Pinault Collection a Venezia, Tatiana Trouvé a Palazzo Grassi, dal 6 aprile 2025

A cura di Caroline Bourgeois e James Lingwood, in collaborazione con l’artista. Tatiana Trouvé, The Guardian, 2020. Patinated bronze, onyx, marble, paint and steel, H 87,5 x 75 x 52 cm Pinault Collection, Courtesy the artist and Gagosian Photo credit: Florian Kleinefenn © Tatiana Trouvé, by SIAE 2024

A Palazzo Grassi, Pinault Collection dedica un’importante mostra personale all’artista Tatiana Trouvé (Cosenza, Italia) a cura di Caroline Bourgeois, conservatrice capo presso la Pinault Collection, e James Lingwood, curatore indipendente ed ex co-direttore di Artangel. Concepita in stretta collaborazione con l’artista, è la prima grande monografica di Tatiana Trouvé in Italia e risponde all’invito carte blanche che la Pinault Collection rivolge ai protagonisti dell’arte contemporanea.

Nella sua mostra più ambiziosa ad oggi, l’artista trasforma il grandioso interno di Palazzo Grassi in un vasto labirinto di spazi fisici e immaginari, popolato da opere scultoree e disegni dove si intrecciano mondi interiori ed esteriori e dove ricordi, sogni e immaginazione convergono.

A partire dalla grande scultura site-specific che l’artista ha concepito per l’atrio di Palazzo Grassi, la mostra presenta numerose nuove sculture, insieme a opere della serie The Guardians, a una selezione di grandi disegni della serie Les Dessouvenus e a 70 opere su carta dal suo studio mai esposti prima. Un nucleo di oltre venti opere proviene dalla Pinault Collection. In alcune delle sculture e delle opere su carte più recenti è evidente la traccia che hanno lasciato nell’artista alcuni eventi drammatici, come le rivolte civili nelle strade vicino al suo studio a Montreuil in Francia nell’estate 2023 o il trauma della pandemia del 2020, riportata sulle prime pagine di giornali del mondo su cui Tatiana Trouvé disegna durante le settimane di isolamento. Nel lavoro di Tatiana Trouvé sono presenti anche richiami di culture distanti e strumenti di conoscenza alternativi come le carte nautiche o astronomiche, un patrimonio di oggetti e simboli raccolti durante i suoi viaggi.

Nel corso della mostra, oggetti e immagini transitano tra la bidimensionalità e la tridimensionalità, apparendo e riapparendo in scenari diversi. Creando un andirivieni tra un passato lontano, un presente turbolento e futuri possibili, il lavoro di Tatiana Trouvé porta il visitatore in una fisarmonica di mondi spaziali, mentali e temporali in cui, come ha dichiarato nel 2008, “tutti gli elementi che compongono questi mondi si connettono tra loro attraverso affinità, echi, reminiscenze, e questi rapporti disegnano / tracciano un vagabondaggio condiviso, senza origine né fine, in un ecosistema completamente aperto”.

L’ecosistema creato da Tatiana Trouvé attinge a una grande riserva di immagini, scritti e ricordi; a un ampio repertorio di tecniche che comprendono la colata e la fusione, la sbiancatura e il disegno, l’intaglio e la filettatura; e a una straordinaria gamma di materiali, dall’asfalto al marmo, dal bronzo alla canapa, dal vetro agli specchi. L’artista li applica a una straordinaria varietà di oggetti, tra cui rocce e fiori, valigie e scarpe, lucchetti e chiavi, radio e registratori, coperte e libri, per costruire, nelle sue sculture e nei suoi disegni, mondi che sono allo stesso tempo disorientanti e ipnotici, inquietanti e affascinanti.

Redazione
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Lifestar è un magazine fondato nel 2014 di arte e cultura contemporanea. Si rivolge a tutti coloro che amano l’arte, la creatività, l’architettura, il design, la moda, il benessere e il lusso.