La Sala d’Arme di Palazzo Vecchio ospita, dal 30 agosto al 18 settembre, la personale di Liu Bolin, dedicata al progetto Hiding in Florence (2022); realizzata in collaborazione con il Comune di Firenze.
Liu Bolin, artista di fama internazionale è conosciuto dal grande pubblico per le sue performance mimetiche. Definito “l’uomo invisibile”, ha fatto del camouflage il suo tratto distintivo. Hiding in Florence è il lavoro che presenta a Palazzo Vecchio, continuazione e coronamento di una serie più ampia, Hiding in Italy, svolta dall’artista nel nostro paese, che ha visto protagoniste le città di Milano, Venezia, Verona, Roma e Caserta.
L’esposizione, promossa dalla Galleria Gaburro e curata da Marco Bazzini, è un’occasione per ammirare non solo le ultime opere del camaleonte dell’arte in una cornice unica, ma, anche, per scoprire i segreti del backstage, attraverso le riprese realizzate durante la costruzione degli scatti.
Liu Bolin, “l’uomo invisibile” che ha fatto del camouflage il suo tratto distintivo
Liu Bolin nasce nel 1973 nella provincia nord-orientale dello Shandong. Si forma all’Accademia Centrale d’Arte Applicata e diviene allievo del celebre artista Sui Jianguo. Cresce e si forma nel fermento che coincide con l’inizio del rapido sviluppo economico, in un periodo di profondi cambiamenti testimoniati negli scatti della serie Hiding in the City che hanno dato inizio alla sua carriera artistica.
La ricerca in questo solco è iniziata nel 2005 e non si è ancora arrestata. La sua prima mostra personale risale al 1998 a Pechino, seguita da altre due rassegne circa dieci anni dopo, sempre della capitale cinese: Sculpture, all’Hotsun Art Space nel distretto 798 Art Zone (2007); Distortion, Hotsun Art Space, Dashanzi Art District (2007). Da allora le sue foto e le sculture tipiche della sua produzione sono state esposte nel più importante festival di fotografia contemporanea Les Rencontres d’Arles e in prestigiosi musei internazionali.
L’ultima produzione lo ha visto tra i luoghi più iconici di Firenze dando vita al progetto Hiding in Florence (2022). Nel 2023 l’artista ha realizzato due nuove performance a Milano legate a tematiche profondamente attuali come la libertà, la pace e i diritti delle donne. Dopo l’opera intitolata No war, sempre in collaborazione con la Galleria Gaburro, ha dato vita allo scatto Freedom in 2023 insieme a dieci donne iraniane. Oggi Liu Bolin vive e lavora tra Pechino e l’Europa.