Dopo ben 72 anni dalla loro sparizione, sono stati ritrovati tre capolavori “inestimabili” del Quattrocento, trafugati dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. I dipinti, ritrovati dai carabinieri del Nucleo tutela del patrimonio culturale di Monza a casa di due famiglie di collezionisti, sono stati consegnati alla Pinacoteca di Brera, dove presto verranno esposti dopo la fine del restauro. Fra le opere vi è un olio su tela raffigurante una Madonna con bambino attribuito a Giovanni Battista Cima, detto Cima da Conegliano; un olio a tempera su tavola a fondo oro raffigurante la Trinità di Alesso Baldovinetti; un olio su tela di Girolamo Dai Libri, che firmava i suoi dipinti Jeronimus ex libris, che raffigura la presentazione di Gesù al Tempio.
Durante la guerra, i dipinti erano conservati nella Villa delle Pianore a Camaiore, di proprietà di Lussemburgo Felice di Borbone Parma. I nazisti li hanno trafugati senza troppi scrupoli per portarli nel castello di Dornsberg, allora roccaforte delle SS e del generale Karl Wolff. L’intera collezione del castello, a guerra finita, è stata recuperata dai famosi Monuments Men dell’esercito americano, tranne i tre dipinti in oggetto, ritrovati solo nel luglio del 2015 (ma la notizia è stata diffusa solo da poche ore). In seguito al sequestro, due persone sono state iscritte nel registro degli indagati per ricettazione, gli eredi delle famiglie coinvolte nel caso. I dipinti diventano ora patrimonio artistico dello Stato, secondo le leggi promulgate fra il 1946 e il 1950, che obbligava i cittadini a restituire le opere trafugate dai nazisti; le famiglie di collezionisti che conservavano questi dipinti sono infatti accusate di aver violato questi termini, conservando privatamente le opere.