Mentre in una scuola di Parigi i genitori degli alunni ricevono una lettera in cui si spiega loro che uno degli insegnanti ha deciso di diventare transgender, intavolando un interessante discorso di rispetto verso “il diverso”, in Italia da alcune settimane stiamo riportando brutti casi riguardanti bambini autistici. Ha fatto molto scalpore ad esmepio la storia di un bambino lasciato in classe mentre i compagni venivano portati in gita, ultimo in termini cronologici il caso di un altro bambino isolato, lasciato dai compagni a dormire da solo in vacanza. Episodi che non hanno lasciato indifferente il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca Stefania Giannini. La linguista ha scritto un lungo post sulla sua pagina Facebook, esordendo con “Come madre, ancor prima che come Ministro, sono rimasta molto colpita questa settimana da quanto accaduto a Livorno, Isernia e Legnano dove tre dei nostri ragazzi, Giulio, Luigi e Francesca (la chiamerò così) sono rimasti esclusi dalla gita della loro classe perché affetti da autismo.”
Dalle parole del Ministro si apprende che il Ministero è subito intervenuto contattando le scuole, le famiglie, per approfondire l’accaduto e cercare di riportare il dialogo nelle comunità scolastiche coinvolte. “Siamo tutti Giulio, Luigi, Francesca. E non potrebbe essere altrimenti. Perché la scuola raggiunge il proprio obiettivo educativo quando è luogo di rispetto ed inclusione, non certo di esclusione” ha continuato Stefania Giannini.
“Sono sicura che il lavoro degli Uffici Scolastici Regionali aiuterà a fare chiarezza, a riportare serenità. Soprattutto fra i ragazzi, ai quali la scuola non deve rinunciare a trasmettere quel valore imprescindibile che sta alla base della convivenza civile: il rispetto dell’altro. Il caso di Legnano è in questo senso emblematico, visto che la gita in discussione sarà a Mauthausen, luogo simbolo del disprezzo della persona umana. Contatterò personalmente le famiglie coinvolte per portare la mia vicinanza e quella dell’istituzione che rappresento. Con la Buona Scuola abbiamo posto l’accento con forza sul tema dell’inclusione. Parlando di autismo, ad esempio, proprio domani inaugureremo un nuovo sportello dedicato al tema a Livorno. Ne stiamo aprendo oltre 100 in tutta Italia a supporto delle scuole.” Speriamo dunque che qualcosa possa cambiare molto presto.