Fino al 21 aprile il Museo Carlo Bilotti, nel cuore di Villa Borghese, ospita Manuel Felisi. 1:1, mostra dell’artista Manuel Felisi, curata da Gabriele Simongini.
L’esposizione è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, prodotta e organizzata dalla Galleria Russo con il sostegno del Gruppo Banca del Fucino, in collaborazione con la Fondazione Bioparco di Roma e in media partnership con National Geographic Italia.
Manuel Felisi. 1:1. Un bestiario raffigurato su grandi tavole di legno posto in dialogo con il vicino Bioparco
1:1 come suggerisce il titolo vede in esposizione 80 opere a grandezza naturale, realizzate con la tecnica di pittura ibrida – cifra stilistica di Felisi – che da sempre pratica un’arte di commistione tra tecniche e linguaggi, modi della tradizione e innovazione tecnologica, trovando nella versatilità la chiave della sua ricerca.
Un progetto quello di Manuel Felisi, dedicato al mondo animale: un bestiario raffigurato su grandi tavole di legno posto in dialogo con il vicino Bioparco; il giardino zoologico più antico d’Italia. Una collaborazione che consente inoltre di osservare dal vivo alcuni degli animali ritratti dall’artista e protetti al suo interno per rendere possibile un ulteriore approfondimento sulla natura delle specie.
“Felisi/Noè – scrive il curatore Gabriele Simongini – porta nella grande Arca della pittura l’immagine/memoria di animali la cui esistenza è spesso minacciata dalla nostra folle e pervasiva aggressione ambientale. Sospesi fra apparizione e scomparsa, non di rado trasformati in presenze fantasmatiche, gli animali ci fissano quasi increduli, stagliandosi in scala reale su sfondi che sembrano evocare anche la raffinatezza dell’Art Déco e comunque un tempo che già appartiene alla dimensione del ricordo.”
Infatti, se nelle opere dell’artista l’iconografia centrale sono le forme arboree e floreali, simboli di vita che inneggiano alla forza della natura, nella mostra 1:1 Felisi si cimenta per la prima volta nella rappresentazione del regno animale, che vede insieme a opere bidimensionali, alcuni lavori sottratti alla staticità attraverso animazione digitale ottenuta con interventi di digital art.
“Sulle ampie superfici di legno – afferma l’artista – i rulli e le garze, le resine e le campiture irregolari che caratterizzano la mia pittura hanno trovato il terreno fertile per creare un mondo fantastico dove immergere i miei animali.“