Dei nuovi Samsung Galaxy S7 e Galaxy S7 Edge conosciamo i nuovi performanti processori, le potenzialità della nuova fotocamera, l’impermeabilità tutte le altre caratteristiche “di grido”. Ce n’è però una che forse non tutti hanno approfondito, partendo proprio da Samsung, che solo ora ha svelato il funzionamento di una feature mai vista su altri smartphone: parliamo del raffreddamento a liquido, assoluta novità dei due nuovi dispositivi della casa coreana. Grandi performance e grande potenza grafica, sprigionata durante l’utilizzo di giochi e applicazioni “pesanti”, significa spesso surriscaldamento del telefono, diretta conseguenza dell’eccessivo uso della CPU e della GPU.
Utilizzare un liquido anziché il classico rame può aiutare l’operazione di raffreddamento di 50 volte rispetto a un sistema tradizionale. È uno stratagemma usato da anni nei computer da gaming di altissima fascia, che hanno bisogno di raffreddare in maniera efficace le schede grafiche sotto stress. Negli smartphone di Samsung, il liquido si trova all’interno di microtubi da 0.4 millimetri, con spazio operativo di soli 0.2 millimetri. Nonostante le dimensioni, il sistema funziona egregiamente: il liquido raccoglie il calore della CPU trasformandosi in vapore, il vapore muovendosi nella parte fredda del circuito torna liquido, il liquido torna in circolo ricominciando il processo da zero. Ecco l’impianto nel dettaglio, in un’immagine pubblicata da Samsung.