel lavoro dedicato al Quaderno musicale di Annalibera, del compositore fiorentino Luigi Dallapiccola. Gli undici fotogrammi astratti sono l’interpretazione grafica degli undici brani scritti dal musicista per il compleanno della figlioletta e sono accompagnati da quattro ritratti del maestro.
È totalmente inedita la sezione dedicata all’alluvione di Firenze del novembre 1966. La stessa Carmi racconterà in seguito: Arrivai in una città sconvolta. Per due giorni e una notte fotografai migliaia di libri bagnati e salvati per miracolo dai volontari, automobili capovolte, mele annegate nel fango, seggiole, bottiglie e fiaschi che galleggiavano nelle strade invase dall’acqua fangosa.