Willem de Kooning e lo stretto rapporto con l’Italia in mostra a Venezia

Willem de Kooning, uno degli artisti più rivoluzionari e influenti del ventesimo secolo, è protagonista di un’importante mostra alle Gallerie dell’Accademia di Venezia.

L’esposizione Willem de Kooning e l’Italia  inaugura il 16 aprile 2024 in concomitanza con la 60° Mostra Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia e rimarrà aperta fino al 15 settembre 2024. Curata da Gary Garrels e Mario Codognato, la mostra è presentata in collaborazione con la Willem de Kooning Foundation, una fondazione privata finanziata dall’artista, che promuove lo studio e la conoscenza della sua vita e del suo lavoro attraverso ricerca, mostre e programmi educativi.

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Willem de Kooning in his East Hampton Studio, New York 1971 Fotografia di Dan Budnik ©2023 The Estate of Dan Budnik. All Rights Reserved Artwork © 2023 The Willem de Kooning Foundation, SIAE

Willem de Kooning e l’Italia, l’influenza dei viaggi italiani nella sua produzione artistica

In mostra lo stretto rapporto tra l’artista statunitense e il nostro paese. Già dal titolo infatti, Willem de Kooning e l’Italia l’esposizione dichiara la propria mission; si tratta infatti della prima ricerca approfondita volta ad indagare l’importanza dei soggiorni in Italia dell’artista statunitense, risalenti al 1959 e al 1969. I curatori, Gary Garrels e Mario Codognato, hanno infatti messo al centro l’influenza avuta dai viaggi in Italia sui successivi dipinti, disegni e sculture realizzati dall’artista in America.

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Villa Borghese, 1960, oil on canvas, 80 x 70 inches, Collection of the Guggenheim Museum Bilboa Artwork © 2023 The Willem de Kooning Foundation/ Artists Rights Society (ARS), New York. © FMGB Guggenheim Bilbao

Il percorso espositivo riunisce circa 75 opere tra dipinti, sculture e disegni, che attraversano quattro decenni dell’arte di de Kooning, dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta, dando vita alla più ampia mostra dell’artista mai organizzata in Italia.

«Willem de Kooning, per creare il suo lessico personale, ha attinto alla coralità di stimoli della vita quotidiana, quali luce e movimento» hanno aggiunto i curatori Gary Garrels e Mario Codognato. «L’impatto delle più svariate esperienze visive poteva offrire o generare un’idea per realizzare un nuovo disegno o dipinto. Osservando come l’ambiente di New York e di East Hampton abbia influenzato le sue opere, si ha l’impressione che lo stesso sia capitato a Roma. Durante questi periodi in Italia, de Kooning ha arricchito il suo linguaggio e ha rielaborato un nuovo modus operandi attraverso l’approfondimento dell’arte classica italiana e al contempo attraverso la frequentazione degli artisti italiani della sua generazione».  

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Screams of Children Come from Seagulls (Untitled XX), 1975 Olio su tela 195.6 x 223.5 cm Glenstone, Maryland © 2023 The Willem de Kooning Foundation, SIAE

«Per la Fondazione è un enorme piacere collaborare con le Gallerie dell’Accademia per presentare questa importante mostra» ha concluso Amy Schichtel, direttrice esecutiva di The Willem de Kooning Foundation «non soltanto perché offre la possibilità di condividere l’eccezionale visione dell’artista e dei curatori con una grande comunità internazionale, ma anche perché costituisce una straordinaria occasione per sviluppare la ricerca e la conoscenza dell’artista, offrendo una notevole opportunità alle migliaia di studenti provenienti da tutto il mondo in visita alle Gallerie. De Kooning è uno dei grandi innovatori americani e, come tale, riteniamo che la sua storia sia una fonte di ispirazione di importanza vitale per i nostri giovani».

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Tommaso Pergolizzi
Tommaso Pergolizzi
Laureato in Arti, Patrimoni e Mercati all'Università IULM di Milano. Gallery Assistant presso Dep Art Gallery a Milano e curatore della sezione Arte di Lifestar.it