La Galleria d’Arte Moderna di Roma, dal 25 maggio al 3 novembre, ospita la mostra Keith Haring, Deleted. Una raccolta di immagini e testimonianze di due opere realizzare a Roma del grande street-artist americano che rivivono negli scatti dell’epoca di Stefano Fontebasso De Martino a 40 anni dall’intervento originale.
Keith Haring, Deleted. Due interventi “perduti” dello street artist americano rivivono a Roma nelle sale della Galleria d’Arte Moderna
Nel settembre del 1984, nell’ambito della mostra Arte di frontiera. New York graffiti, allestita presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma, Keith Haring realizzò sulla parete laterale dello stesso palazzo un lungo graffito fucsia raffigurante molte delle sue iconografie ormai tipiche: il canide, l’uomo in rivolta, la gioia di vivere. Non fu l’unico intervento in città perché l’artista, qualche giorno dopo, intervenne anche sulle pareti trasparenti del Ponte Pietro Nenni.
Di quelle due opere esclusive si sono perse le tracce (una coperta da altre scritte e l’altra cancellata per decoro urbano) ma sopravvivono ancora le prove fotografiche di Stefano Fontebasso De Martino, che sono al centro della mostra Keith Haring, Deleted, realizzata in occasione dei quarant’anni dagli interventi artistici di Haring.
In mostra anche oggetti e disegni, mai esposti prima, che all’epoca l’artista realizzò e firmò per il pubblico presente al Palazzo delle Esposizioni, oltre alle tavole originali della grafic novel inedita che Marco Petrella sta realizzando appositamente per la mostra e che ripercorre la storia della presenza di Haring a Roma.